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Ho fatto 13 (seconda parte della qblezione)

Vi ho raccontato la travolgente esperienza di veder preparare tredici ricette in alcune ore e di assaggiarle pure. Ma nel dettaglio mi ero fermata alla numero sette (al risotto e quindi alla fine dei primi piatti). Qui continuo con il resto. La lezione/degustazione è una qubilezione, organizzata dal mensile qb quantobasta in collaborazione con lo chef Stefano Basello del ristorante Là di Moret di Udine.

Andare a lezione da uno chef mi è sembrato assai intrigante perchè di certo è in grado di rispondere a qualasiasi dubbio e domanda, grazie a una consolidata pratica quotidiana. Professionalità garantita insomma che mi fa preferire questo genere di lezioni a quelle dove si spiattellano alcune ricette anche ben imparate ma guai a interrompere (presente a scuola quellii che imparavano tutto a memoria e se il prof faceva una domanda perdevano il filo?). Ma non divaghiamo, non voglio perfere il filo neppure io.

Eccoci quindi alla

ricetta numero 8) canederli nei vari gusti e colori:

agli asparagi, allo speck, allo sclopit, alla barbabietola... difficile scegliere il più buono, devo assolutamente rifarli a casa e poi vi so dire.

Ricetta numero 9) schiena di coniglio all’aglio orsino e noci, su insalata primavera.

Lo ammetto, il coniglio, sebbene io sia carnivora, non è tra le mie pietanze preferite. O meglio, non lo era, perchè dopo aver assaggiato questo arrotolato dello chef Stefano Basello, è decisamente salito ai primi posti nella mia graduatoria personale. Carne tenera e succosa, ripieno saporito e croccante, su un letto fresco e leggero: un piatto decisamente dietetico ma sfizioso.

10) costolette d’agnello agli asparagi verdi.

Oltre che dimostrare come si preparano le costolette (si taglia il carrè ogni due costole, se ne elimina una, si apre il lombetto a metà e si farcisce con il trito di asparagi) il nostro chef ha creato un accompagnamento al piatto che completava l’opera: punte di asparagi bianchi gratinati, che ha preparato al momento (come TUTTE le ricette proposte alla lezione), a dimostrazione della grandissima professionalità e tecnica, unite alla voglia di insegnare e di soddisfare le numerose domande di un pubblico molto attento.

11) (ricetta a sorpresa) filetto di vitello agli urticions e spuma di birra.

Ricordate che l’urticion in realtà è nientemeno che il luppolo? e con che cosa si fa la birra? con il luppolo! da qui l’abbinamento proposto per il piatto. Trucco dello chef: per frollare la carne a casa; per le carni rosse, avvolgere il pezzo nella carta da cucina, metterla in frigo e cambiarla ogni giorno per tre giorni; per le carni bianche basta un giorno.

12) crema di tiramisù ai frutti di bosco

eccoci al dolce! la base tiramisù è preparata dando una leggera cottura alle uova (pastorizzazione) aggiungendo zucchero e acqua a 121° ; successivamente si unisce mascarpone e panna. A noi è stato servito sotto forma di spuma perchè inserite dentro un sifone, ma in casa si può fare senza (però dura di meno (2/3 giorni contro una settimana). Un dessert leggero che abbina la dolcezza della crema alla punta acida dei frutti bosco e della granita ai lamponi

E per finire abbiamo appunto fatto 13 con i dolci asparagi.

Lo chef è stato prodigo di spiegazioni poichè la presentazione di questi cioccolatini a forma di asparagi ha incuriosito tutti i presenti: in sostanza il nostro chef ha creato gli stampi facendo una gelatina a base di colla di pesce, adagiandovi poi degli asparagi veri, e lasciandoli raffreddare. A gelatina fredda si tolgono gli asparagi, si cola il cioccolato bianco, poi il ripieno desiderato (nel nostro caso pasta di pistacchio) e quando è tutto rappreso si chiude con un’altra metà di asparago. Risultato: non si distingueavano da quelli veri!

Un grazie sentito allo chef Stefano Basello, una persona alla mano e cordiale, con la naturale umiltà e che contraddistingue il professionista vero, desideroso di elargire preziosi consigli e, devo dire, anche molto paziente.

grazie a Raffaele, l’aiuto chef, veloce e discreto, ma con la battuta pronta.

grazie al sig Edoardo, proprietario dell’hotel per la gentilezza ed ospitalità

grazie ai produttori del riso ACQUERELLO che hanno omaggiato tutti i presenti di una confezione di riso in lattina (devo dire anche molto bella)

e grazie naturalmente a q.b. quantobasta FVG e alle qubilezioni!

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