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Za'eti, i biscotti senza...

Il dolce per eccellenza della tradizione veneziana entra nella Cucina del Senza®. Sono stati presentati a Venezia, nell’ambito di Gusto in Scena, i “Za’eti Senza”. Sono prodotti dal Panificio Stella di Velo d’Astico (VI), presente a Seduzioni di Gola, il salone che raccoglie una trentina di eccellenze gastronomiche italiane all’interno di Gusto in Scena, che si tiene l’1 e il 2 marzo 2015 a Venezia, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
La Cucina del Senza® non è semplicemente un nuovo modo di cucinare, ma un nuovo modo di vivere, dove i piaceri della tavola incontrano finalmente anche quelli della salute. Un’intuizione lanciata nelle ultime edizioni del Congresso di Alta Cucina Gusto in Scena e che si conferma protagonista di quest’ultima edizione, che per il tema proposto ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio del Ministero della Salute e di Expo 2015.

A lanciare il primo prodotto legato alla Cucina del Senza® è il Panificio Stella. L’azienda di Velo d’Astico nel vicentino fa un’attenta selezione delle materie prime; colture di lievito madre, utilizzo di tecniche tradizionali e forno in pietra, garantiscono ai prodotti gusti particolari. Le materie prime utilizzate sono le migliori in assoluto sul mercato, molte delle quali biologiche. La pasta madre poi, usata anche per i grissini data più di 120 anni e per le sue caratteristiche è stata oggetto di studi, approfondimenti e pubblicazioni internazionali.
“Il prodotto che ci contraddistingue è lo "Za'eto Veneziano", elaborazione di una ricetta manoscritta conservata presso la biblioteca Bertoliana della nostra città – spiega Silvano Stella -. L'idea di creare per la manifestazione di Venezia nell'ambito de La Cucina del Senza®, un dolcetto senza zucchero aggiunto è venuta a Marcello Coronini durante un nostro incontro. Lo zucchero è stato sostituito dallo sciroppo d'agave, biologico nel nostro caso".



ZA’ETI SENZA

Gli Za’eti sono un antichissimo dolcetto veneto che la tradizione ripropone in diverse varianti locali. Il nome deriva dal tipico colore giallo dato dalla farina di mais e dall’uovo usati per la preparazione di questo biscotto. Letteralmente il suo nome può essere tradotto con “Gialletti”.
Un tempo questi dolcetti erano legati al carnevale, ma ai giorni nostri hanno perso questa particolarità, infatti sono presenti nelle pasticcerie durante tutto l’anno e sono ritenuti di buon auspicio.
Si possono accompagnare al vino Bianco di Custoza o al Vespaiolo di Breganze.

Ingredienti
Farina di mais giallo gr. 250
Farina di frumento tipo 00 gr. 250
Burro gr. 200
Sciroppo d’agave gr. 200
Uova 4
Uvetta passa gr. 100
Pinoli q.b.
Scorza grattugiata di un limone
Bacca di vaniglia per profumare
Latte se gradito
Un pizzico di sale

Per cottura in forno: poco burro

Preparazione
Lavate l'uvetta in acqua tiepida, lasciandola in ammollo e sciacquandola almeno tre volte.
Nel frattempo sbattete le uova con lo zucchero in una terrina e, a parte, mescolate le due farine, salatele, aggiungete un pizzico di vaniglia e la scorza di limone grattugiata.
Aggiungete alle uova sbattute il burro tagliato a pezzetti precedentemente ammorbidito a temperatura ambiente, quindi le farine setacciate, un po’ alla volta per evitare la formazione di grumi e l’uvetta scolata dall’acqua dell’ammollo e grossolanamente asciugata in un canovaccio. Lavorate l’impasto aggiungendo un po’ di latte se fosse necessario ammorbidire l’impasto. Ricavate quindi ricavate dei filoni del diametro di circa 3-5 cm e tagliateli a pezzi di 7-8 cm o a punte arrotondate o a forma di piccoli panini ovoidali. Imburrate una teglia da forno, sistemate sulla sua superficie i “panini” e infornate a forno caldo,mantenendo una temperatura di 180° C per circa 25-30 minuti a seconda della grossezza dei dolcetti.
A cottura ultimata lasciar intiepidire i za’eti e serviteli tiepidi o freddi.


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