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La sfida dell'eccellenza nel mondo dei vini rossi del Carso

Da sx Pierpaolo Roberti assessore regionale ale autonomie locali. Igor Gabrovec sindaco di Duino Aurisina e David Pizziga presidente del Gal CarsoDa sx Pierpaolo Roberti assessore regionale ale autonomie locali. Igor Gabrovec sindaco di Duino Aurisina e David Pizziga presidente del Gal Carso

La sfida dell'eccellenza nel mondo dei vini rossi del Carso. Se ne è parlato nel convegno di apertura della 17. edizione di TERANUM E I VINI ROSSI DEL CARSO la manifestazione che il il 28 marzo 2024 ha proposto i migliori Refosci e Terrani del _territorio nei saloni del Doublew Tree hotel Hilton Trieste.  Molte le autorità intervenute. 

Scelta molto interessante da parte degli organzizatori quella di un confronto con giovani esponenti del settore. Dopo i saluti di apertura, il presidente dell’Associazione Viticoltori del Carso Društvo Vinogradnikov Krasa, Matej Skerlj, ha sottolineato come la  promozione del territorio passaì da tutto il comparto perchè lavorando su più fronti, il progetto acquista un’altra luce. Skerlj sul terrano ha affermato che il terrano è come un giovane che vuole osare e oggi vogliamo capire quali sono le prospettive, dove vuole andare.

La parola è poi passata agli ospiti del convegno. Martina Beccaria dell’enoteca Vino di Milano ha sottolineato come i giovani siano attratti da nuovi territori e nuovi gusti. Un  elemento importante è però il costo del vino.

Jan Zaccaria del Mood di Trieste conferma il forte interesse dei giovani per acidità e grandi bevibilità. Caratteristiche importanti anche per gli abbinamenti in cucina. Sul terrano di oggi Zaccaria aggiunge che solo negli ultimi anni i produttori stessi hanno capito le potenzialità del vitigno, riuscendo a farlo in maniera da preservare il terroir, ma riuscendo a donargli un gusto innovativo e moderno.

Lorenzo Benelli del ristorante Al Covo di Venezia ha affermato che i vini del Carso possono stare in qualunque carta dei vini in Europa.   L’approccio dei giovani al vino è di natura non convenzionale e non allineato. E sia il terrano che il refosco rispecchiano una forte impronta identitaria, indissolubilmente legata al territorio. Secondo Benelli il terrano è un vino spiazzante. E perciò affascinante.

Manuele Duse dell’Harry’s Piccolo di Trieste parla della presenza di Terrano e Refosco nella carta dei vini del ristorante. La carta dei vini è un biglietto da visita per il territorio. Sono vini che vanno proposti e conosciuti, ma servono il coraggio e la conoscenza per raccontarli e spiegarli.


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