BALLO DELLE MUCCHE A BOHINJI. Domenica 17 settembre 2023 la 65esima edizione di un'antica festa popolare, simile alle nostre feste della transumanza. All’evento partecipano i malgari, che accompagnano dalle montagne più alte le mandrie di bovini addobbate e portano in spalla la basenga (il necessario per fare il formaggio in montagna).
Prorogata la mostra di Harry Heusser, il pittore marino, fino al 13 ottobre 2023. Grande affluenza registrata già dai primi giorni di apertura nelle sale del del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, in Piazza Vittorio Veneto.
Ai Fiori di Trieste sbocciano i nuovi vignaioli. A cena con il giovane vignaiolo. La parola chiave è "giovane" e nella maggior parte dei casi ancora con una cantina poco conosciuta ma ricca di promesse. Un'idea nuova e vincente del ristorante triestino di piazza Hortis guidato da Alberto Saglio Ponti al quale noi di qb abbiamo aderito fin dall'inizio, nell'incontro di apertura con la cantina Scarbolo. Un progetto che ora il nostro mensile sostiene con una specifica collaborazione, sia per la consolidata amicizia con i titolari, sia per la precisa volontà del nuovo direttore Nicola Santini di valorizzare ulteriormente le realtà di Trieste e del Carso e in questo specifico caso anche della Brda.
Il format è semplice e già collaudato da tanti, ma il plus è la scelta precisa di effettuare la degustazione dei vini - specificamente abbinati con piatti creati per l'occasione - con il produttore che, nel corso della cena, racconta anche le sue scelte di vita e la sua storia.
Whiskey irlandese con ostriche e frutti di mare. Sono arrivati i mesi con la “r” ed è quindi ufficialmente iniziato il periodo migliore per dedicarsi agli assaggi. E Galway comincia subito con il voluttuoso appuntamento dell'Oyster & Seafood Festival, dal 22 al 24 settembre.
È proprio nella contea di Galway, al largo della baia di Ballinakill, lungo le coste del Connemara, che fu fondato nel 1893 DK Oysters, uno degli allevamenti più antichi d'Irlanda, ancora attivo. Ed è nota agli appassionati l'ostrica indigena, la piatta di Galway.
Tra gli appuntamenti vi segnalo la competizione mondiale di apertura delle ostriche.
Trieste. Tour notturno di Cavana Stories. Con Francesca Pitacco ma anche con James Joyce e Nora, tra bettole, bordelli e stanze in affitto. Con Zeno Cosini e i suoi tormenti amorosi, con le poesie di Umberto Saba e le canzoni popolari, con i ricordi di Pino Roveredo e le vicende narrate da Ricarda Huch. E con gli altri indimenticabili personaggi che abitano le memorie di Cavana.
Il peperone di Voghera diventa Presidio Slow Food. Si conclude proprio oggi 10 settembre la grande festa del celeberrimo peperone di Carmagnola e qui in contemporanea si annuncia la rinascita del peperone di Voghera, diffusissimo fino a metà del secolo scroso nella pianura tra Alessandria e Pavia, alle confluenze dei torrenti Scrivia, Curone e Staffora nel fiume Po.
Architettura come propaganda, il caso Torviscosa. L’esibizione del potere nei regimi totalitari del Novecento. Come certamente sanno i “miei 25 lettori” -il riferimento è di manzoniana memoria sia chiaro - visto che grazie al cielo i lettori di qb sono assai assai di più, ma oggi mi sento di paragonarmi a qualcuno di importante per la consapevolezza dell'ottimo lavoro che stiamo facendo. Bene, come certamente sanno " i miei 25 lettori" qui a qb adoriamo Torviscosa, come esempio di una città nata da una storia straordinaria.
Vi segnalo in particolare l'articolo su Torviscosa come città di fondazione, termine con il quale gli storici dell'architettura individuano quel gruppo di località sorte in Italia negli anni Trenta a seguito della “bonifica integrale” inaugurata dal regime fascista. Tutte hanno in comune, oltre al fatto di essere state costruite a partire da un preciso disegno urbanistico, anche alcuni elementi architettonici, come le linee delle torri e degli arengari, gli archi, le piazze ispirate all'arte “metafisica “ di De Chirico. Ora c'è da raccontare un nuovo progetto della Pro Torviscosa che coinvolge gli studenti dell’ISIS Bassa friulana.
Breve storia dei Bretzel, chiamati anche Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl, Brezn, Covrig, diffusi in Germania, Austria, Svizzera, Alto Adige e anche in vari panifici triestini. Pare che già nel Medioevo i monaci donassero i Brezel come premio ai fanciulli che imparavano bene a memoria versi e preghiere della Bibbia. Furono chiamati per tal motivo pretiola, cioè ricompensa, e poi italianizzati come brachiola. Perchè guardate la forma: sono proprio come due braccia che si incrociano a mo' di preghiera. In seguito i pretiola attraversarono le Alpi e nei paesi germanici divennero i Bretzel.
Menù zero-sprechi con animali da cortile e selvaggina. Un nuovo corso a settembre con chef Filippo Sinisgalli alla Cast alimenti per scelte ragionate e sostenibili. In CAST Alimenti Sinisgalli porterà la sua rivisitazione di piatti di selvaggina, suddivisi in animali “da pelo” e “da penna”, da impiegare in differenti portate all’interno dello stesso menù, sempre con l’obiettivo di abbattere il food cost per singolo piatto e per la sostenibilità generale della proposta.
È questo uno dei periodi più importanti per le cantine, quando si raccoglie il lavoro di un anno. Eppure alcuni degli aderenti al progetto Vigneti Aperti del Movimento Turismo del Vino FVG aprono nuovamente le loro porte agli eno appassionati anche nel fine settimana di sabato 9 e domenica 10 settembre 2023.
Diciamocelo senza riserve e rubando la frase a Rilke: essere qui è meraviglioso. E a settembre di più. Sì, perché con le giornate più fresche e la voglia intatta di godersela in giro, le opzioni per mangiar bene, anche approfittando degli ultimi giorni in cui lo si può fare all'aperto, sono tantissime e non c'è nemmeno la folla dei mesi precedenti.
Barcolana e Fondazione Villa Russiz: partnership all'insegna dello sport, dell'eccellenza e della solidarietà. Fondazione Villa Russiz di Capriva del Friuli sarà presente nella sacca dell’armatore della Barcolana55 presented by Generali con una bottiglia di Ribolla Gialla 2019 da 0,75 ml e fornirà i vini fermi che accompagneranno le portate della Barcolana Sea Chef.
Hausbrandt e Trieste. Cultura e Commerci Mitteleuropei 1892 – 2023 in mostra. Presentata oggi 7 settembre nel Salone degli Incanti in Trieste la mostra promossa dalla Fondazione Hausbrandt, che sarà visitabile dal 9 settembre al 22 ottobre 2023. L''intento è di ricostruire lo straordinario percorso del famoso marchio del caffè presente in 90 Paesi del mondo. Focus del percorso espositivo è la storia dell’immagine grafica e della comunicazione del brand Hausbrandt, che da fine Ottocento, tra arti e design, accompagna il mutare dei tempi, con pittori e cartellonisti famosi - da Metlicovitz a Biban - e approcci innovativi.
Conoscete il coniglietto mannaro? Un piccolo logo che racchiude e racconta il senso della attività editoriale di QUBI' editore. È il momento di riparlarne visto che a breve sarà pubblicato un nuovo libro dal fantasmagorico e semplice titolo We love sardoni. In sardoni we trust. Non parliamo del coniglio mannaro affamato di verdure, che - nel film di animazione - Wallace e Gromit devono affrontare per salvare l'annuale Concorso della Verdura Gigante organizzato dalla esplosiva Lady Campanula Tottington.
Ci riferiamo al coniglietto che abbiamo scelto come simbolo della nostra casa editrice. Trattasi di uno dei tanti coniglietti assassini dei manoscritti medievali. Animali innocenti e indifesi che, a fondo testo, o nel margine delle pagine dei monaci amanuensi, si tramutano in killer spietati.
Coniglietti innocui che si trasformano in cacciatore o guerriero, impugnando lance, asce e spade con la destrezza di un cavaliere.
Cucina Nonna Burro. Sintetizzo in queste tre parole un articolo che ho pubblicato - come si legge in foto - nel 2011. Una copia di quando il qb era tabloid. Apprezzo di essere rimasta fedele a me stessa in alcuni capisaldi di principio. Il primo: della cucina della nonna salviamo anche il burro. Invece no, tutti a demonizzarlo (e a me piace spesso mettermi dalla parte della vittima). Quindi burro al primo posto anche nella mia ricerca di cose buone. Per poterlo mangiare anche in purezza sul pane.
La Stiria, il “cuore verde dell'Austria” offre un lusso davvero prezioso: il buon cibo. Regionale, stagionale, sostenibile, onesto. Cibo coltivato, allevato, creato da piccoli artigiani del sapore. Sapori concreti, delicati e intensi che hanno bisogno di tempo e di cura per svilupparsi. L’attenzione per la propria identità culinaria sta molto a cuore agli abitanti della Stiria. E questo vale tanto per il rifugio alpino che per la piccola locanda quanto per il ristorante gourmet.