Volete una spiegazione etimologica di che cosa significa mangiare a ufo?
Volete avere una spiegazione etimologica a ufo? Ufo = senza pagare, a spese altrui. Per esempio: mangiare a ufo, vivere a ufo, sulle spalle degli altri. Ha il significato di “a sbafo”, “senza pagare”, “a scrocco”.
A ufo è diverso da gratis in quanto ha connotazione negativa.
Per non mangiare il pane a ufo avevan voluto essere impiegate ne' servizi. Chi erano? Di chi si parla? È il Manzoni che si riferisce ad Agnese e Perpetua che avevano voluto contraccambiare con servizi il fatto di essere alloggiate e nutrite nel castello dell’Innominato.
L'espressione "a ufo" si trova anche in un passo di Pinocchio di Carlo Collodi, con il significato di "per nulla", "inutilmente" (cioè senza essere pagati). Quando il burattino viene salvato dalla Fata e accolto nella sua casa, si rifiuta come tutti i bambini capricciosi di prendere la medicina amara. In quel momento entrano nella stanza quattro conigli neri che sorreggono sulle spalle una piccola bara di legno. Allora Pinocchio, per paura di morire a causa della febbre, beve tutto d'un fiato il medicamento. "Pazienza! - dissero i conigli. - Per questa volta abbiamo fatto il viaggio a ufo. - E tiratisi di nuovo la piccola bara sulle spalle, uscirono di camera bofonchiando e mormorando fra i denti." (Capitolo XVII).
Ad Usum Operis
L’espressione “a ufo” deriverebbe dalla locuzione latina ad usum fabricae operis, cioè destinato a essere utilizzato nella fabbrica di costruzione per esempio di un Duomo. L’espressione era abbreviata in AUF e veniva usata per indicare i beni esentati da qualsiasi dazio, per i quali cioè non veniva richiesto nessun tributo.
Per esempio i blocchi di pietra del Duomo di Milano, provenienti dalla Val d’Ossola via fiume, recavano la scritta AUF. Il materiale per la costruzione della cattedrale di Santa Maria del Fiore (Duomo di Firenze), era marcato A.U.F.O.
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Una versione diversa
Alcuni però ritengono che il termine derivi dalla scritta latina ex offitio, diventata poi ex uffo, dicitura presente sulle lettere inviate al governo dai Magistrati di Firenze nel ‘400, per indicare quelle che erano prive di dazio.
L'espressione pare sia nata nel periodo in cui si rifaceva la Basilica di San Pietro, perché i materiali occorrenti godevano di particolari franchigie. La dicitura veniva apposta sui carri o sui barconi che risalivano i fiumi; spesso i cartelli contenevano le sole iniziali A.U.F.
Secondo Giuseppe Gioachino Belli il termine originario, Auffa, romanesco per "gratuito" e derivante dalla sigla AUF, veniva effettivamente apposto sui materiali edilizi destinati alla fabbrica di San Pietro (ad usum fabricae operis, nel senso di Opera di S. Pietro).
Alcuni linguisti tuttavia ritengono queste etimologie più o meno fantasiose e prive di fondamento, sostenendo che l'espressione derivi piuttosto dal germanico ufjô ("copioso") o dall'alto-tedesco antico uf (sopra).
Vabbè a me, che all'esame di linguistica all'Università ricevetti un 30 e lode sul libretto dalla copertina bordeaux, piace molto di più la prima versione. E queste esrpessioni germaniche che cosa mi spiegano?
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