Chi non ama Trieste fino al pianto

Triste Porto Rive ph Gabriele CrozzoliTriste Porto Rive ph Gabriele CrozzoliOggi su Il Foglio, nella consueta rubrica Preghiera, Camillo Langone scrive di Trieste "Lo stato non vuole che io vada a Trieste e io ci vado con Diego Marani, leggendo La città celeste (La nave di Teseo). E mi commuovo più che se ci andassi di persona. Mi è sempre venuto da piangere ogni volta che mi sono approssimato alla città fatale, dove il confine comincia a stringere: tra Redipuglia e Monfalcone est. Però arrivato in centro ho sempre riacquistato la lucidità. Invece stavolta la commozione non passa, anzi aumenta pagina dopo pagina. Dunque “La città celeste” è commovente non solo perché libro ambientato nella città più commovente d’Italia: anche perché è un’autobiografia, perché parla di giovinezza, di ragazze che non sono più ragazze, di amori distrutti dal tempo, ridotti a ricordo.

'Da quarant’anni non tornavo a Trieste. Il treno sferragliava incontro al sole a picco sulla scogliera davanti al paesaggio sontuoso del mare.

Guardando dal finestrino la città che si avvicinava mi sono messo a piangere'.

 

 

 


Chi non ama Trieste fino al pianto lasci perdere e accenda pure la televisione.

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