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Gorizia capitale della seta, mostra imperdibile


“Gorizia, capitale della seta”. E’ questo il titolo della mostra che sarà inaugurata presso i Musei provinciali di Gorizia (Borgo Castello n. 13) venerdì 4 dicembre 2015 alle 12.00 alla presenza dell’assessore regionale alle risorse agricole Cristiano Shaurli, dell’assessore provinciale Federico Portelli e del direttore del servizio promozione, statistica agraria e marketing dell’Ersa Paola Coccolo. La mostra, visitabile fino al 30 aprile 2016, curata da Duilio Contin, è organizzata e finanziata dall’Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la provincia di Gorizia.

Si tratta di una occasione unica per riscoprire un patrimonio dimenticato: la tradizione della coltura dei bachi e della lavorazione della seta a Gorizia e nel suo territorio.

La bachicoltura, introdotta nel goriziano già nel corso del Quattrocento, e che nel corso dei secoli acquistò sempre maggiore importanza per la sussistenza delle economie familiari e per la nascente industrializzazione del territorio, subì una grave crisi nella seconda metà dell’Ottocento con la diffusione della pebrina, una malattia del baco da seta. Fu anche per questo motivo che il governo austroungarico decise di fondare l’istituto bacologico sperimentale di Gorizia, antenato di quella che oggi è l’Ersa.

Grazie al lavoro di personalità quali quella di Giovanni Bolle, direttore dell’Istituto dal 1880 al 1912, e all’intervento di scienziati quali Louis Pasteur, che soggiornò a Villa Vicentina tra il 1869 e il 1870, la bachicoltura goriziana poté risollevare le proprie sorti e diventare un settore di punta a livello anche internazionale, tanto che Gorizia divenne una vera e propria “capitale” della seta. A riconoscimento dell’importanza assunta dal territorio goriziano, nel 1873 il governo giapponese inviò un proprio alto funzionario, Nagaatsu Sasaki, a studiare la bachicoltura e l’industria dei cascami di seta per trasferire le conoscenze in terra nipponica.

L’Ersa ha ereditato e catalogato nella propria biblioteca la collezione libraria dell’Istituto bacologico di Gorizia, oltreché la collezione del Laboratorio autonomo di chimica agraria di Udine. La sezione serica della biblioteca dell’Ersa raccoglie quindi circa 1.200 volumi, pubblicati tra il 1816 ed il 1920, acquistati dall’Istituto o dai propri scienziati nel corso di viaggi di studio svolti in tutto il mondo. Straordinaria la raccolta di libri giapponesi sulla sericoltura: prodotti con carta di canapa, gelso ed ibisco, risalgono all’inizio dell’Ottocento e contengono dei rarissimi disegni a mano.

Una selezione di queste immagini sarà esposta a Gorizia, dove la mostra sarà visitabile negli orari di apertura dei Musei provinciali: dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00 (biglietto d’ingresso € 6,00, comprensivo dell’ingresso ai Musei provinciali – gratuito ogni prima domenica del mese).
E’ disponibile un catalogo della mostra in distribuzione gratuita.

Per l'inagurazione della mostra venerdì 4 dicembre alle 18 è in programma un concerto gratuito della flautista giapponese Tomoko Sato, membro della prestigiosa Camerata Salzburg,  e del pianista Andrea Rucli presso la sede dei Musei provinciali di Gorizia.

Il repertorio, proposto in esclusiva, esplorerà svariati momenti testimonianti la feconda contaminazione tra la musica occidentale e la tradizione orientale. Della scuola compositiva giapponese del XX secolo saranno presentati brani di autori contemporanei come Minoru Miki e Toshio Hosokawa, mentre a testimonianza della diffusione di sonorità e estetica orientale in  Europa saranno offerti capolavori appartenenti al grande repertorio di Claude Debussy, Bela Bartok e Giacomo Puccini, oltre che a pagine del novecento di Ian Clarke, Pierre Octave Ferroud e John Cage.
Il repertorio sarà introdotto e commentato dal musicologo Umberto Berti.


PER INFORMAZIONI: Annamaria Azzarello ERSA - Servizio promozione, statistica agraria e marketing
Tel. 0481 / 386540 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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