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Christmas Cake ... per un Natale very British!

christmas fruit cakechristmas fruit cake

Ci sono alcune tradizioni in Gran Bretagna che rimangono invariate da secoli. Una di queste è la preparazione della Traditional Christmas Cake da servire durante le feste natalizie. Questo dolce dovrebbe esser preparato almeno uno o addirittura due mesi prima di Natale. La particolarità sta proprio nella lunga attesa durante la quale l’unico compito sarebbe di “nutrire la torta” (in inglese to feed the cake) a intervalli regolari con il brandy o con il rum che, a loro volta, aiuterebbero la torta a maturare e a conservarsi nel tempo.  

Christmas fruit cake 1Christmas fruit cake 1

Ricette , Giulia Godeassi, Dolci, Natale, Dolci natalizi, Frutta secca, Gran Bretagna

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Brioche a treccia per il vostro Stollen

treccia brioche nataliziatreccia brioche natalizia

Brioche a treccia per il vostro Stollen. Questa ricetta vi insegna come fare in casa il tipico dolce natalizio mitteleuropeo, una versione dello Stollen (Weihnachtsstollen o Christstollen). Mettetevi subito al lavoro: nella ricetta originale il dolce non viene servito e mangiato subito, ma dopo circa tre settimane!  È una pasta dolce lievitata, ricca di burro, frutta secca, soprattutto mandorle, uva passa, cedro e arancio canditi, spesso ricoperta di zucchero a velo.

Data 1474 la prima citazione del dolce nella città di Dresda: da allora la capitale della Sassonia e il dolce sono indissolubilmente legati, tanto che il Dresdner Stollen (Stollen di Dresda) è coperto da indicazione geografica protetta.

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Per san Martino oca arrosto e buon vino

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Vino e caldarroste, ma, ancora meglio vino novello e oca arrosto. Indispensabili complementi a tavola per rendere indimenticabile la ricorrenza di san Martino, che, come noto, si festeggia l'11 novembre.   Un tempo questa data  coincideva con la fine dell’anno agricolo e per questo motivo le famiglie di contadini, finito il lavoro sui campi dei proprietari, caricavano le masserizie su un carretto alla ricerca di un altro lavoro.  Ecco perchè “fare San Martino” è un'espressione che indica il trasloco.  “A San Martino ogni mosto diventa vino” recita un altro proverbio che ci invita a brindare in compagnia.  L'oca per san Martino si mangia in Svezia, Danimarca, Boemia, Svizzera e Germania.

In Italia la tradizione è viva in FriuliVG, Veneto, Lombardia e Romagna.  Particolarmente sentita la ricorrenza in Slovenia e proprio dalla cucina slovena viene la ricetta che vi propongo e che potete trovare nel libro Sapori di Slovenia di qubì editore.  E ricordate Chi no magna oca a San Martin, no’l fa el beco de un quatrin! 

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Gnocchi di susine la ricetta

susine giuliasusine giulia

Gnocchi di susine. La ricetta. Per prevenire le critiche di chi ha sempre solo lui la ricetta vera e tradizionale e fatta la necessaria premessa che i veri gnochi de susini xe quei de mama, vi proponiamo la ricetta tratta dal libro di  QUBÌ editore Com'è dolce Trieste. Con l'occasione vi ricordiamo che il libro - imperdibile per gli amanti dei dolci mitteleuropei e non solo - è attualmente esaurito, ma stiamo pensando alla ristampa. State all'erta!

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Timballo aragonese

TIMBALLO ARAGONESETIMBALLO ARAGONESEIl protagonista del pranzo nei giorni di festa ad Aragona, piccolo comune dell’entroterra agrigentino, è il TegameTaganu o Teganu in dialetto –, un timballo di rigatoni conditi con macinato misto di manzo e maiale, salsa di pomodoro, uova sbattute e tuma a fettine. Pur sembrando un piatto unico, è in realtà solo l'apice di tutto il pranzo delle feste. Di norma, per tradizione, a questa pasta al forno seguiva l'agnello, cotto in tegami di coccio al forno e insaporito con rosmarino, vino bianco e cipolle, e i dolci, come le cassatine di ricotta e le paste di mandorla.

La ricetta che vi propongo è stata pubblicata sul mensile qbquantobasta. 

Ricette , Giulia Godeassi

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Crostata di fichi al profumo di rosmarino

Crostata di fichi e miele con aghi di rosmarinoCrostata di fichi e miele con aghi di rosmarino

Il momento giusto per gustare i fichi è quasi  all’inizio di settembre, mese in cui si passa da proposte ortofrutticole prettamente estive a quelle più “di terra” e autunnali. Il fico ha una storia plurimillenaria e secondo l’Antico Testamento sarebbe stato proprio il fico e non la mela il frutto proibito. Ai tempi della Grecia classica i frutti di quest’albero venivano considerati “degni di nutrire oratori e filosofi”. Fin dall’antichità si studiarono le sue molteplici benefiche preprogative: dalla fortificazione del corpo per i ragazzi, alla fertilità delle giovani donne, dall’uso del suo lattice contenuto nei rami per cagliare il latte all'uso in decotto contro bronchiti, raffreddori e … stitichezza. La convinzione che il fico fosse un eccitante erotico venne ribadita dalla Scuola Medica Salernitana: con la celebre frase veneremque vocat, sed cuilibet obstat...

Questa ricetta ha avuto l'onore della copertina del numero di settembre 2018 sul mensile cartaceo qbquantobasta.

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Torta di pere e noci ispirata a Gianni Cosetti

Torta di pere e noci ispirata a Gianni Cosetti. Gianni Cosetti, per chi non lo avesse mai sentito nominare (può capitare a chi non è della nostra regione FVG) fu un talentuoso cuoco carnico del ristorante Roma di Tolmezzo, scomparso ahimè nel 2001.  "La torta alle pere e noci di Gianni Cosetti è il simbolo della tradizione gastronomica povera, preparata con pochi e semplici ingredienti, che, messi insieme, esprimono al meglio la territorialità in un dolce speciale, ideale a colazione, come dessert o a merenda".

Mi sono cimentata nella preparazione seguendo passo passo le sue indicazioni tratte dal suo ricettario: Vecchia e nuova cucina di Carnia. 

Torta di pere e noci ispirata al maestro carnico Gianni CosettiTorta di pere e noci ispirata al maestro carnico Gianni Cosetti

Ricette , Giulia Godeassi, Dolci, Torte, Carnia, Gianni Cosetti, Cucina Friulana, Pere

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Madeleines al cioccolato e caffè

madeleinesmadeleines

Le madeleines sono il dolcetto forse più citato dagli studiosi di letteratura. Marcel Proust le ha fatte diventare dolci icone della memoria. Poi, volendo, le troviamo anche confezionate al supermercato. Ve le propongo in una ricetta speciale di grande effetto e bontà garantita. 

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Come fare la casetta in pan di zenzero

casetta di natalecasetta di nataleGià in età medievale era diffusa una preparazione dolce a base di pasta frolla e spezie: i Lebkuchen, tipici biscotti speziati tedeschi, sono citati nel 1296 a Ulma e nel 1395 a Norimberga. 
Nei secoli questi dolci assunsero diverse forme e si diffusero in tutta l’Europa del nord e anche in Inghilterra. La moda di costruire nel periodo natalizio queste dolci casette nacque in Germania nel 1800 ispirandosi alla fiaba di Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm. La Gingerbread House diventò il modo migliore per sbizzarrire la fantasia in cucina utilizzando, appunto, glassa colorata, caramelle e zuccherini.

 

  • Ingredienti
  • 300 g di farina di segale
  • 350 g di farina 00
  • 150 g di burro
  • 175 g di zucchero di canna tipo Muscovado
  • 150 g di miele di castagno o melassa
  • 2 cucchiai di spezie per pan di zenzero (o un mix di noce moscata, cardamomo in polvere e cannella)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 2 uova
  • un pizzico di sale
  • Per la ghiaccia reale:
  • 150 g di zucchero a velo
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • 30 g di albume a temperatura ambiente.
  • cartamodello casettacartamodello casetta
  • PREPARAZIONE

  • Servendovi di una fotocopiatrice, ingrandite e stampate, possibilmente su un cartoncino, il cartamodello in formato A3. Ritagliatelo e usatelo come stampo.
  • Mescolate a crema il burro a temperatura ambiente assieme allo zucchero di canna, il miele (o la melassa), le spezie e il sale.
  • Aggiungete le uova e sbattete bene il tutto con fruste.
  • Unite la farina di segale precedentemente mescolata alla farina 00 e al bicarbonato di sodio. Formate una palla d’impasto, riponetela in frigorifero a rassodare per un’ora.
  • Scaldate il forno a 175 °C in modalità ventilato. Rivestite con la carta forno due grandi teglie.
  • Dividete a metà l’impasto. Stendete una parte con un matterello e ritagliate con un coltello affilato le due facciate.
  • Con la restante parte ben stesa, realizzate i due muri laterali e le due sagome per il tetto.
  • Salvate un po’ di pasta per intagliare dei semicerchi per tegole, cuori, porte, finestre o comignoli. Disponete le forme sulle teglie.
  • Cuocete in forno caldo una teglia per volta per almeno 15 minuti. Fate poi raffreddare.
  • Per la ghiaccia reale.
  • Mescolate l’albume al succo di limone. Fate schiumare con le fruste e aggiungete gradualmente lo zucchero a velo.
  • Trasferite la glassa in una sac à poche munita di bocchetta sottile.
    Iniziate a montare la casetta partendo dalle pareti utilizzando la ghiaccia reale come collante. Proseguite poi con il tetto, le tegole e infine le decorazioni che preferite.
  • Potete utilizzare solo ghiaccia reale in stile nordico tutta bianca, oppure colorarla con colori alimentari e utilizzare caramelle colorate.

Chiedilo a qb

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Panini al sesamo

panini al sesamopanini al sesamo

Siete tutti già a panificare in casa? Ecco per voi una ricettina golosa che si ispira alla tradizione regionale siciliana: le mafaldine al sesamo. Panini morbidi ma dalla crosta croccante. Vi servono semola di grano duro e semi di sesamo,  in dialetto siciliano giuggiulena.

Panini al sesamo 

 

INGREDIENTI PER 15 PANINI

 

PER IL LIEVITINO


200 g di farina di semola rimacinata di grano duro
140 ml di acqua
8 g di lievito di birra secco

PER L'IMPASTO

500 g di farina di semola rimacinata di grano duro
300 ml di acqua
12 g di sale
1 tuorlo 
semi di sesamo per decorare 

Per la preparazione clicca qui Mafalde al sesamo

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