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Perchè si festeggia San Rocco? Conosci la sua storia?

Jacopo Tintoretto  San Rocco presentato al papaJacopo Tintoretto San Rocco presentato al papa

Perché si festeggia San Rocco? Conosci la sua storia? Sapevi che San Rocco è il secondo patrono della città di Venezia dopo San Marco? Ed è anche santo patrono di molte altre località, compresa Duino Aurisina -Devin Nabrezina, dove è ricco il programma per i festeggiamenti dal 16 agosto, data presunta della morte del santo, fino a domenica 20 agosto.  

Nato a Montpellier, in Francia, Roch a vent’anni decise di dedicarsi totalmente alla fede e alla carità cristiane. Unitosi al Terz’ordine francescano, intraprese un pellegrinaggio verso Roma. Il tragitto in terra italiana avvenne durante l'epidemia di peste del 1367 e 1368. Quando raggiunse Acquapendente, una delle poche città ricordate unanimemente da tutte le antiche agiografie come tappa fondamentale e irrinunciabile per qualunque pellegrino medievale diretto nella città di San Pietro, avvenne un fatto straordinario: Rocco  benediceva gli appestati con il segno della croce e all'istante li guariva toccandoli con la mano taumaturgica. Così, in breve tempo, l'epidemia si estinse. Per curare i malati, si narra, disegnava loro una croce sul petto, la stessa croce che, sotto forma di voglia, aveva impressa dalla nascita vicino al cuore. 

San Rocco Venezia interno. San Rocco colpito dalla peste. TintorettoSan Rocco Venezia interno. San Rocco colpito dalla peste. TintorettoPerchè San Rocco è rappresentato con un cane?

statua lignea di san rocco

Il santo viene perlopiù raffigurato con il tabarro, l’abito da pellegrino, un cappello, il bastone nella mano, la borraccia e la bisaccia;  le gambe sono lacerate da piaghe e di lato ha sempre un cane. Quando fu colpito dalla peste e si ritirò in una grotta nei pressi di Piacenza, nessuno fra le persone che aveva beneficiato delle sue cure gli portò aiuto. Solo un cane, si dice, ogni giorno gli portava un tozzo di pane. 

san rocco e il canesan rocco e il cane

Roch di Montpellier (Montpellier 1345/1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379) è patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal flagello della peste. Il suo patronato si è progressivamente esteso alle epidemie e alle malattie gravissime, al mondo contadino, agli animali, ai terremoti. In senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato.

San Rocco nella chiesa spagnola di CambadosSan Rocco nella chiesa spagnola di Cambados

San Rocco è il santo in assoluto più rappresentato sui santini. 

 Per concludere vi riporto una poesia di Renzo Pezzani (vabbè questo vuol dire fare outing anagrafico) che saprà commuovere chi ama i cani. 
San Rocco è quel mendico/ che un cane ha per amico/

Un cagnino che va zoppo/ con cacciatore senza schioppo
perché di anime è cacciatore/ San Rocco servo del Signore.

Van da piazza a casolare/ che tutti li han visti passare,
e San Rocco parlare alla bestiola/ come ai bimbi il maestro di scuola.

È un cagnino di pelo bruno/che a vederlo non lo vorrebbe nessuno,
né per la greggia, né per l’aia/ché non ringhia e non abbaia.

Ma San Rocco ne è contento/ha il cane e non ha l’armento;
ha il guardiano e non ha la cascina/ ha un compagno quando cammina;
quando mangia ha un invitato/ quando ha freddo ne è scaldato.
Il cane zoppo, il saio liso/ quattro passi dal Paradiso.

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