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A Sorgentedelvinolive 2016 protagoniste le fattorie sociali

Alla tre giorni di Piacenza Expo, da sabato 20 a luned' 22 febbraio 2016, (° edizione di Sorgentedelvinolive, dedicata al vino naturale e ai prodotti della terra, si scopre anche il ruolo sociale dell'agricoltura, con i vignaioli che hanno intrapreso progetti sociali di accoglienza e aiuto ai disabili. Ci saà la piemontese "Corte solidale (foto) che coinvolge operatori, volontari e utenti con un disagio psichico e sociale. "Oggi come ieri, come cent'anni fa, - raccontano Stefano ed Enzo, i proprietari -, la campagna continua a essere un luogo dove ognuno può trovare un ruolo, un riconoscimento del proprio valore, un senso al proprio agire quotidiano, anche quelle persone che in un contesto urbano si collocherebbero tra gli emarginati". Questo  progetto di condivisione è partito dalla risistemazione delle abitazioni contadine di una struttura del 1600 e dal lavoro agricolo.


Un progetto di accoglienza delle categorie più fragili è cresciuto anche nella "fattoria sociale" dell'azienda agricola Fausto Andi tra le colline dell'Oltrepò Pavese. Si chiama "Fuori dalla Mischia" ed è attivo  già da 10 anni, anni in cui ha resistito alle difficoltà e alla crisi. E' un progetto di integrazione sociale di persone diversamente abili che dà loro la possibilità di sperimentare forme di socialità e autonomia, grazie all'accoglienza in una piccola comunità dove fanno esperienza continuativa di "lavoro" nel laboratorio di trasformazione e in un contesto di armonia.

La cooperativa Valli Unite, sui colli tortonesi (Alessandria) è nata più di trent'anni fa, su impulso di tre ragazzi appartenenti a famiglie di tradizione contadina, innamorati della propria terra e del loro lavoro. Hanno cercato (e trovato) un modo nuovo per continuare ad essere contadini alla maniera antica, in un mondo moderno in cui sempre più gente va a vivere in città e a lavorare in fabbrica. Hanno cominciato a mettere insieme le loro vigne e a costruire una stalla per avere il concime organico per ingrassare i campi e le vigne. Tutto come una volta, ma con sempre più convinzione che il biologico sia una base di partenza per una ricerca che si chiama decrescita e riduzione dell'impatto sulla natura. Via via, la cooperativa si è ingrandita e oggi ci lavorano circa 25 persone: si sono formate nuove famiglie e il territorio è tornato a vivere riaprendo scuole e attività agricole, artigianali e commerciali.

Da segnare in agenda:
20 febbraio 2016: tavola rotonda "Vigne e vitigni nel tempo: vecchie varietà, biodiversità e selezione massale" con gli interventi del professor Mario Fregoni, presidente onorario Oiv, dell'ampelografo Enrico Bachechi e del vignaiolo Alfonso Arpino.

 

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