Prevendemmiale 2013 a Ca'Vescovo
Tavolo dei relatori a Ca'Vescovo: Rizzi, Fregolent, Fabbro, Marcolini, Zironi (in piedi) archivio C. FabbroSarà una bella vendemmia e ciò dovrebbe compensare ansie e sofferenze causate da un lungo periodo di freddo e di piogge (da gennaio alle prima decade di giugno ) seguite da due mesi africani cui comunque la vite ha risposto da par suo, stringendo i denti. Siamo così arrivati alle prime precipitazioni del 13 e 20 agosto, con alternanza di giornate soleggiate e ventilate e notti fredde, ma non umide.
Quindi profumi garantiti ! Questo, in sintesi, quanto è emerso nell’annuale incontro prevendemmiale che Assoenologi FriuliVG ha organizzato per i tecnici associati, allargato a rappresentanti delle Istituzioni, del mondo della ricerca e universitario. A portare il saluto della famiglia Zonin alla Tenutà Ca' Vescovo di Terzo d’Aquileia il direttore generale dr. Marco Rabino, cui ha fatto seguito il presidente della Sezione AEEI-FVG Rodolfo Rizzi .
All’agronomo Claudio Fabbro è stato affidato il compito di introdurre i lavori, con una comparazione storica fra quella entrante e le precedenti vendemmie. Approfondimenti sulle situazioni viticole e fitosanitarie sono stati portati dagli agronomi Giovanni Bigot (per le colline goriziane e friulane e zona Isonzo) e Gabriele Marchi (pianura e Riviera friulana ), con una ricchezza di dati decisamente utili per abbozzare previsioni vendemmiali che troveranno sicuramente risposta nella realtà.
Hanno preso parte ai lavori sia i vertici del Consorzio delle DOC Giorgio Badin e PierLuigi Comelli, i presidenti dei Consorzi DOC Marco Rabino (Aquileia), Adriano Gigante (Colli orientali) e Robert Princic (Collio ), Dario Ermacora (Federazione Regionale Coldiretti FVG) e Germano Zorzettig ( CVQ FVG)
Novità importante della prevendemmiale 2013 la presenza attiva ed importante di OSMER-ARPA Friuli Venezia Giulia con il direttore dr. Stefano Micheletti ed il dr. Marco Gani .
Ed è stato proprio Gani a sviluppare in una relazione articolata e supportata da una serie robusta di dati l’argomento meteo , con ripetuti confronti su situazioni pregresse e considerazioni d’attualità, funzionali ad adattare, da parte degli enologi e dei viticoltori, strategie corrette per il miglior esito sia delle operazioni di raccolta che di vinificazione.
Il direttore dell’ Istituto Controllo Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) di Conegliano Veneto, dr. GianLuca Fregolent, confermando la sua disponibilità per il quarto anno consecutivo ad aggiornare il mondo enologico del Friuli VG sulle novità burocratico-amministrative, ha sviluppato la relazione finale, rispondendo a un fuoco di fila di domande in sede di dibattito nel segno di un’apprezzata azione tesa più alla prevenzione che all’individuazione, a posteriori ,di situazioni anomale – e potenzialmente sanzionabili - sia nella forma che nella sostanza. Un importante contributo è venuto dai docenti della Facoltà d’Agraria dell’ Università di Udine, Roberto Zironi ed Enrico Peterlunger .
L’incontro si è concluso con una degustazione guidata dall’ enologo Roberto Marcolini , tecnico del GRUPPO ZONIN , di diverse tipologie aziendali abbinate a prodotti gastronomici dell’ Aquileiese .
Ed ora è tempo di rimboccarsi le maniche perché dopo la raccolta – seppur lievemente posticipata rispetto al 2012, di Chardonnay, Pinot nero e Prosecco per le basi spumante sarà la volta delle uve Pinot grigio , Sauvignon , (Tocai) Friulano , Ribolla gialla ed altre a seguire . Per le tardive Refosco e Pignolo si andrà ad ottobre e così pure per Ramandolo e Picolit da cui s’attendono favolosi passiti “ garantiti” DOCG . Sarà probabilmente una vendemmia con qualche chilo in meno ( piogge e freddo in fioritura hanno lasciato il segno su varietà sensibili quali Cabernet franc-Carmenere , Schioppettino e Picolit, ma anche su (Tocai) Friulano, Merlot e Pinot grigio . Resta il fatto che i 3.500 ettari di Prosecco DOC si avviano alla massima produzione ; pertanto anche quest’anno i 290 enologi della Sezione FVG dovranno gestire complessivamente più di un milione d’ettolitri che probabilmente non avranno le alcolicità stratosferiche del 2006 il che , Codice della strada alla mano, non dovrebbe guastare...) ma che per l’assenza di grandinate e l’eccellente stato sanitario delle uve saranno di qualità decisamente superiore (grazie a queste splendide giornate soleggiate e ventilate ) ricche di profumi e aromi cui contribuiscono molto positivamente le escursioni termiche d’inizio settembre.
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