INAUGURATA UFFICIALMENTE LA 75ma SAGRA DEL VINO 2023 di Casarsa. Tema centrale la qualità del vino e la sua tutela come elemento non solo economico ma anche sociale e culturale del Friuli Venezia Giulia, oltre al plauso per gli organizzatori e ai volontari della manifestazione che proseguirà fino al 2 maggio coinvolgendo di fatto tutta la comunità.
"Il Ruchè è un vino eccellente, è un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che gli dona l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo PSR". Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha aperto la 13° edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si svolge nei giorni 7 e 8 maggio 2022 nelle sale de la Mercantile di Castagnole Monferrato.
Un vino, il Ruchè, che, come ricordato dal presidente dell’Associazione Produttori del Ruchè Luca Ferraris, si dimostra in piena salute, la produzione in costante crescita ha sfiorato 1.010.000 bottiglie nel 2021.
Pizza casatiello di Marco Quintili. Pastiera e casatiello hanno surclassato sui social colomba e uovo di cioccolato in questa strana Pasqua 2021. E c’è chi si è inventato pure la pizza al casatiello! Una rivisitazione declinata da Marco Quintili, nelle sue creazioni di arte bianca. “La Pizza Casatiello che propongo, spiega, è un omaggio a un piatto che amo tantissimo.
Vi propongo una ricetta che è perfetta per la Pasquetta (da proporre anche in terrazzo o nel giardino di casa), ma che è capace di farci sognare i nostri prossimi giorni al mare, dei quali la frittata di maccheroni è l'accompagnamento ideale!
I buchteln sono delle semplici focaccine casalinghe, caratterizzate dall'essere cucinate vicine vicine in modo da essere praticamente appiccicate e da staccarsi voluttuosamente a una a una. Sono un dolcetto mitteleuropeo, diffusosi dalla Boemia in tutto l'impero asburgico, e quindi anche a Trieste. Non a caso la ricetta fa parte anche del libro Com'è dolce Trieste Provate a prepararli per la colazione e per la merenda. QUI ve li proponiamo nella versione declinata con la zucca: Buchteln dolci alla zucca e uva passa
La Pissaladière nizzarda è una torta salata a base di cipolle, alici/acciughe e olive. Si trova in tutte le boulangerie provenzali. Visti i molti contatti delle popolazioni liguri con la vicina Francia, è divenuta popolare anche in Liguria col nome di pissalandrea o più comunemente piscialandrea. In Liguria però la si prepara con l’aggiunta del pomodoro, secondo la tradizione italiana. Servita tiepida o fredda è ideale come antipasto per un buffet o come spuntino carico di gusto.
#parolegolose. Credenza. La credenza è il mobile di cucina in cui si conservano le stoviglie. Punto. Potrebbe fermarsi qui la spiegazione del significato di questa parola, dal sapore antico e un po' desueto. Ma, come sempre, le strade delle parole si ampliano e si intrecciano. "Fare la credenza" era un'antica espressione che si riferiva all'assaggio dei cibi, da parte dei valletti, in modo da assicurarsi che nel cibo del signore non ci fosse del veleno. Derivazione dal latino medievale credentia, da credĕre con il significato di "affidare, fidarsi, ritener vero".
Questa è la ricetta di copertina del numero di settembre 2019 del mensile di gusto e buon gusto qbquantobasta. Una ricetta golosa molto elegante come dessert o anche per la merenda pomeridiana. Serve tempo di attesa per le lievitazioni quindi non è adatta agli impazienti.
La panzanella di anguria la considero un antipasto svuotafrigo, che può diventare anche un piatto unico. L’anguria è una valida alternativa al pomodoro perché è fresca, dolce e consistente. Si sposa benissimo con la piccantezza della cipolla e il retrogusto amarognolo del pane di segale. Nella mia proposta ci sono quasi tutti gli ingredienti base di questo piatto tipico della Toscana e dell'Italia centrale. Perfetta per il mare, la panzanella di anguria è il mio nuovo piatto da spiaggia preferito, ma diventa anche un'ottima e inconsueta compagna della pausa pranzo.
Se avete nostaglia di una vacanza in Spagna non potete rinunciare all'assaggio di questi dolcetti fritti che trovate tutto l'anno (anche se sono tipici del Carnevale) su tutto il territorio iberico. Se li conoscete già e sentite la loro mancanza, seguite questa facilissima ricetta che ho preparato per qbquantobasta. Churro significa frittella e la churrera è un'apposita siringa da pasticcere che viene utilizzata per prepararli. Se non ce l'avete, potete prepararli senza problemi anche con una comoda sac à poche. Curiosità. Sembra che il nome derivi dalla forma delle corna della pecora domestica spagnola Navajo Churro.
Il 9 giugno 2019 alla Fiera dei Vini di Buttrio tutto esaurito per il laboratorio di degustazione dei vini dell'azienda Miani. @qbquantobasta presente! #ociseioseguiqb. Intanto qui vi ricordiamo l'intervista che abbiamo realizzato e pubblicato nel dicembre 2017.
PREMESSA l'azienda
AZ. AGR. MIANI DI PONTONI ENZO Via Peruzzi, 10 - Buttrio (UD) L’azienda porta il cognome di mamma Edda e ha una superficie di circa 20 ettari dislocati fra Buttrio, Rosazzo e Corno di Rosazzo. I vitigni: friulano, ribolla, chardonnay, sauvignon, merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon, refosco dal peduncolo rosso. Le uve di ogni vigneto vengono vinificate separatamente. Ogni vino viene così identificato anche con il nome del vigneto stesso. L'obiettivo è puntare su Ribolla, Malvasia e Refosco che "rappresentano la nostra specialità", come mi ha detto Enzo Pontoni.
La prima volta che ebbi il privilegio di degustare il vino di Enzo Pontoni fu a Lavariano al ristorante “Da Blasùt” o “Gnam gnam”. Erano gli anni ’90 e potete capire quanto tempo è passato! Anche per gli amanti del vino era difficile al tempo associare l’azienda Miani a Enzo Pontoni, che in quel periodo lavorava presso un’azienda meccanica locale. Varie circostanze lo portarono in seguito a dedicarsi a tempo pieno alla produzione di quelle bottiglie che attirarono l’attenzione e l’ammirazione della stampa specialistica: inserite nelle guide più prestigiose con i massimi riconoscimenti fino ad arrivare al Gotha del vino italiano e mondiale. Tutto ciò mentre Enzo proseguiva senza distrazioni nel suo lavoro di studio, di raccolta dati e di sperimentazione, in controcorrente rispetto alle alle prassi consuete, vinificando in una cantina che era in pratica un piccolo spazio sotto casa. Ricordo la cura con cui conservava le schede dove annotava a mano informazioni e risultati. PUOI ACQUISTARE AL LINK https://qbquantobasta.it/shop LA COPIA DIGITALE DEL NUMERO DI DICEMBRE 2017
Il pollo alla greca è un secondo piatto ricco e saporito, ricco di profumi mediterranei e di colori vivaci. Si prepara velocemente al forno e viene gustosamente insaporito da formaggio feta sbriciolat. Un piatto dal sapore di vacanza.
La ricetta dei Re Magi. Una facile e simpatica ricetta per creare il Roscón de Reyes, un dolce della tradizione spagnola per l'Epifania. Ce la propone Age Zangrando.
Il pomodoro ripieno è un classico della cucina italiana. Il pomodoro ripieno di riso è un classico della cucina estiva. Ho optato per un ripieno classico ma utiizzando il riso venere, con il suo gusto inconfondibile e il profumo di crosta di pane dona al piatto colore e sapore. Provate ad aggiungere anche qualche cubetto di mozzarella o di feta. La ricetta è stata pubblicata nel numero di agosto 2018 del mensile qbquantobasta.
Riscopriamo una invitante ricetta - sempre attuale - che ci ha proposto Maria Cristina Novello. "Amo le sarde in saor, sono una prelibatezza che mi concedo ogni tanto, ma in casa mia non a tutti piacciono, quindi, seguendo un po’ il pensiero di nonna di non intestardirsi su una cosa, bensì aggirare l’ostacolo ed essere creativa, ho cercato un connubio alternativo che richiamasse l’amato saor (in veneziano significa semplicmente sapore) ma senza il gusto del pesce. L’idea mi è venuta ammirando sul balcone la mia piantina di menta che, come ogni bella stagione, è risorta dalle proprie radici. Una melanzana che mi aspettava in frigo ha fatto il resto. Ne è uscito questo antipasto, ma potrebbe anche essere un secondo vegetariano, ideale per una (prossima) serata con gli amici, anche perché va rigorosamente preparato il giorno prima!"
Melanzana in saor
Ingredienti
1 melanzana tonda
1 cipolla rossa
farina di riso
aceto di mele
cannella in stecche
chiodi di garofano
pepe in grani
menta
salvia
sale
olio per friggere
olio extravergine di oliva
FATE COSÌ
Tagliate a rondelle abbastanza sottili la melanzana, cospargetela di sale e lasciate riposare per almeno ½ ora.
Tagliate fine la cipolla e immergetela in acqua fredda con due cucchiai di aceto di mele (o aceto bianco), una stecca piccola di cannella, 5-6 chiodi di garofano e 4-5 grani di pepe nero.
Lasciate marinare per almeno ½ ora.
Sciacquate le melanzane e passatele nella farina di riso, friggetele in olio ben caldo, finchè saranno leggermente dorate da ambo i lati.
Mettete due cucchiai di olio extravergine di oliva in una padella e unitevi la cipolla, dopo averla tolta dall’acqua e privata delle spezie.
Fatela stufare per circa 1 ora, bagnandola di tanto in tanto con l’acqua di marinatura, salate leggermente.
Disponete le melanzane in una teglia, cospargetele con foglioline di menta e di salvia infine copritele con la cipolla.
Ponete in frigo per almeno 12 ore.
Servite a temperatura ambiente, componendo il piatto in strati di melanzana e cipolla.
Una macinata di pepe (io ho utilizzato un mix di pepi con nero, verde e bianco) e qualche goccia di olio evo per completare.
Il dolce della Befana a Parigi si chiama più elegantemente Galette des Rois: la Galette (dolce) dei Re Magi. Ce ne ha già parlato qui sul quotidiano on line Isabella Bembo, amica triestina che vive a Parigi, ma è una ricetta che vale la pena riproporre, poiché anche dietro a questo dolce rustico c'è una bella storia di tradizione e di famiglia.