Skip to main content

43 vitigni riscoperti

12   sezione: Regione

di SILVIA ZANARDI


UDINE Sono andati a cercarle, le hanno studiate per otto anni e, poco dopo essere risaliti al loro antico Dna, le hanno messe al lavoro. Risultato? Sono friulane doc e producono vini che arrivano dal passato.
LA RICERCA. Una minuziosa e affascinante ricerca dell’Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) ha riportato alla luce 43 varietà di viti friulane dimenticate, anche da oltre un secolo. Fatta eccezione solo per tre di tutta la squadra,(Cianoria, Cividin e Cordenossa), le altre, infatti, non compaiono nel pur voluminoso catalogo nazionale della vite e del vino. La ricerca, svolta in collaborazione con il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine e con il centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano, è stata illustrata l’altro giorno a Torreano di Martignacco, nel corso della fiera agricola Agriest.

LE PIANTE. «Sono viti forti e resistenti, che nell’Ottocento sono riuscite a sopravvivere all’ondata di malattie che hanno colpito le vigne del nostro territorio, preparando la strada all’invasione dei vitigni internazionali come il Merlot, lo Chardonnay, i Pinot», spiega Claudio Violino, assessore regionale alla Risorse agricole. «Adesso si tratta di capire quali possono essere coltivate su larga scala, per offrire un prodotto nuovo che è espressione originale del nostro territorio, probabilmente di grande interesse per i cultori del vino friulano - continua il rappresentante della giunta del Friuli Venezia Giulia -. La ricerca è importante perché permette di mantenere la biodiversità e di capire quali risultati avevano ottenuto dalle loro vigne i nostri antentati».

CAMPIONI. La maggior parte delle viti storiche studiate dall’Ersa sono state individuate in vigneti privati, dove i loro uvaggi vengono usati abitualmente per produrre altri vini. Gli studiosi dell’Ersa, dell’Università di Udine e del centro di ricerca di Conegliano, dopo averne analizzato diversi campioni, hanno sottoposto le antiche varietà di vite a prove di microvinificazione per poter così risalire alla tipologia di vino che producevano alla loro epoca. Complessivamente, l’esito di questo lavoro ha consentito di individuare in totale 180 varietà della vite potenzialmente originali del Friuli Venezia Giulia dalle quali poi sono emerse, come autoctone, le 43 tipologie.

FOSSILI. «Sono tornate alla luce un po’ come degli antichi fossili - dice Violino, con malcelato orgoglio. Tra le varietà che ora potrebbero essere riprodotte nei vigneti del Friuli Venezia Giulia ci sono il Refosco Bianco, il Fumat, il Cividin e la Sagrestana, tra i bianchi, la Pevarina e la Sbuelzina tra i rossi». «Non potranno certo servire per affrontare le grandi sfide del mercato - aggiunge- ma potranno sicuramente rappresentare un ulteriore richiamo, di nicchia, di carattere turistico: un ulteriore biglietto da visita delle nostre zone».
PROSECCO. Dallo studio è emerso anche che il Prosecco veniva coltivato sul territorio regionale gia’ due secoli fa: sono state infatti individuate viti vecchie ottanta, cento anni.
ESITI Le antiche varietà individuate offrono da oggi una rilevante base d studio di carattere storico, culturale, biologico su un aspetto importante della storia della civiltà contadina del Friuli Venezia Giulia
  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy

Altre notizie

Buongiorno, Invio in allegato il comunicato stampa relativo a Bloom Coffee Circus, il campus didattico di Bloom Coffee School, che per la sua nona edizione vola in Sicilia per una settimana di full...

Vai all'articolo