I nuovi lockdown e le restrizioni ai viaggi impongono una riflessione per uscire dalla crisi. Innovarsi sarà fondamentale, ma il processo di digitalizzazione avviato in primavera deve proseguire. Solo il 22% delle cantine italiane vende esperienze online contro il 29% delle concorrenti spagnole. “Il settore enoturistico ha vissuto una ripresa durante i mesi estivi, a conferma della sua centralità nelle preferenze dei turisti, italiani e non.
La vacanza con sosta in camper su vista vigna: è la proposta di turismo eco-sostenibile pensata dalle Donne del Vino nell’anno dedicato a Donne, Vino e Ambiente. Da luglio, molte produttrici aprono le porte delle loro cantine ai turisti in caravan e camper per offrire loro la sosta di una notte fra i vigneti. È il progetto Donne del Vino Camper Friendly creato insieme al TCI - Touring Club Italiano.
«Il concetto di ospitalità – dice la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini - costituisce il punto di partenza del progetto Donne del Vino Camper Friendly che intende proporre i luoghi del vino come destinazioni privilegiate di chi fa viaggi itineranti. Per loro le Donne del Vino hanno pensato a una più ampia offerta di ecoturismo che prevede soste gratuite di una notte, sconti sullo shopping di vini e animazioni (a pagamento) da concordare direttamente con le produttrici: degustazioni all’aperto, pic nic e trekking tra le vigne».
SIGLATA UN’ALLEANZA CON IL TOURING CLUB ITALIANO PER UN PROGETTO CAMPER FRIENDLY
Turisti in caravan e camper quanti sono e cosa vogliono
Nel 2017 già circolavano nel nostro Paese mezzo milione di caravan-camper (crescita annua del 14,8% per i camper e dell’8,5% per i caravan) che facevano viaggiare 3 milioni di italiani amanti della vacanza en plein air a cui si aggiungevano 2,6 di arrivi dall’estero. È probabile che questi flussi non subiscano lo stesso contraccolpo degli altri segmenti turistici a causa dell’epidemia Covid-19, anzi aumentino. Infatti se esiste una vacanza “covid free” è proprio quella che permette di avere la propria “casetta”, il proprio letto, il proprio cuscino, la propria zona pranzo, in ogni tappa del viaggio. Il turismo itinerante europeo ha nei tedeschi (1/3 delle nuove immatricolazioni) i maggiori utenti, genera 667 milioni di pernottamenti e un fatturato di 13,6 miliardi. Un tesoretto che vale la pena di guardare con molta attenzione soprattutto perché chi ama il turismo all’aria aperta desidera sostare a diretto contatto con la natura privilegiando il turismo eco-sostenibile al di fuori delle tradizionali rotte dei grandi flussi. Ovviamente, si suppone, servono piazzola, acqua luce.
Le cantine delle Donne del Vino super destinazioni di turismo itinerante
Quale migliore destinazione delle cantine delle Donne del Vino per chi viaggia en plein air? Il segmento femminile dell’enologia ha un grado di attenzione all’ambiente molto alto testimoniato anche dal sondaggio effettuato nel 2017 fra le socie in cui il numero di cantine BIO o biodinamiche era di 7 punti percentuali superiore alla media. A questo si unisce l’orientamento produttivo verso i vini di alta qualità e la particolare attitudine all’accoglienza per cui il 91% delle cantine ha il punto vendita e il 79% la ristorazione.
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Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Donne e Vino.
La primavera delle Donne del Vino è dedicata alla formazione online. Parte oggi 5 maggio 2010 una nuova iniziativa con dei VIDEO TUTORIAL dove le produttrici, le giornaliste, le ristoratrici, le sommelier e le enotecarie vi insegneranno come produrre, vendere e raccontare il vino. La prima lezione è sul Turismo del vino a cura della presidente Donatella Cinelli Colombini.
I video tutorial - al momento sono 14 - saranno messi online con una cadenza di due video alla settimana: il lunedì e il giovedì alle 11,00 fino al 18 giugno.
Si possono vedere anche sul canale You Tube https://youtu.be/XdqHuW0FvIU e sui canali social Facebook: Associazione Nazionale Le Donne del Vino; Instagram IGTV: @donnedelvino; Twitter: @donnedelvino.
INIZIATIVA DI FORMAZIONE GRATUITA ONLINE INSERITA NEL PROGETTO FUTURE MA APERTA A TUTTI
«Il progetto FUTURE – ricorda la presidente Donatella Cinelli Colombini - è nato da un’idea di Alessandra Boscaini, responsabile commerciale di Masi e delegata del Veneto. Finora ha raccolto in un data base sul sito dell’associazione, l’offerta formativa delle nostre socie: lezioni, visite, stage in cantina. Ora ripartiamo con questi video tutorial che sono fruibili per tutti quelli che vogliono sapere di più su determinati argomenti: chi guarda avrà l’emozione di imparare direttamente dalle produttrici e dalle donne del vino che si mettono in gioco e insegnano in prima persona. È facile, è bello, è utile ad altri. Aiuta a vincere l’ansia e ritrovare fiducia. E non ultimo, aumenta la visibilità delle singole socie e delle loro imprese».
Nella video gallery del sito www.ledonnedelvino.com elenco dei video con i temi delle singole lezioni e il nome delle Donne del Vino che ne sono protagoniste.
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Scritto da Paola Insanguine il . Pubblicato in Donne e Vino.
Il tema dell’anno “Donne vino e ambiente” è particolarmente caro all’universo femminile: il sondaggio effettuato nel 2017 sulle produttrici appartenenti all’associazione nazionale Le donne del vino ha rivelato che le imprese in conversione, bio e biodinamiche erano il 16% in più della media nazionale, mentre un’indagine recente condotta da Wine Intelligence ha mostrato come il 53% delle consumatrici statunitensi preferisce le cantine che si impegnano nella sostenibilità e nell’etica.
In occasione dell’incontro “Biologico, biodinamico e naturale: differenze e significati” di sabato 7 marzo, ore 10, via A. Longo 19 – 95125 Catania, verranno affrontati temi di sostenibilità in campo vitivinicolo, supportate dagli esperti del Consorzio EtnaAmbiente con ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania. Modera la giornalista Giusy Messina della delegazione Sicilia.
E’ arrivato il tempo di imparare a conoscere ancora più approfonditamente i dettagli della nostra terra indagando gli aspetti più profondi dello strettissimo rapporto Vino/Vigna, le complesse interazioni tra le singole parcelle vitate e la grande biodiversità dell’ambiente naturale in cui sono immerse.
Il rapporto tra il vino e il suo ambiente è un’esperienza sensoriale a tutto tondo olfattiva e gustativa: una passeggiata tra i vigneti permette di sentire i profumi di erbe e comprendere come l’ambiente influisce sulle degustazioni. La sostenibilità non è un processo casuale, ma un atto volontario che, oltre alla sapienza tramandata, richiede il supporto della scienza, della tecnologia e dell’organizzazione. La mission è ricreare un ambiente migliore di quello che abbiamo ereditato, rafforzando la vocazione storica verso la qualità e la continua sperimentazione. La consapevolezza è il modo migliore per condurre un progetto con senso di responsabilità, senza compromettere il futuro delle prossime generazioni.
Duplice l'obiettivo dell'incontro che se da una parte motiva e invoglia le aziende a produrre bottiglie a emissioni zero, dall'altro intende offrire una corretta informazione al consumatore.
L'iniziativa “Donne, vino e ambiente2020” che si svolgerà nella città etnea, coniuga le testimonianze di buone pratiche che coinvolgono istituzioni, cittadini ed associazioni del no profit in un percorso culturale di educazione ambientale, insieme alle ricerche di giovani donne siciliane laureate in Scienze Agrarie che spiegheranno le differenti tipologie di produzione legate ai temi della sostenibilità, da quella biologica alla biodinamica a quella naturale, con il corredo di norme legislative vigenti.
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Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Donne e Vino.
Le Donne del Vino celebrano la festa della donna colorando le botti di verde: Simbolo di una nuova sostenibilità ed anche di speranza per tutta l'Italia.
La presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini ha lanciato alle associate un invito al coraggio e alla prudenza unendosi in una grande campagna di comunicazione social. Ciascuna dovrà scattarsi una foto accanto a una botte colorata di verde, sulla quale scriverà un suo pensiero, un’azione fatta, uno slogan, un consiglio sul rispetto ambientale.
by ValerioMarini
Il tema scelto per il 2020 è infatti Donne, vino e ambiente. La botte verde diventa il simbolo dell’impegno ambientalista delle donne, della green revolution di cui si fanno messaggere, ma anche un messaggio di speranza per tutta l'Italia – dice la presidente:
Immagine di Valerio MariniIl tema scelto dalle DDV per il 2020 è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina. Prossimo appuntamento con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (dal 1° al 14 marzo) con eventi in tutta Italia.
Immagine di Valerio MariniA Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale guidata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due donne del vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-27-28 giugno). In autunno, infine, ci sarà la premiazione del Personaggio dell’Anno.
CHI SONO LE DONNE DEL VINO Le Donne del vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi quasi 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni.
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Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Donne e Vino.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo: "Le banche scommettono sulle Donne del Vino.
Un’analisi dell’Università di Siena su un campione di imprenditrici femminili dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino rivela che il gender gap del credito negato alle donne, per la prima volta in Italia, fa segnare dati in controtendenza.
La ricerca è stata presentata alla Monte dei Paschi all’apertura di Wine&Siena, evento organizzato da Hunter Helmuth Köcher, presidente del Merano WineFestival e da Confcommercio Siena.
La piccola luce individuata dal professor Lorenzo Zanni e dal suo staff dell’Università senese sul tema “donne e accesso al credito”, storico handicap delle imprese al femminile, mostra le prime avvisaglie di un cambiamento di rotta. L’indagine si è svolta nel 2019 e ha riguardato 167 rispondenti fra le 890 Donne del Vino. L’associazione, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, comprende produttrici di vino, titolari di ristoranti, enoteche, professioniste attive come sommelier, giornaliste e esperte presenti in tutte le regioni italiane. «Vedere la luce alla fine del tunnel non è una cosa da poco: significa che è possibile uscire dal buio dei problemi e arrivare a una situazione più favorevole» ha commentato Donatella Cinelli Colombini.
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino si prepara a un intenso calendario di attività per il 2020: il tema scelto per quest’anno è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” con Enea Federsco sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina.
Il calendario del 2020 delle Donne del Vino si aprirà il 31 gennaio in Toscana con il convegno su “Donne vino e credito” in occasione di Wine&Siena, dove sarà presentata una ricerca condotta dall’Università di Siena sull’accesso al credito delle donne del vino in Italia. Si prosegue con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (dal 1 al 14 marzo) con eventi in tutta Italia. A Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale curata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due donne del vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-27-28 giugno). In autunno, infine, si premierà il Personaggio dell’Anno.
UN PO’ DI NUMERI IN ROSA. Qual è il “bilancio di genere” 2019 in Italia? Sono donne quasi un terzo dei parlamentari italiani e un quarto delle posizioni nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. Per la prima volta una donna, Marta Cartabia, è stata eletta presidente della Corte Costituzionale. Il GAP fra gli stipendi scende al 10% contro una media OCSE del 15%. Il nostro Paese è decimo nel mondo a pari merito con il Canada e davanti a Svizzera e Regno Unito. Le città dove le donne vedono maggiormente valorizzato il loro talento sono Milano e Roma, ma a livello regionale vincono Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto. Chi sono le donne manager più performanti nel mondo? Roz Brewer di Starbucks, Ruth Porat di Alfabet Google, Gimmi Rometty di IBM, Abigal Johnson di Fidelity Investments, Sheryl Sandberg di Facebook, Amy Hood di Microsoft, Deirdre O’Brian di Apple e Julie Sweet di Accenture.
Secondo una delle ultime ricerche del Censis, le donne italiane a capo di aziende agricole coltivano il 21% del SAU – la superficie agricola utilizzabile - ma producono il 28% del PIL agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3% - unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva- portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento che ha contribuito in modo positivo alla crescita dell’intero settore.
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Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Donne e Vino.
Lanciato a Vinitaly 2019, il Progetto Future cresce e si espande a livello internazionale. Un ventaglio di opportunità formative proposte dalle aziende delle Donne del Vino italiane alle under 30 che vogliono lavorare nel mondo del vino. Si sviluppa come un archivio telematico sul sito con proposte in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche, di Pr e studi di consulenza enologica, tutte attività guidate da associate. Quest’anno verrà arricchito con le offerte delle Donne del Vino estere incontrate durante il primo meeting mondiale che si è tenuto in novembre al Simei 2019, coordinato da Tiziana Mori, con l’obiettivo di creare un virtuoso network internazionale di scambi e confronto di esperienze.
La prima proposta è già online e arriva da una massima esperta di marketing e mercati orientali, Erika Ribaldi: offre un anno di tutoring gratuito a tre giovani donne che vogliano imparare il commercio del vino in Asia.
«Dopo 20 anni di esperienza diretta nel settore commerciale estero di cui 14 in Asia – dice Erika Ribaldi - desidero condividere il mio percorso con altre colleghe che iniziano il loro, accompagnandole e facilitandole in una parte del mondo che potrebbe apparire più problematica e lontana. L’Asia, come tutti gli altri continenti è caratterizzate da sfumature che possono rappresentare rischi, ma anche vantaggi, se saputi apprezzare. Il rapporto personale ha un’importanza rilevante e va saputo valorizzare. Il mio intento è quello di aprire una conversazione con 3 giovani colleghe, che possano saper integrare l’aspetto umano, con quello professionale».
Il programma di tutoring è gratuito e si svolgerà nell’arco di un anno. «L’idea di Future, lanciata da Alessandra Boscaini, delegata del Veneto – ricorda Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale - è di riunire in un solo database le attività esistenti in modo che servano da stimolo per le Donne del Vino, convincendole a dare un contributo alla crescita professionale delle nuove generazioni. Oltre alle offerte estere, sono già online numerose opportunità formative: lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio distribuite in ogni parte d’Italia». Tra le offerte formative del 2020 per le Donne del vino, anche i corsi di Wset Wine & Spirit Education Trust, riconoscimento internazionale di educazione al vino: il primo corso è organizzato in Piemonte, a Gavi, dal 21 al 23 febbraio. Il corso si svolgerà in altre regioni italiane dal nord al sud e sarà a cura di Alessandra Fedi Wine Educator e Chiara Giorleo.
DALLA FATTORIA DIDATTICA ALLA MASTERCLASS SUL TURISMO
Sono già oltre 30 le proposte delle Donne del Vino per le under 30 pubblicate sul sito internet: si va dalla visita alla Fattoria didattica della vignaiola Bruna Ferro a San Marzano Oliveto, in Piemonte, alla masterclass sul turismo del vino proposta dalla presidente Cinelli Colombini nella sua Fattoria del Colle in Val d’Orcia, Toscana. Alessandra Boscaini (Masi, Veneto) propone una expertise nella tecnica dell’appassimento delle uve, mentre Filomena Saponari (VignaFlora, Puglia) offre una lezione sulla potatura secca. Con le Donne del Vino, si impara anche “come realizzare una piccola azienda agricola” (idea di Antonella Corda, Sardegna), a conoscere i vini della Calabria (Maria Rosaria Romano, sommelier, Calabria) o alcuni segreti per vendere vino con una giornata di formazioni (Lavinia Furlani, WineMeridian, Veneto). Chiara Lungarotti propone stages formativi di 3 mesi in Umbria. Altre imprenditrici propongono delle giornate didattiche come Daniela Mastroberardino (Terredora, Campania); Elena Zeni (Zeni 1870, Veneto); Cristina Ascheri (Cantine Ascheri, Piemonte); Vincenza Librandi (Librandi, Calabria); José Rallo (Donnafugata, Sicilia). Tutte le offerte QUI
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Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Donne e Vino.
Con quali vini si abbina il panettone? Solo con calici dolci o ci possono essere curiosi accostamenti con altri vini? Ha provato a rispondere a queste domande l’Antica Pasticceria Muzzi con “Il Panettone e l’Arte del Vino”, un vademecum alla scoperta degli abbinamenti tra i vini regionali italiani e i lievitati da ricorrenza. Una guida èrealizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino che ha messo a disposizione la grande conoscenza delle sue sommelier. L’opuscolo sarà allegato omaggio in tutti i panettoni della Linea Vini del Catalogo 2019 e nel panettone classico appositamente studiato per celebrare la collaborazione.
“Il Panettone e l’Arte del Vino”, è una guida scritta in italiano e inglese per trasformare l’assaggio dei dolci da ricorrenza in un’esperienza anche culturale, di esplorazione del patrimonio enologico italiano, all'insegna dell'analisi sensoriale.
La guida è stata curata dalle Donne del Vino Cinzia Mattioli, ristoratrice e sommelier, Camilla Guiggi, giornalista e sommelier e Antonietta Mazzeo giornalista e sommelier, che definiscono il modo corretto per servire i dolci da ricorrenza in abbinamento ai vini, al fine di esaltarne gli aromi. Non solo bollicine ma un ampio sguardo sui vini da dessert di ogni regione d’Italia, spumantizzati, ma anche fermi e passiti ottenuti in prevalenza dalla grande varietà di vitigni autoctoni presenti su tutto il territorio nazionale. In tutto 72 abbinamenti che vanno dal Fiori d’Arancio Colli Euganei Spumante, ottimo con il pandoro classico, al Gewurztraminer Passito Doc perfetto con il Panettone albicocche e cioccolato, dal Moscato d’Asti abbinato al Panettone curcuma e zenzero all’Erbaluce di Caluso Passito per il Panettone glassato alle nocciole IGP fino ai Campi Flegrei Falanghina Passito Doc ma anche l’Aglianico Passito e il Lambrusco di Modena Spumante Rosato Extra Dry solo per citarne alcuni.
«Ogni confezione del “Panettone e l’arte del vino” è dunque un duplice regalo – spiega Andrea Muzzi, CEO di Antica Pasticceria Muzzi – che aggiunge alla degustazione di un prodotto di qualità, la chiave per dischiudere un universo di emozioni e sensazioni che si trova soltanto attraverso la conoscenza e la ricca tradizione enogastronomica dei territori italiani». Antica Pasticceria Muzzi, erede diretta della famiglia Muzzi, pasticceri umbri di Foligno dal 1795, recupera una ricetta semplice e antica, per un panettone artigianale “a metodo classico”, unico e premiato anche da iTQi con il massimo riconoscimento delle Tre stelle Superior Taste. Equilibrato nei profumi del burro e della madre di lievito, risulta delicatamente aromatico grazie alle scorze d’arancia di Sicilia candite. Un dolce che emana passione ed emozione, che trovano il loro corrispondente perfetto nell’altissima qualità delle varie tipologie di vini dolci delle regioni italiane: un connubio brillante, parte di quella bellezza e fantasia creativa che è parte del “made in Italy”.
Artista del gusto e delle combinazioni tra ingredienti, Antica Pasticceria Muzzi, ha maturato una profonda expertise nell’utilizzo di vini e spirits, definendo accostamenti sorprendenti ed inaspettati tra vini e lievitati da ricorrenza, dedicandovi una linea di prodotti con specialità di panettone “Imbibito®”, premiate a livello internazionale e uniche nel panorama nazionale. Mossa dalla passione per l’eccellenza, dopo lunghi anni di ricerca l’azienda ha inoltre messo a punto un’inedita tecnica per mantenere inalterati i profumi del dolce anche dopo la cottura: un ulteriore step di un percorso di sperimentazione volto a definire un viaggio nei profumi, nei sapori e nelle fragranze della più autentica tradizione artigianale.