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Spaghetti di teff al ragù di speck e finferli

 

spaghetti al teff con ragù di gallinacci spaghetti al teff con ragù di gallinacci

I sentori esotici e allo stesso tempo caserecci degli spaghetti al teff si sposano alla perfezione con la tenerezza dei finferli e la sapidità dello speck. La panna conferisce un tocco di gusto in più senza coprire gli altri alimenti. Il teff, ancora poco conosciuto in Italia, è un cereale originario dell’Africa che si caratterizza per un vago retrogusto di nocciola. Non contiene glutine e ha un indice glicemico estremamente basso.  Per saperne di più Conoscete il teff, cereale miracoloso?

Ricetta pubblicata nello speciale funghi del mensile qbquantobasta di ottobre 2020. Qui il link per scaricare la versionel'intero numero in versione digitale https://qbquantobasta.it/shop/numeri-completi/qb-quantobasta-ottobre-2020-copia-digitale 

 

Ingredienti 

 

         320 g di spaghetti di teff

         200 g di finferli

         1 scalogno

         ½ bicchiere di vino bianco

         1 spicchio d’aglio (facoltativo)

         200 ml di panna fresca delattosata

         100 g di speck in una fetta sola

         2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

         sale q.b.

  • Preparazione
  • Riducete lo speck a bastoncini e infornatelo a media temperatura per circa 10 minuti.
    Pulite accuratamente i finferli e tagliateli finemente. Affettate allo stesso modo lo scalogno e rosolatelo per due o tre minuti a fuoco basso con due cucchiai di olio evo
    Aggiungete l’aglio schiacciato e un pizzico di sale. A questo punto aggiungete i finferli, sfumate con il vino bianco e, sempre a fuoco basso, fate cuocere/rosolare per un quarto d’ora circa.
    Poi unite tre quarti dello speck a disposizione e continuate la cottura per altri 10 minuti. A fuoco spento aggiungete la panna, mescolate delicatamente e aggiungete il sale.
  • Lessate gli spaghetti e conservate un po’ di acqua di cottura. Fate saltare gli spaghetti nella padella contenente il ragù e aggiungete l’acqua di cottura se notate una certa secchezza. Impiattate e decorate con lo speck croccante rimasto (circa un quarto del totale).

I finferli, chiamati  anche “gallinacci”, sono funghi deliziosi, fanno la gioia dei  raccoglitori principianti perché facilmente riconoscibili ma sono difficili da pulire, vista la loro conformazione
irregolare. Ci sono però almeno tre metodi per pulirli in modo perfetto.

1) immersione in acqua e  rimozione della terra tra gli interstizi delle lamelle, con un coltello.

2) immersione in una soluzione di acqua e farina (giusto un pugno). Non appena scolati, magari utilizzando un cucchiaio forato, come per magia riemergeranno pulitissimi!

3)  il classico lavaggio sotto acqua corrente  seguito dall’inserimento dei funghi in una pentola ricolma d’acqua, e messa a bollire. Appena l’acqua avrà raggiunto lo stato di ebollizione si rimuovono i finferli con un mestolo forato, e voilà riemergeranno del tutto puliti. Il calore, infatti, stacca la terra dalla superficie del fungo e la deposita sul fondo della pentola.

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