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Presentazione della grande mostra sulla pietra di Aurisina

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Presentazione della grande mostra sulla pietra di Aurisina. Il 7 maggio 2024 nella sede della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio FVG, Salone Piemontese di Palazzo Economo a Trieste, si è svolta la conferenza stampa dell'importante evento, ideato dal Gruppo Ermada Vidonis presieduto da Massimo Romita e sostenuto da Regione FVG e Comune di Trieste in primis. 

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Erano presenti tra gli altri Roberto Micheli per la Soprintendenza, Giorgio Rossi per il Comune di Trieste, Fabio Scoccimarro per la Regione FVG, nonchè i sindaci dei comuni del Carso: Igor Gabrovec per Duino Aurisina-Devin Nabrežina,  Monica Hrovatin per Sgonico-Zgonik, Tanja Kosmina per Monrupino-Repen e il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino.  

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foto nell'articolo di Nicola Santini

La mostra DA LUBIANA A TRIESTE, LA PIETRA DI AURISINA, DEL CARSO E DELL'ISTRIA IN ITALIA E NEL MONDO si svolgerà dal 19 maggio al 14 luglio 2024 e sarà ospitata nel MAGAZZINO 26 in PORTO VECCHIO a TRIESTE. L'ingresso alla mostra è gratuito. 

È una delle più estese e articolate mostre dedicate alla Pietra di Aurisina, del Carso e dell'Istria. Un viaggio materico nella cultura della pietra che permetterà al visitatore di approfondirne la storia e l’uso nell’architettura e nell’arte. 

La mostra, suddivisa in più sezioni nei due padiglioni su vari percorsi (sala Nathan e sala Sbisà) del Magazzino 26, parte dalla storia imprenditoriale e dalla vita straordinaria e operosa di Gustav Tönnies. 

Lo scopo della mostra è di presentare la pietra carsica e istriana, nel suo ruolo importante di sviluppo economico e sociale della nostra  regione. Basti accennare al ruolo chiave che in questo sviluppo ha avuto la costruzione della Ferrovia Sud Vienna - Trieste. Con i collegamenti ferroviari e marittimi, Trieste divenne il principale porto del Mediterraneo orientale, aprendo  la strada dall'Europa settentrionale e centrale all'Estremo Oriente e all'America in Occidente con collegamenti via Gibilterra e il nuovo Canale di Suez.

Il Carso con la sua pietra, estratta in numerose cave superficiali locali, con la nuova ferrovia ebbe a possibilità di vendere la pietra in tutto il mondo. Aurisina e Monrupino ne ebbero consistenti vantaggi e con la modernizzazione della produzione queste cave divennero le più grandi cave della monarchia austro-ungarica.

La pietra carsica divenne un "prodotto di moda" di quell'epoca. Anche molti edifici pubblici, parlamenti, teatri d'opera, stazioni ferroviarie, uffici postali, banche, assicurazioni, istituzioni culturali, scuole, ospedali, caserme, chiese ed edifici residenziali contenevano elementi di pietra carsica.

Un ruolo molto importante in questo sviluppo fu svolto da Gustav Tönnies e dai suoi figli, che a partire dalla seconda metà del XIX secolo diedero un contributo significativo e parteciparono alla produzione di materiali da costruzione, allo sviluppo del cantiere, la produzione di macchine e dispositivi e l'inclusione di questa regione nel moderno sviluppo industriale. Anche allora le singole cave non riuscivano a soddisfare la domanda, per questo motivo si coordinavano tra loro per quanto riguarda le offerte e le successive consegne.

La recente firma dei sindaci di questa regione sulla cooperazione transfrontaliera nel campo dell'economia e della cultura non fa che confermare la correttezza delle decisioni di Gustav Tönnies e dei suoi contemporanei più di cento anni fa, secondo cui per un funzionamento di successo è necessario cooperare.

Alla mostra si affiancano visite guidate, escursioni, approfondimenti culturali, laboratori, performance organizzati dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis in co- organizzazione con il Comune di Trieste e con il sostegno della Regione FVG.

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