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La vera storia del vin brulè

 a qualcuno piace caldo a qualcuno piace caldo

La vera storia del vin brulè, Glühwein in tedesco, vin Chaud in francese, mulled wine in inglese, ve la raccontiamo riprendendo l'interessante articolo di Martina Tommasi, storica e appassionata di cultura alimentare, pubblicato su qbquantobasta qualche tempo fa. Articolo dove sono  preliminarmente sottolineate le valenze simboliche connesse alla scoperta che l'alcol si potesse bruciare.

Non era più il cibo cotto sul fuoco a essere mangiato, ma il fuoco stesso.

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1 gennaio: usanza della bona man

courtesy of jo b da pixabaycourtesy of jo b da pixabay

A Trieste un tempo - e ancora oggi in molte zone dell'Agordino nelle Dolomiti, da dove arriva questa cartolina vintage - il primo giorno dell'anno vigeva l'usanza della bona man, cioè di una mancia, gesto che portava fortuna anche a chi la donava, oltre a rendere felice chi la riceveva. 

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Il dolce dell'Immacolata

nipitiddata  ph courtesy tempostretto.itnipitiddata ph courtesy tempostretto.it

Il dolce dell'Immacolata della tradizione messinese. Vi invitiamo a scoprire la nipitiddata un dolce tradizionale messinese per l'8 dicembre ma resta in pasticceria per tutto il mese di dicembre. 

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Minestra di foglie alla napoletana, minestra maritata

la minestra maritatala minestra maritata
#parolegolose è una rubrica che racconta etimologie di vocaboli legati al mondo della cucina e della tavola, storia ed evoluzione di ricette storiche, piatti amati dagli scrittori e dagli artisti. Qui vi raccontiamo la Minestra maritata, l'antica Minestra di foglie, piatto della tradizionale ricetta napoletana delle Festività: una pietanza nutriente, ricca e robusta, nata dall’unione delle prelibate verdure dell’entroterra campano con i tagli meno pregiati delle carni di manzo, di maiale e di gallina.

Preparazione giunta a Napoli, secondo alcuni, con la dominazione spagnola e divenuta  variante della olla podrida, lo stufato iberico a base di chorizo e legumi; di origini più antiche, secondo altri, anche per alcuni riferimenti a un piatto simile a base di piselli e di pezzi di carne cui accenna Apicio nel De re coquinaria. Nel ‘500 e ‘600 si chiamava “minestra di foglie alla napoletana”, divenuta poi "minestra maritata". 

QUI puoi scoprire la ricetta 

Ecco come ne Lo scalco alla moderna Antonio Latini, nel 1692, ne descrive la preparazione.

Portrait of Antonio Latini WellcomePortrait of Antonio Latini Wellcome
Si piglia una gallina e si mette a bollire insieme con la vacca, quando questa sarà più che mezza cotta, accioché la gallina non si disfaccia; e vi si mettono dentro lingue salate di porco, ma bollite, carne salata che prima sia stata a mollo, una soppressata, un pezzo di filetto, un pezzo di ventresca di porco, ossa mastre, annoglio, un pezzo di lardo battuto con il suo sale, a proporzione; e quando saranno le sopradette robbe cotte, metterai il brodo che raccoglierai dentro un tegame, tagliando le sopradette robbe in fette e la gallina ancora o cappone; tenendo ogni cosa da parte, metterai nel brodo un terzo della sudetta robba tagliata, e poi v’aggiungerai torzi ripieni, cocuzze e cipolle parimenti ripiene di vitella battuta con rossi d’ova, un poco di mollica di pane ammollato nel brodo, passarina, pignoli, a suo tempo, acini d’agresta e il pastume che avrai fatto servirà per riempire tutte le sopradette robbe, con le solite spezierie ed
erbette odorifere.

Vi potrai anche aggiungere la lattuga o la scarola ripiena; l’altra carne che sarà restata l’anderai accomodando con ordine dentro il tegame o in un altro vaso, framezzata con fettarelle di fianchetto ripieno, con zizza prima bollita, salsiccia spaccata per metà; levatele la sua pelle, fette sottili di cascio parmiggiano grattato, fonghi di Genova, prima dissalati e bolliti con ossa mastre, avvertendo che sia il brodo buono, che sarà una minestra di buon gusto…

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Castradina sciavona a Venezia il 21 novembre

 ponte provvisorio credit ph: Comune di Venezia ponte provvisorio credit ph: Comune di Venezia

21 novembre. Ogni anno in questo giorno a Venezia si festeggia mangiando la castradina sc'iavona, un piatto antico a base di carne di montone che risale al 1600. Ogni anno in occasione della festa di ringraziamento alla Madonna della salute, il 21 novembre appunto, un ponte di legno viene costruito. È un ponte votivo, un ponte provvisorio su barche che attraversa il Canal Grande e collega la zona di San Moisè e S. Maria del Giglio (sestiere di San Marco) con la basilica del Longhena (Sestiere di Dorsoduro) per consentire il passaggio della processione. 

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Le premiate del Premio Internazionale Anna Dente

premiazioni da sx Luisanna Messeri e Laila Tentoni premiazioni da sx Luisanna Messeri e Laila Tentoni Le premiate del Premio Internazionale Anna Dente. Si è svolta giovedì 14 novembre 2024 allo stadio Olimpico di Roma la prima edizione del "Premio internazionale Anna Dente" promosso dall’omonima associazione. 

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Il torrone dei morti di tradizione campana

torrone dei mortitorrone dei mortiIl torrone dei morti di tradizione campana. Non solo favette come è d'uso a Trieste, ma tante altre tipologie di dolci vengono create in molte regioni d'Italia in occasione della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti. Della colva di grano pugliese vi raccontiamo sul numero di qubi di ottobre. Qui invece desidero presentarvi  Il Torrone dei Morti della tradizione campana.

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Capo in B Championship otto baristi in gara

capo in b valutazione della giuriacapo in b valutazione della giuria

Capo in B Championship otto baristi in gara. La gara tra baristi per il miglior capuccino in bicchiere preparato sul posto è giunta alla nona edizione e si è svolta nell'ambito di Triestespresso Expo, al Generali convention Center di Trieste, in Porto Vecchio. And the winner is...

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Il Nero di Pecorara un volàno per il territorio

sagra del tartufosagra del tartufo

Il Nero di Pecorara un volàno per il territorio. Successo per la Rassegna provinciale del Tartufo in Alta Val Tidone. La 33esima Rassegna provinciale del Tartufo e dei prodotti del sottobosco ha animato la località di Pecorara richiamando i produttori del territorio e tanti visitatori.

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