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Nove giorni di artigiano in Fiera

Nove giorni di Artigiano in Fiera a Milano per promuovere le eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia  e l'intero territorio regionalem in particolare l'area montana 1 - 9 dicembre 2012

Si è inaugurata sabato 1 dicembre 2012, nei padiglioni di Fieramilano, lo spazio dedicato al FVG di Artigiano in Fiera, la principale rassegna dell’artigianato in Italia per dimensioni e affluenza (3 milioni di visitatori in poco più di una settimana). Gli oltre 2.000 metri quadrati coordinati, nella grafica e negli allestimenti, dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del FVG– Ersa, sono stati aperti al pubblico

nel primo pomeriggio di sabato da Claudio Violino, Assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali, Mirko Bellini, Direttore Generale di Ersa FVG, Antonio Intiglietta, Presidente e Amministratore Delegato dell’Ente Gestione Fiere Milano, Franco Iacop, Consigliere regionale del FVG, Stefano Lucchini, Sindaco di Sauris e Alido Gerussi, Presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli.

La partecipazione, dedicata alla promozione e alla vendita dei sapori della ruralità del Friuli Venezia Giulia, vede coinvolti i produttori de La Blave di Mortean, il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del formaggio Montasio e il Consorzio del prosciutto di San Daniele, l’Associazione Allevatori Bovini di Razza Pezzata Rossa Italiana (300 kg di gelato da latte di Pezzata Rossa Italiana venduti nel solo giorno dell’inaugurazione), l’Associazione Allevatori Trota Friulana, il Consorzio per la tutela e valorizzazione del FigoMoro da Caneva, l’API, l’Associazione Piscicoltori Italiani, l’Associazione Produttori Ovicaprini del FVG, le produzioni tipiche di Sauris (birra e prosciutto), una selezione di dolci friulani operata da Dolce Nordest e una di prodotti lattiero-caseari realizzata da Friulmont, i prodotti biologici presentati da A.Pro.Bio. e una rappresentanza dell’Atlante dei prodotti tradizionali tra i quali la pitina e le pindulis, strisce di carne secca, il Formadi frant, il formaggio Asìno, il radicchio di monte e molti altri. Ovvero il meglio dei prodotti agroalimentari del paniere Tipicamente friulano, unitamente alle eccellenze dell’artigianato regionale con un preciso rimando alle bellezze artistiche e naturalistiche della regione, divulgate da uno specifico info point gestito in collaborazione con l’Agenzia Turismo FVG.

- Le novità dell’allestimento di quest’anno – interviene Mirko Bellini di Ersa – sono davvero molte e, a giudicare dall’interesse che il pubblico ha dimostrato nei loro confronti, anche di grande appeal e di elevata qualità. Desidero, in questa sede, citare la partecipazione del Borgo autentico di Sauris, testimonial del ruolo importantissimo rivestito oggi dall’agricoltura in generale e da quella praticata in montagna in particolare. Ad essa viene demandato non solo un obiettivo produttivo, ma soprattutto di gestione del territorio e del paesaggio. Quello che viene presentato a Milano, non è solo il prosciutto, la birra, i formaggi di malga, ma ciò che viene venduto è tutto il territorio della regione, soprattutto quello dell’area montana. –


- Ad Artigiano in Fiera – prosegue Mirko Bellini - seguendo le linee guida indicate dall’attuale Amministrazione regionale, siamo riusciti a creare il Sistema FVG, dove i Consorzi intervenuti, collaborano per divulgare e vendere i loro prodotti sul mercato milanese facendo della promozione reale, ovvero invitando, il consumatore-acquirente in FVG, illustrato come territorio generoso e irripetibile che vale la pena di venire a conoscere direttamente.-

-Credo che Milano sia il primo mercato italiano in cui sia vantaggioso vendere e promuovere i prodotti dell’agroalimentare Tipicamente friulano anche in vista della nostra partecipazione ad Expo 2015 - conclude il Direttore Generale di Ersa – così come ritengo che l’altra grande piazza straniera sulla quale vale la pena concentrare gli sforzi è Monaco di Baviera, riconosciuta capitale dell’economia e della politica europea. Per quanto ci riguarda, abbiamo già dato avvio ad un percorso di valorizzazione dei prodotti friulani, di recente concretizzatosi nell’apertura di un temporary store in collaborazione con il Consorzio del prosciutto di San Daniele. Non va infatti dimenticato che, sia che si parta da Milano che da Monaco, il FVG si raggiunge con sole 4 ore di macchina. Per concludere quindi, direi che l’obiettivo di riunire tutti i consorzi dell’agroalimentare regionale, trainati dalla principale filiera della regione che è quella del Vino Bianco, sotto l’unica bandiera del Tipicamente friulano è stato raggiunto. -

Per tutta la durata della manifestazione, è operativa una sala degustazioni attrezzata, organizzata per proporre una media di sei appuntamenti al giorno tre dei quali riservati alla promozione dei prodotti del paniere Tipicamente friulano abbinati ogni volta ad una diversa tipologia di vino. Dal Friulano al Refosco dal peduncolo rosso, alla Ribolla gialla, allo Schioppettino, una rassegna davvero imperdibile delle eccellenze vinicole della regione.  La degustazione delle ore 12.00 di ogni giorno è dedicata all’Aperitivo Friulano ovvero alle etichette di vino Friulano proposte abbinate ai prodotti dell’agroalimentare regionale, mentre l’appuntamento delle 18.00 è riservato alla valorizzazione delle produzioni caratteristiche delle zone DOC della regione. Quello delle 16.30 è invece sempre riservato all’abbinamento tra i dolci del Friuli Venezia Giulia (gubana, strucchi, Esse di Raveo, biscotto Pordenone…) e i suoi grandi vini da meditazione.

Arricchiscono lo spazio coordinato da Ersa, l’Enoteca dei vini del Friuli Venezia Giulia che propone al calice oltre 120 etichette selezionate dall’AIS FVG e un’ampia area dedicata alla ristorazione di qualità (più di mille i coperti del primo week end di Artigiano in Fiera) che propone preparazioni inedite (le ricette sono raccolte in un accattivante ricettario offerto in distribuzione) messe a punto dal giovane chef tolmezzino, Daniele Cortiula, già allievo di Gianni Cosetti, fondatore di quella che è oggi conosciuta come la Cucina di Carnia.

La fedele ricostruzione di una malga, completa di caldera di rame e attrezzature per la caseificazione, funziona, a scopo dimostrativo, per ricreare uno degli ambienti più caratteristici della montagna friulana. Ambiente che è stato reso più verosimile grazie all’impiego di essenze vegetali autoctone e alla presenza di manufatti originali, tra cui anche una vera briglia alpina, forniti grazie alla collaborazione rispettivamente con i vivai e il Corpo forestale della regione.

Infine, un intero settore è interessato da attività artigianali, individuate tra quelle che portano il nome del FVG ad essere conosciuto in tutto il mondo. Ecco allora il laboratorio del mosaico gestito dalla Scuola mosaicisti di Spilimbergo, lo spazio dei coltellinai di Maniago e quello del Distretto della sedia di Manzano. Arricchiscono il calendario, gli appuntamenti dedicati alle lavorazioni con il feltro, la lana cotta e gli scus (le foglie della pannocchie di mais),  e tanto altro ancora.

Il giorno 7 dicembre alle 15.00 è prevista la presentazione della Guida Vini&Ristoranti del FVG ottenuta dal compendio della parte dedicata al Friuli Venezia Giulia delle due omonime pubblicazioni nazionali edite dal gruppo editoriale de L’Espresso e realizzata con lo scopo di operare nella direzione del marketing di territorio, cercando di accendere nel lettore un interesse per le prelibatezze del settore vitivinicolo e agroalimentare regionale invitandolo a venirle a conoscere direttamente in Friuli Venezia Giulia, dove tali unicità si ottengono.










 

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