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Pranzo di Pasqua tra riti pagani e simbologia cristiana

Pasqua e primaveraPasqua e primavera

Con il pranzo di Pasqua termina festosamente l'astinenza imposta dalla Quaresima; la festa cristiana della Resurrezione viene celebrata a tavola con ricette, prodotti e ingredienti simboli di offerta e di rinascita. Rievocazioni pagane e riti sacri si mescolano ai colori, ai profumi e ai sapori della cucina tradizionale, per ricordare una festa che, dal nord al sud dell’Italia, continua, ancora oggi, a essere legata alla simbologia cristiana, come la sintesi PERFETTA tra sacro e profano.

Ma quali sono gli ingredienti del pranzo di Pasqua, simbolo di rinascita e di ritorno alla vita?


granograno

Prima di tutto il GRANO, dono di Dio, simbolo di rinascita e di speranza, un seme che ogni anno muore, per tornare a vita nuova e salvare l’uomo dalla morte per fame; il pane, che dal grano si ottiene, diventa il corpo stesso di Cristo e rappresenta, insieme al vino, uno dei simboli eucaristici per eccellenza.

GRANO con cui si adornano ancora oggi i Santi sepolcri, un'usanza che ha origine dai rituali pagani, compiuti in primavera in onore di Adone, con i quali venivano realizzati ovunque giardini pieni di germogli di cereali, che crescevano e appassivano molto rapidamente, per simboleggiare la breve esistenza del dio della vegetazione con auspicio di una natura rigogliosa. 

uovauova

Poi le UOVA, simbolo della vita, per la loro forma senza inizio e senza fine, che richiama l’origine e l’eternità della vita. “Omne vivum ex ovo"  recita l'antica massima. Le uova erano dono di primavera già presso i greci, i cinesi e i persiani, scambiate come simbolo di fertilità e dell’eterno ritorno alla vita, seminate dai Romani nei campi, per propiziarsi un ottimo raccolto. Uova utilizzate in frittate e torte dolci e salate. Come il  casatiello e il tortano napoletani, per esempio, che hanno in comune la caratteristica forma a ciambella vuota al centro,  a richiamare la corona di spine di Cristo: mangiare tortani e casatielli simboleggia la possibilità di porre fine alla sofferenza, distruggendone la causa.

agnelloagnello

Tra le carni un posto privilegiato spetta a quella di agnello, animale mansueto, simbolo di innocenza, scelto quale proiezione del sacrificio di Cristo, che “maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; come un agnello condotto al macello” e che si è immolato sul legno della Croce, in obbedienza al Padre per la salvezza di tutta l’umanità. Agnello, vittima sacrificale sin dall’antichità, in ossequio alla tradizione della pasqua ebraica di Pesah (Pesach), che coincideva con il primo plenilunio successivo all’equinozio primaverile, caratterizzata da offerte e sacrifici che imponevano di immolare, il quattordici del mese di nisan, ossia tra marzo e aprile, tutti gli agnelli appena nati e di mangiarne le carni arrostite insieme all’azzimo,  il pane dell’afflizione e alle erbe amare, per ricordare il fiele destinato a Cristo sulla croce e l'amarezza del peccato.

pizzapizza

Dal grano alla farina, dalle uova all’agnello, dai legumi alle erbe ecco tutti gli ingredienti che non devono mancare mai nel pranzo di Pasqua, attraverso la tradizionale scelta di piatti dal grande valore simbolico.

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