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Ecco a voi il Refosco bianco

Refosco bianco, uno degli antichi vitigni ritrovati in FVGRefosco bianco, uno degli antichi vitigni ritrovati in FVG

Dal numero di qb quantobasta di gennaio: i vini del passato a confronto con i vini del futuro, soprattutto le varietà resistenti. "Non stupitevi se parliamo di un libro nelle prime pagine e non nelle consuete rubriche finali", è l'incipit del pezzo.  "Prima di tutto alla presentazione abbiamo assistito di persona in quel di Cividale: la passione trasmessa dagli autori, in particolare dall’Indiana Jones delle viti Carlo Petrussi (sue anche le foto in pagina), presentati nella consueta modalità coinvolgente da Enos Costantini, ha fatto breccia. Ma queste poche righe (vi consigliamo di procurarvi il volume – a cura di Paolo Sivilotti, Carlo Petrussi, Marco Stocco - edito da Ersa) sono il punto di partenza per un confronto fra passato e vini del futuro. Per prima cosa abbiamo cambiato il titolo “Le viti dimenticate”. Le viti ritrovate indica meglio, a nostro parere, il senso dell’opera e della ricerca: per sapere che cosa trovare devi anche sapere che cosa cercare…
212 foto. 35 mappe. 95 grafici. 28 profili sensoriali. Vecchi vitigni ritrovati, descritti uno per uno, fotografati nei grappoli e nelle foglie. Siamo stati trasportati a un tempo in cui in Friuli i vitigni erano almeno 600 e la Ribolla veniva fatta con 20-30 vitigni sapientemente mixati; ci è stato fatto intravedere un paesaggio in cui 'le viti non erano schierate tutte ordinate come tanti soldatini' (cit. Petrussi) ma si arrampicavano sugli alberi, erano protagoniste di bersò, porticati, tettoie davanti alle case; avevano un apparato radicale straordinario grazie ai vignaioli che sapevano rispettare la terra; le potature avvenivano ogni, 2, 3, 5 anni. Erano i tempi in cui c’era molto lavoro per le guardie campestri indispensabili per proteggere le viti dal furto, visto che la legna mancava per fare fuoco.  Il grappolo nella foto in alto è una vera rarità, una sorta di  ossimoro della viticoltura locale: Refosco bianco! Gli altri vitigni a bacca bianca trattati nel libro sono: Aghedene, Bianchella, Blancjas, Cilia bianca, Cividin, Durina, Mòcula, Pelena, Polposa, Ruacit, Sagrestana,
Sbulcisa, Siora, Venere, Vubola. Nella sezione a bacca nera sono stati ritorvati Berzamino Brambana, Cjanòrie, Ciavalgjàn, Codelungje, Cordenossa, Cremin Cuneute, Curvin, Fumàt, Gragnelut, Gran Rap Neri, Negràt, Nerata Nigrut, Palomba, Peverina, Piçule, Pignoletta, Rosa Buttrio, Sbulzina, Tintoria, Vinoso rosso".

Una vite antica ritrovata in Fvg, dal volume "Le viti ritrovate" a cura di Ersa FVGUna vite antica ritrovata in Fvg, dal volume "Le viti ritrovate" a cura di Ersa FVG

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