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Letterina a Babbo Natale di Emanuele Bonati

Sul numero di dicembre del mensile qbquantobasta abbiamo pubblicato la letterina a Babbo Natale di Emanuele Bonati, che ringraziamo per avere scelto noi come latori dei suoi desiderata. Speriamo che le Poste funzionino! E' una letterina piuttosto lunga, perciò la pubblicheremo in un paio di puntate. E attendiamo i vostri commenti of course!

Caro Babbo Natale, anche noi gastrovaganti aspettiamo il Natale sperando in una pausa di riflessione, di pace, e, perché no, in qualche bel regalo. Vedi tu, cosa puoi fare. Mi piacerebbe non leggere più, nelle dichiarazioni programmatiche
dei ristoranti e degli chef, sempre le stesse cose: noi seguiamo le stagioni, i nostri produttori sono qui dietro l’angolo, a metri zero, le galline le tengo in salotto coi conigli, io sono per la cucina semplice, nei miei piatti metto sedici ingredienti ma in modo molto semplice e naturale, il paraganazùl della Patagonia Citeriore viene sì da lontano, ma viene a nuoto per non inquinare… Non è che non sia buono e pulito e giusto essere buoni e puliti e giusti – anzi – ma se lo dicono tutti, e lo sono tutti, diventa un altro ingrediente che, ab-usato, diventa stucchevole...

Caro Babbo Natale, mi piacerebbe ci fosse qualcuno che invece di deprecare le cattive pratiche alimentari mi dicesse in modo chiaro e netto di cosa si sta parlando. Prendiamo l’olio di palma: la Ferrero – con Greenpeace e il WWF – dice che va bene, che non inquina, citando studi e scienze; gli oppositori dicono che non è vero, che WWF e Greenpeace si sono venduti, che i loro studi sono più validi (pare che all’obiezione della Ferrero che gli studiosi di parte avversa non avessero credenziali e pubblicazioni riconosciute, non ci sia stata risposta, ma tant’è...). Ma non può esserci uno che ci dica “guarda, se mangi un cucchiaio di Nutella al giorno va tutto bene, se ne mangi tre potresti iniziare a parlare piemontese, sopra il mezzo barattolo quotidiano non riesci più a toglierti gli sbaffi di cioccolato, dopo di che inizi a trasformarti in una palma” – ovvero, a spiegarti in modo chiaro i rischi per la tua salute? E un altro che dica “ogni palma piantata equivale a sette piante di nonsocosa espiantate, a una bombola di CO2 immessa nell’ambiente, a…” – ovvero, a spiegarti in modo chiaro i rischi per l’ambiente?
(continua)    

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courtesy foto: italydesignfashionfoodblogspot

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