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Vinitaly e Prowein bilancio positivo per La Delizia

Ai due più grandi appuntamenti fieristici al mondo Vinitaly e Prowein la cantina di Casarsa si è presentata con tutte le sue eccellenze. Inizio anno positivo nelle vendite. Biscontin: "Qualità riconosciuta dai clienti e interessanti prospettive per nuova Doc Friuli". Viticoltori Friulani La Delizia, cantina leader del Friuli Venezia Giulia, dopo la presenza alledue maggiori fiere del settore vitivinicolo, il ProWein di Düsseldorf e il Vinitaly di Verona (kermesse, quest'ultima, dove è stata sempre presente in tutte e 51 le edizioni svoltesi) ha visto confermato il successo delle linee SassTer (vini fermi) e Naonis (spumanti). Naonis nei primi tre mesi dell’anno ha già registrato una crescita del +40% nelle vendite.

“Al ProWein per il mercato internazionale e al Vinitaly per quello italiano - ha commentato il direttore de La Delizia Pietro Biscontin - abbiamo mostrato il grande lavoro su prodotto, qualità e immagine che stiamo portando avanti nella nostra cantina. Per quanto riguarda il Prosecco siamo a pieno titolo tra le aziende top nella vendita, ma anche nelle altre bollicine e nei vini fermi ormai abbiamo una qualità che ci viene tranquillamente riconosciuta dagli addetti ai lavori del settore Horeca come anche dai consumatori. La crescita di Naonis in doppia cifra ne è una delle dimostrazioni”. Spazio anche a una prima valutazione sulla nuova Doc Friuli. “Da quanto abbiamo capito parlando con i nostri clienti nelle fiere - ha concluso Biscontin - viene percepita come una Doc di qualità, del quale il consumatore si fida e che ha quindi grandi potenzialità per il futuro”.

Questi i numeri attuali della cantina casarsese: sono circa 2 mila gli ettari coltivati da 450 soci nelle zone delle Doc Grave, Doc Prosecco, Doc Friuli e Doc Pinot Grigio delle Venezie, per una resa annuale di 300 mila quintali d’uva. Ogni anno vengono prodotte 23 milioni di bottiglie e il fatturato è di oltre 50 milioni di euro. La Delizia esporta il 60% della sua produzione in 30 Paesi, con Europa e Nordamerica quali mercati storici di riferimento e ampie possibilità di sviluppo in altre aree del mondo.


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