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Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

La bottiglia volante nuovo wine bar di Trieste

La bottiglia volante Luca FormentiLa bottiglia volante Luca FormentiVineria naturale. A Trieste mancava un locale dedicato. Dal 16 ottobre scorso però Luca Formenti ed Emanuela Tortora hanno aperto La bottiglia volante. Luca si è trasferito a Trieste da Varese e ha cercato di capire che cosa potesse offrire di nuovo in una città già tanto ricca di locali. Ecco quindi le proposte di vini naturali, biologici, senza solfiti, dall'aria un po' milanese (ci sono anche una dozzina di champagne di piccoli vigneron).

La bottiglia volanteLa bottiglia volante"All'interno del nostro locale si parla di passione e di amore, mi spiega Luca  e io aggiungo per voi "come quello tra Luca ed Emanuela originaria della Campania". L'idea de La Bottiglia Volante  nasce proprio da Emanuela, disegni e pensieri (oltre al grande cornetto rosso portafortuna, le tradizioni vanno rispettate...). Ed è grazie a lei, cioè alla sua influenza gastronomica, che potete gustare i sublimi taralli napoletani, cosa ben diversa dai tarallini pugliesi. Li trovate nel menù che prevede cicchetti vari, abbinati a salumi o a formaggi francesi.

la bottiglia volante t piùla bottiglia volante t più

Curiosità del locale: il Capo in T preparato con un liquore particolare e il Caffè Olè, non una rivisitazione del cafè au lait francese, ma un qualcosa di unico con ingrediente segreto, una crema leccese alle mandorle davvero deliziosa. Poi naturalmente serviamo il caffè, il nero il capo in b e tutte le declinazioni locali; abbiamo scelto un'ottima miscela quella della torrefazione triestina Excelsior.

Non mancheranno eventi e serate di degustazione per tutto il mese di dicembre. 
la bottiglia volantela bottiglia volante

Orari: Dal  lunedì - giovedì dalle 11.00 alle 21.  Venerdì e sabato dalle 11 alle 24. 
Domenica chiuso

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Non c'è solo il panettone, mai provato il PanBriacone?

PanbriaconePanbriaconeIndecisi su quale variante di panettone scegliere? Noi intanto abbiamo ordinato il Panbriacone. Simile al Panettone, il Panbriacone è soffice nella consistenza, dolce nel sapore e forte nel gusto grazie alla suo interno liquoroso. Impasto soffice, prodotto senza conservanti, lavorato artigianalmente a mano e lievitato 36 ore in maniera naturale.

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Suggerimenti autunnali dalla boulangerie

pain dautomne ph Egalitèpain dautomne ph Egalitè

La boulangerie francese di via Melzo a Milano, propone alcune golose novità: il Pain d’automne, profumato, croccante all’esterno e morbido all’interno, preparato con un mix di farina integrale scura e farina di malto d'orzo tostato, arricchito da uvetta, pinoli e noci e le Quiche d'automne con zucca e chèvre, fantastico incontro tra la dolcezza della zucca e la sapidità del formaggio, oppure la Quiche con spinaci e salsiccia, accanto alla classica Quiche Lorrain e all'amatissima Quiche con zucchine e carote. 

Égalité via Melzo 22,  Milano

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Ha riaperto a Trieste il bar Vecchia Università

via dell'universitàvia dell'università

Il 30 settembre 2021 finalmente è avvenuta la tanto attesa riapertura del Bar Vecchia Università di Largo Papa Giovanni XXIII, 4/B di Trieste, luogo di ritrovo  per i caffè e gli aperitivi della vicina succursale universitaria e non solo.  Una ventata di freschezza arriva dall'esperienza oltre ventennale di Davide Colasuonno, già attivo nello storico Caffè Rossini- Canale di Ponterosso.
"Questo locale sembra fatto apposta per noi", ci spiega Daniele, che di fronte questa nuova avventura non si lascia sicuramente spaventare. "Abbiamo una nuova clientela attenta al dettaglio, ma siamo riusciti a portare con noi anche una parte dei clienti del caffè Rossini. Ogni giorno proponiamo colazioni, pranzi e aperitivi ricercati, ma ci occupiamo anche di feste di compleanno e rinfreschi. A poche decine di metri da noi c'è Villa Sartorio, sede ideale per i matrimoni all'aperto del periodo estivo".  

Orario del bar: 6.30 - 21.30. Pranzi dalle 11 alle 15. 

 

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Il bollito misto del Dolada: il bollito perfetto

 

bollito doladabollito doladaIl bollito misto è un piatto da Re! Ed era proprio il piatto preferito di re Vittorio Emanuele II di Savoia, ma anche di Nonno Riccardo che se lo faceva preparare qui al Dolada già negli anni ’40.
Ve lo ripropongo, spiega Riccardo DE Pra del #dolada1921 di #alpago #michelinstar, con un menu che vuole raccontare ricette di “bolliti e dintorni” in questo lungo percorso del nostro ristorante che ha compiuto 100 anni.

IL MENU' Terrina di piedini e testina all’ agro di lampone, Tortelli di musetto, vellutata di patate e verza sofegada, Dal gran Pentolone : Manzo, Vacca, Testina di Vitello, Cotechino, Oca, Trippe di Vitello, Consommé. Bonet piemontese e castagne al camino.

QUANTO: Costo € 65 vini esclusi. 

QUANDO:  venerdì 22 ottobre 2021. 

PER PRENOTARE: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 0437 479141

Era il lontano 1921 quando il bisnonno Luigi ha fondato il Dolada, allora meta di villeggiatura e poi diventata una meta gastronomica che continua da 4 generazioni. Continuano quindi i festeggiamenti con una rassegna di cene tematiche che esploreranno le nostre tradizioni e contaminazioni:

il bollito del Doladail bollito del Dolada

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L’autunno gourmet di Villa Amistà

Villa Amistà Biblos ArtVilla Amistà Biblos ArtRistorante Amistà, il ristorante stellato del Byblos Art Hotel Villa Amistà in provincia di Verona propone un autunno gourmet con cene “a quattro mani” e serate a tema pensate da Mattia Bianchi, chef resident dell’Amistà, per confrontarsi con alcuni dei più importanti cuochi del panorama italiano nell'interpretazione  degli ingredienti che la stagione autunnale sa offrire.

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14 ottobre 2021: prima delle tre cene in calendario con Enrico Bartolini, lo chef italiano più stellato al mondo.  Il 14 novembre sarà la volta di Rocco De Santis del Ristorante Santa Elisabetta di Firenze, due stelle Michelin. Il 3 dicembre sarà Pasquale Palamaro del Ristorante Indaco, una stella Michelin, a portare in Valpolicella i sapori mediterranei. 

Tre serate all’insegna dell’alta cucina che trasformeranno Byblos Art Hotel Villa Amistà in un teatro del gusto per stupire occhi e palato.

 



Il Ristorante Amistà ha in programma anche alcune serate alla scoperta di uno dei cibi più evocativi della tavola italiana: il tartufo, ingrediente dalla storia affascinante, in grado di ispirare l’estro degli chef e impreziosire anche le ricette più semplici. Al nobile tubero Mattia Bianchi dedicherà un menu ad hoc. 

Info e prenotazioni: Ristorante Amistà - Via Cedrare, 78 | Corrubbio di Negarine (VR) 39 045 6855555 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Tiramisu World Cup i vincitori

 

Tiramisù creativo campione del mondo con prosciutto e meloneTiramisù creativo campione del mondo con prosciutto e melone

Tiramisu. Duecento pastry chef provenienti da ogni parte del mondo, nel tentativo di conquistare il titolo con le loro personalissime versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo. I vicnitori sono Stefano Serafini (62 anni, gioielliere, originario di Venezia) residente a Bassano del Grappa (Vicenza), che ha concorso per la “ricetta originale” del dolce (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat (Anversa, Belgio) nella “ricetta creativa” (possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto) con una ricetta con prosciutto e melone.

Tiramisù classicoTiramisù classico

«E’ un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, la mia coach invisibile che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura», ha commentato Serafini.

«Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata. E’ una ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato, il melone e i Pavesini»., ha  - ha raccontato Bonali. Stefano Serafini ed Elena BonaliStefano Serafini ed Elena Bonali

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Pescaria - primo fast food di pesce in Italia - apre a Verona

panino con gamberoni panino con gamberoni

Il 14 ottobre a partire dalle 19.30 in corso Porta Nuova 11 a Verona, inaugurazione ufficiale al pubblici di Pescaria, con la prima tappa di Peskatour, un tour di esibizioni live di musica italiana con gli Skanderground - gruppo pugliese a cui Pescaria è particolarmente legata, in tutte le città italiane in cui Pescaria è presente. panino con polpo frittopanino con polpo fritto

Pescaria è nata nel cuore della provincia barese: il primo store è stato inaugurato infatti a Polignano a Mare nel 2015 grazie a Bartolo L’Abbate (storico commerciante ittico pugliese, amministratore delegato di Pescaria), chef Lucio Mele (Bib Gourmand nel 2012 a soli 32 anni) e Domingo Iudice (co-fondatore e CMO di Pescaria, tra i 100 direttori marketing italiani di successo secondo Forbes).

panino con tartare di tonnopanino con tartare di tonnoNel 2016 è stata inaugurata la prima sede di Pescaria a Milano in via Bonnet, nel 2018 è arrivato il secondo store in via Solari e nel 2019 quello di Torino, in uno spazio esclusivo su due piani in Piazza Carignano, poi Roma, Bologna e Napoli.

panino con tartare di gamberipanino con tartare di gamberi

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BU:R Milano: Eugenio Boer mette in carta l'autunno

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BU:R MILANO. Puntuale all’appuntamento stagionale, torna in carta il menu autunnale da BU:R Milano, ristorante dello chef e patron Eugenio Boer e della compagna, Carlotta Perilli, maître di sala e padrona di casa nel loro intimo salotto milanese. I piatti proposti sono un itinerario tra i colori e profumi dell’autunno, nel segno della sostenibilità ed etica nelle scelte. Vi citiamo di seguito alcuni dei piatti più emblematici o innovativi.

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Il “Tramezzino croccante”. Origini contese tra Piemonte e Veneto, è un pan brioche riempito con cipolla Paglina (Sicilia) stufata, fonduta di fontina d’alpeggio (Val d'Aosta) e tartufo nero (Piemonte). Eugenio ha deciso di unire elementi di varie regioni con l’intento di creare unione in un piatto dalle origini sempre contese. 

Torna il classico dei classici di Eugenio, il “Nino Bergese”, risotto con burro e parmigiano, salsa d’arrosto e scorza di chinotto di Savona. Un piatto che lo identifica nel suo percorso, amato e conosciuto da tutta la clientela che lo segue da tempo.

Il “Cavolfiore": un unico elemento declinato in tutte le sue parti in diverse cotture. Insalata di cavolfiore, crudo. Poi leggermente passato al vapore e cotto alla brace. Crema di cavolfiore e brodo di cavolfiore che si ottiene utilizzando una macchina che fa estrazioni lunghissime. Ne deriva un sapore tostato avvolgente. Prosegue l’idea di utilizzare un solo elemento come amuse bouche declinato in tutte le sue parti con zero spreco.

boerboeruovo di selva uovo di selva boerboer

Il Gambero nel bosco è composto con la tazza del brodo, in cui troviamo il gambero di Mazara del Vallo, scorzanera, castagne e un brodo di teste gambero tostate, con un leggero profumo di arancia. All’esterno, nel piattino, scorzanera disidratata, ovvero grissino di scorza, con maionese di gambero e lamelle di castagna fresca a coprire con assoluto di arancia.

Uovo di selva,  ripensato in base alla stagionalità, consta di un tuorlo cotto in olio cottura, mentre l’albume è cotto al vapore nel forno. Sotto il tuorlo una crema lenta di lenticchie, sopra ci sono il tartufo nero e palline di lenticchie di Castelluccio croccanti. A fianco una stracciatella di uovo che ricorda l’uovo sbattuto nel brodo che si faceva a casa, in questo caso lo si recupera dal brodo di cottura delle lenticchie (per continuare il percorso zero waste).

baccalà zabaglione garum di caffè e funghi porcini accompagnato da sfilacci di sedano baccalà zabaglione garum di caffè e funghi porcini accompagnato da sfilacci di sedano

Baccalà, zabaione e funghi porcini. Cuore di baccalà su una base di garum di caffè, zabaione classico e fungo porcino leggermente passato alla brace. A lato una crema di funghi sulla base, una quenelle di baccalà montato con il latte utilizzando gli scarti del baccalà, una granita di sedano.

Piatto divertente il “Bianco Piemonte”. Anche qui la volontà di unire il Sud e il Nord con gli spaghetti di Gragnano e le nocciole e il Castelmagno piemontesi (il Castelmagno viene cotto sottovuoto nell’acqua,e ne viene estratto il siero, in seguito è unito alla crema di topinambur precedentemente cotto nel latte). Lo spaghetto è bianco monocromatico con sopra le scaglie di nocciola. Ricorda lo spaghetto in bianco di casa ma totalmente rivisitato.

Ad addolcire il finale una “Barbajada”. Bevanda milanese di accompagnamento nella degustazione dei dolci tipica dell’800, una tazzina da caffè con dentro caffè, cioccolato, panna e zucchero. Qui è rivisitata nel piatto con una meringa di cioccolato, che ha all’interno una crema di cioccolato fondente, melanzana a funghetto, melanzane affumicate, una panna cotta di mandorla di Noto e sopra una quenelle di sorbetto di cioccolato. In abbinamento una tazzina di mousse di cioccolato, pralinato di caffè sulla base e melanzana leggermente affumicata. Sopra una spuma di latte di mandorla. 

Il pre dessert rimane “Sicilia”, per entrambi i menu, (un’istantanea dei 7 anni di Eugenio passati a Palermo): crumble di pistacchi e mandorle, cioccolato di Modica, polvere di caffè, capperi di Pantelleria disidratati e fritti, granita al limone e zest di arancia caramellata. Un’intera regione che esplode in bocca.

Per la “Piccola pasticceria” continua l’idea del percorso della frutta e della verdura. Rabarbaro polline e limone, pera noci e parmigiano e la riproduzione della mela campanina con all’esterno il cioccolato bianco, polvere di rapa rossa e all’interno un liquido di mela campanina.

Orari: da martedì a domenica 19:30 – 22:00, lunedì chiuso.

BU:R Eugenio Boer. Via Mercalli angolo Via S.F. D’Assisi. Milano| Tel. +39 02 62065383

Booking: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Conoscete la Ciaramicola?

Scuola del Cioccolato PeruginaScuola del Cioccolato PeruginaLa Scuola del Cioccolato Perugina insieme al suo maestro Alberto Farinelli celebrano con Bake off Italia un ingrediente per cui tutti conoscono la città di Perugia: il cioccolato. Proprio a Perugia, nel 1907, nasceva infatti Perugina con il suo cioccolato. A Perugia è presente anche la Casa del Cioccolato Perugina, al cui interno trova spazio la celebre Scuola del Cioccolato Perugina luogo d’eccellenza e dalla grande expertise. 

Ed è proprio la Scuola del Cioccolato Perugina, insieme al Maestro cioccolatiere Alberto Farinelli, ad aver ospitato nella propria città il programma più goloso della tv: Bake Off – Dolci in forno, il cooking show targato BBC, prodotto da Banijay Italia per Discovery Italia, in onda ogni venerdì alle 21:10 su Real Time (canale 31). Gli aspiranti pasticceri e due dei tre giudici – Ernst Knam e Damiano Carrara -- insieme alla conduttrice Benedetta Parodi, si sono recati, in occasione della quinta puntata, a Perugia.

I concorrenti a PerugiaI concorrenti a Perugia

Le tre prove previste nel programma – prova tecnica, prova creativa e prova a sorpresa – sono state tutte a base di cioccolato. Dopo la prima parte creativa, in cui i pasticceri sono stati valutati per la rivisitazione del famoso tris di Ernst Knam (una leggera mousse ai tre cioccolati), i concorrenti si sono sottoposti a Perugia alla prova tecnica: la realizzazione della Ciaramicola, dolce tradizionale perugino,  che però non prevede il cioccolato.

La Ciaramicola è infatti una ciambella bianca e rossa, i colori di Perugia, coperta da cinque pinnacoli di meringa bianca, che ricordano i cinque rioni della città, e decorata con dei confettini colorati. Si prepara soprattutto nel periodo pasquale ma si fa notare tutto l’anno nelle vetrine di ogni pasticceria. concorrente con tortaconcorrente con torta

Gli aspiranti pasticceri sono stati messi alla prova non con la classica Ciaramicola ma con la rivisitazione al cioccolato di Ernst Knam, la Ciaramicolen. L’impasto della ciambella non viene in questa versione modificato ma a esso viene aggiunto il cioccolato in pezzi e una bagna all’alchermes dopo la cottura, oltre a una crema al cioccolato in cottura. La torta è poi glassata bianca in onore del colore originale (la meringa bianca) e decorata con una coulis di lamponi.

Scuola del Cioccolato PeruginaScuola del Cioccolato Perugina

Una volta conclusa anche la seconda prova i concorrenti hanno affrontato la sfida a sorpresa preparata da Clelia: la realizzazione di dolci al cioccolato su stecco.
In tutte e tre le prove gli aspiranti pasticceri hanno utilizzato un ingrediente speciale per la realizzazione dei propri dolci: Perugina Granblocco, disponibile in tre varianti: GranBlocco Cioccolato Latte 30% Cacao, dal gusto morbido, GranBlocco Fondente Extra 50% Cacao, dal gusto intenso e GranBlocco Fondente Extra 70% Cacao, dal gusto extra intenso.

 

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