GENNAIO. ALASKA SEAFOOD MONTH. Organizzato da ASMI, Alaska Seafood Marketing Institute per promuovere i prodotti ittici dell’Alaska dove, già nel 1959, si decise che “il pesce … dovrà essere utilizzato, sviluppato e conservato secondo il principio dello sfruttamento sostenibile”.
I salmoni dell’Alaska sono selvaggi e di conseguenza esiste una naturale variabilità del numero dei salmoni che tornano verso i corsi d’acqua dolce per riprodursi e vengono gestiti in modo da garantire la loro abbondanza nel futuro.
Boats in Petersburg
Il pesce selvaggio dell’Alaska è sostenibile: si nutre esclusivamente di ciò che offre il suo habitat e, proprio per questo, è una fonte di inestimabili virtù benefiche per la salute, dagli antiossidanti alle vitamine, agli Omega 3.
Carne tenera e soda, sapore e profumo di mare, freschezza sono sue peculiarità intrinseche.
FISH VERY GOOD ATTRAE ANCHE I TURISTI: IL PESCATO DEL NORD ADRIATICO PROTAGONISTA. Si è conclusa la tre giorni di Fish Very Good- Il salone a miglio 0, iniziativa del Flag GAC FVG organizzata da Aries, nell’ambito del progetto Fish Very Good. Migliaia i cittadini ma soprattutto i tantissimi turisti presenti nel weekend che hanno attraversato la piazza Ponterosso attratti dalle numerose e proposte del salone.
Molto apprezzate le iniziative proposte: i 15 laboratori e show cooking con a tema il prodotto ittico locale e le tecniche di preparazione hanno registrato sempre il tutto esaurito con oltre 450 persone partecipanti. Grande successo anche per la vetrina didattica, in cui sono state esposte 22 specie ittiche locali e stagionali, del golfo e della laguna, in cui Capitano Nostrano (pescatore locale) ha sfidato i passanti nella gara a individuare il più alto numero possibile. Un gioco che ha coinvolto giovani e giovanissimi, ma non solo. Grande interesse, poi, per la postazione di realtà virtuale, che ha presentato l’immersione nell’acqua dell’area marina protetta di Miramare, l’esperienza a bordo del pescaturismo e il tour fra casoni a nella laguna e alle foci del fiume.
fish very good
Centinaia e centinaia di piatti serviti nell’area di somministrazione, con le 10 preparazioni a base di cozze, sarde, sardoni, moli, fasolari, guati e cuore di laguna .
<L’obiettivo di questo tipo di eventi – ha ricordato il presidente del Gac FLAG FVG, Antonio Paoletti – è quello di sensibilizzare da un lato la cittadinanza, ma anche le pescherie e i ristoratori a prendere in considerazione e proporre il pescato dell’Alto Adriatico utilizzando tutte le varie tipologie di pesci. Un auspicio – ricorda Paoletti – che lo stesso presidente della Fipe regionale, Bruno Vesnaver – ha espresso all’apertura di Fish Very Good>.
A Fish Very Good presentato sul mercato triestino il cuore di Laguna, attraverso il progetto Valscent, coordinato dall’Università di Udine, che ha presentato la ricerca su questo mollusco dimenticato ma che si vuole riproporre. Dai risultati dell’applicazione dell’analisi sensoriale sul prodotto sono emerse le eccellenti proprietà per gusto e sapidità addirittura superiori a quelle della ben più nota vongola. Il cuore di laguna è stato proposto neglio stand, unitamente al pesce azzurro e mitili del Golfo, e ai fasolari, presenti nella tradizionale somministrazione a crudo.
Le decina di uscite di pescaturismo, inoltre, hanno dato la possibilità a moltissimi turisti italiani e stranieri di conoscere la costiera, l’Area Marina protetta di Miramare e le mitilicolture attraverso il racconto diretto dei pescatori. Il pescaturismo ha dimostrato di essere un’interessante opportunità di integrazione del reddito per i pescatori e un nuovo modo per i turisti di fruire e conoscere il territorio costiero e le attività di pesca. Attività di pesca sostenibili evidenziate anche con i primi risultati di due progetti del Flag Gac FVG e dell’Università degli Studi di Trieste sulla compatibilità delle attività dei pescatori e sulla tutela di specie protette come tartarughe, delfini, e uccelli ittiofagi.
FVG - Fish Very Good - Fresco Vicino e Genuino è un progetto attuato da Aries - Camera di Commercio Venezia Giulia, quale capofila del Fisheries Local Action group Flag GAC FVG (www.gacfvg.it), inserito nella strategia di sviluppo locale delle zone di pesca e acquacoltura in Friuli Venezia Giulia e finanziato nell’ambito del Po Feamp Regione Friuli Venezia Giulia 2014-2020. Il Flag GAC FVG è una ATS composta da Aries, le realtà associative della pesca, i comuni di Duino-Aurisina, Marano Lagunare e Grado, l’Area Marina Protetta di Miramare e altri soggetti, per un totale di 11 partner.
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Nei giorni 15, 16 e 17 luglio 2022 a Trieste, in piazza Ponterosso, si svolge “Fish Very Good – il salone a miglio 0”, una serie di appuntamenti dedicati alla valorizzazione e promozione del pesce locale del Friuli Venezia Giulia. Nell'ambito di questa kermesse ricca di laboratori, convegni divulgativi, show cooking , assaggi, è stato presentato il progetto VALSCENT dell’Organizzazione Produttori Cooperativa Pescatori San Vito a cura dell'Università degli Studi di Udine, della società di ricerca Bio-Res e della ocietà Applika, con degustazione finale del bivalve Cerastoderma, il “Cuore di laguna”. programma 16 luglio
La manifestazione è finanziata dai fondi comunitari gestiti dal FLAG GAC FVG e fa parte di una serie di iniziative che si svilupperanno lungo tutto il periodo 2022-2023, dedicate alla ristorazione, al commercio e all’ambiente scolastico. Durante i tre giorni di Trieste si susseguiranno brevi convegni divulgativi e incontri di show-cooking.
programma 17 luglio
FVG Fish Very Good Fresco Vicino e Genuino è un progetto attuato da Aries - Camera di Commercio Venezia Giulia, quale capofila del Fisheries Local Action Group Flag GAC FVG, inserito nella strategia di sviluppo locale delle zone di pesca e acquacoltura in Friuli Venezia Giulia e finanziato nell’ambito del Po Feamp Regione Friuli Venezia Giulia 2014-2020. Il Flag GAC FVG è una ATS composta da Aries, le realtà associative della pesca, i comuni di Duino-Aurisina, Marano Lagunare e Grado, l’Area Marina Protetta di Miramare e altri 11 partner.
fish very good aries gac
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Sano come un pesce convegno moderato da Andrea Fabris
Sano come un pesce. Se ne parla a Olio Capitale 2022. Il tema della sana alimentazione è stato ospitato nello stand del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), realizzato grazie ai finanziamenti del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (Feamp) 2014/2020, che sostiene l’evento attraverso la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura. Folto il pubblico interessato a conoscere meglio qualità nutrizionali e le proprietà salutistiche del pesce e dell'olio di oliva extravergine.
Il convegno "Sano come un pesce" ha visto come relatori il prof. Emilio Tibaldi, dell'Università di Udine, che ha illustrato le qualità dei prodotti dell’ acquacoltura italiana partendo proprio dall'alimentazione dei pesci. La ricercatrice Natalia Rosso ha parlato delle qualità organolettiche dell'olio ponendo l'accento sugli effetti positivi per la salute. La prof.ssa Antonella Calabretti ha ribadito il legame che c'è tra pesce e salute, con particolare attenzione alle ricchezze del mare Mediterraneo. L'intervento di Deborah Bonazza, dell'Azienda Sanitaria, ha concluso i lavori valorizzando la dieta mediterranea e definendola una valida base su cui costruire la salute dei consumatori di tutta l'età.
Andrea Fabris, direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani ha moderato il convegno e ha invitato i presenti, al termine dell'incontro, a degustare un finger food preparato al momento dai cuochi del laboratorio degli show cookin con pesce, verdure fresche, noci, olive e, ovviamente, l'olio extravergine di oliva.
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Ostrica di ClòSi chiama Clò ed è il risultato di anni di ricerca e sperimentazione. Proviene dalle acque di Chioggia, un frutto bivalve vivo legato al territorio.
Baccalà laccato patate al caprino latticello e cipollottoBaccalà laccato, patate al caprino, latticello e cipollotto di Andrea Alan Bozzato - ristorante La Posa degli Agri di Polverara (PD)- è la ricetta vincitrice della decima edizione del Festival del Baccalà 2021 e quindi del Trofeo Tagliapietra, azienda di Mestre leader nell’importazione lavorazione e commercializzazione di merluzzo e prodotti ittici. Bozzato ha vinto anche un viaggio in Norvegia per scoprire le isole Lofoten, patria dello stoccafisso.
Andrea Alan Bozzato
Il Festival del Baccalà è una competizione itinerante che coinvolge i più importanti ristoranti del Triveneto ed è organizzata dalla Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato, dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina e dalla Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati.
Ventitré ristoratori di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige hanno proposto nel proprio ristorante tre piatti a base di stoccafisso (un antipasto, un primo e un secondo) ai clienti e a una rappresentanza del Comitato Organizzatore. Dalle ricette più votate dai clienti, nel settembre 2021, la giuria ha decretato i; finalisti.
Premiazione al Danieli di VeneziaAl Galà finale, svoltosi al Danieli di Venezia l’11 ottobre scorso, i cinque chef finalisti hanno presentato i piatti valutati da una giuria tecnica composta da chef e da esperti enogastronomi, sulla base di cinque parametri: presentazione del piatto, valorizzazione del prodotto, tecnica, degustazione, innovazione e creatività.
«La sfida non è facile – ha commentato Franco Favaretto, chef e patron del ristorante Baccalàdivino di Mestre e coordinatore della giuria. A ogni edizione viene chiesto agli chef partecipanti di lavorare in maniera creativa lo stoccafisso, trattandolo nel massimo rispetto, ma accantonando la tradizione in favore dell’innovazione. Bozzato ha ringraziato il suo braccio destro Nicola Brigato e tutta la squadra perché “senza il lavoro di gruppo non saremo arrivati qui e gareggiare e vincere al Danieli di Venezia è un’emozione unica”.
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Marine Stewardship Council (MSC), organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani, ci segnala alcune notizie per aiutarci a conoscere meglio il tonno, un cibo versatile molto presente sulla tavola degli italiani: nell’insalata, nella pasta, alla piastra… E ovviamente presente sulle tavole del mondo a partire dal sushi. Il grande consumo può facilmente tradursi in una pesca incontrollata che può mettere in pericolo la sopravvivenza di questa fondamentale risorsa.
FedAgriPesca FVG lancia l'allarme. Il pesce pescato, anche se pregiato, non si vende e i ristori economici non ci sono. Decine di imprese sono al limite della sopravvivenza. La ripresa delle limitazioni conseguenti alla seconda ondata del Covid-19 ha di nuovo colpito il comparto della pesca regionale, in particolare in seguito alla chiusura della ristorazione. «Siamo nella stagione in cui c’è molta varietà di pesce, ma il nostro sbocco commerciale principale, i ristoranti, sono di nuovo chiusi», comunica il vice presidente di FedAgriPesca Fvg e presidente della cooperativa pescatori San Vito di Marano, Riccardo Milocco. «La situazione rischia di essere peggiore della primavera scorsa, anche perché ci stiamo avvicinando al Natale, periodo in cui abitualmente realizziamo i nostri maggiori profitti». «Stiamo vivendo un momento ancora peggiore rispetto a quello della primavera scorsa anche per la tipologia di pesce che peschiamo – aggiunge Toni Santopolo, presidente dell’Organizzazione Produttori Cooperativa Pescatori di Grado. Mentre in primavera si pescavano specie che era possibile facilmente conservare o trasformare, come le seppie, adesso ci troviamo con pesce pregiato che viene consumato abitualmente fresco, come i branzini o le orate, ma che non vengono acquistati, anche a prezzi ribassati». «Anche per il settore dei molluschi bivalvi la situazione è più che critica: catastrofica - gli fa eco il neopresidente del Cogemo, Marino Regeni. L’unica specie che riusciamo a pescare è quella dei fasolari. Le altre specie hanno subito forti morie naturali negli anni passati e, adesso, le stiamo tutelando non pescandole. Ma il fasolaro è un prodotto destinato quasi interamente alla ristorazione e principalmente nelle regioni meridionali, entrambi mercati oggi chiusi».
pesca in laguna
Le imprese di pesca e acquacoltura sono state estromesse dal Decreto ristori-bis del Governo. «Dopo un iniziale sospiro di sollievo per la prospettiva di un contributo a fondo perduto, importante quando non ci sono entrate provenienti dalle vendite, siamo rimasti delusi nel vedere che per le nostre imprese veniva previsto solo una decontribuzione per i mesi di novembre e dicembre – spiega Milocco -. Certo è meglio di niente, ma adesso le imprese hanno bisogno di liquidità per compensare il calo di fatturato. Soprattutto se consideriamo gli effetti imprevedibili di una pandemia che peggiora di giorno in giorno, con il blocco pressoché totale di tutti gli sbocchi di mercato per i nostri pescatori e acquacoltori. Torniamo a chiedere ai consumatori, come già fatto in primavera, di sostenerci acquistando il nostro pesce e i nostri molluschi - conclude Milocco -. Sappiamo che, a volte, è difficile riconoscere il nostro prodotto sul banco delle pescherie, ma come operatori ci impegneremo, aiutati dal Gruppo di Azione Costiera FLAG GAC Fvg, a trovare modalità per farlo riconoscere e per pubblicizzare i luoghi dove sarà possibile trovare il pescato regionale».
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Da Égalité - Milano, via Melzo 22 - tornano protagoniste le ostriche bretoni. Dal 23 al 25 ottobre 2020 la boulangerie proporrà un nuovo viaggio gastronomico alla scoperta di una delle eccellenze di Francia. Le rarissime huîtres diploidi della coppia di ostricoltori tradizionali Jean-Noël & Tifenn Yvon. Allevate nell’affascinante estuario della Ria d’Etel, nella costa atlantica della Bretagna francese, dove l’ostrica non è solo un prodotto, ma parte della cultura dei territori. Si tratta di una delle varietà di ostriche naturali fra le più apprezzate al mondo, che vanta un calibro 3, valore che contraddistingue quelle più saporite e gustose. Egalitè ostriche e pane di segala
Un prodotto sostenibile, disponibile solo da ottobre a marzo – e non tutto l’anno, contrariamente alla varietà di ostriche triploidi geneticamente modificate –, che ha ricevuto il presidio Slow Food e il certificate Nature & Progrès, marchio di agricoltura biologica estremamente selettivo, proprio perché coltivate senza incubatoio e nel rispetto dei cicli stagionali.
Le ostriche saranno servite da Égalité in assortimenti da 6, 12 o 24, presentate a vista e aperte al momento dal personale. Perfette da gustare in purezza o con succo di limone appena spremuto, verranno accompagnate da pane di farina di segale appena sfornato, burro demi-sel e un calice di vino francese, a scelta fra Muscadet de Sèvre-et-Maine AOC e Champagne.
Egalitè Milano
Le huîtres saranno disponibili anche da asporto, così da poterle gustare direttamente a casa propria.
Per informazioni e prenotazioni: t: +39 02 83 48 23 18 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Un piatto povero, divenuto l’emblema dell’Adriatico a tavola, una specialità a base di pesce che mette d’accordo tutti, amanti della tradizione e buongustai gourmand. Il Brodetto di Porto Recanati si veste a festa ed invita tutti ad un imperdibile viaggio a cinque sensi. #ociseioseguiqbBrodetto Pesci per la preparazione
Condotto da Tinto di Decanter Rai Radio 2, l’evento è sede di tappa del Grand Tour delle Marche
Brodetto Grand Tour Domenica 13 settembre 2020. Porto Recanati. A partire dalle 18.30, l’Arena dedicata al Maestro Beniamino Gigli, nella centralissima Piazza Brancondi, ospita “A tutto brodetto”, spettacolo multisensoriale proposto dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con i ristoratori dell’Accademia del Brodetto portorecanatese. I partecipanti si addentreranno in un affascinante viaggio nel piatto tra i suadenti aromi di sua maestà “il Brodetto”, guidati dalla verve di Tinto, direttamente da “Decanter” di Rai Radio 2 e volto noto in diversi programmi televisivi dedicati al cibo. Un vero e proprio show a più mani, nel corso del quale i ristoratori proporranno, accanto alla ricetta tradizionale, preparazioni inconsuete della famosa prelibatezza.
brodetto di porto recanati
A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera ci saranno le sonorità dal Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo, mentre l’Infiorata di Castelraimondo proporrà un omaggio variopinto per celebrare degnamente la peculiare ricetta di Porto Recanati, che si distingue da tutte le altre per l’uso della zafferanella e perché non prevede l’aggiunta di pomodoro. Il bouquet di sapori adriatici sarà degnamente abbinato con i vini maceratesi della Cantina Fontezoppa, situata a pochi chilometri dal mare. Un’esperienza sensoriale accompagnata dai sommelier di AIS Marche e dall’Associazione Marchigianamente.
Cantina Fontezoppa L’evento prevede la prenotazione obbligatoria (IAT Corso Matteotti, tel. 071.9799084) per rispettare le attuali normative sanitarie. Info dettagliate QUI Con la app ufficiale di Tipicità l’indicazione delle attrattive per costruire la propria esperienza nell’accogliente Riviera del Conero. I