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Museo Illuminato, al Revoltella

Corrispondenze d’arte 2: Museo Illuminato.  Opere di  Hanno Kautz, Maria Elisabetta Novello, Aldo Ghirardello, Ur šula Berlot, Giulio Frigo, Paolo Cervi Kervischer, Giorgio Valvassori, Bo žica Dea Matasi ć, Carlo Bach, Serse, Paola Pisani, Luciano Celli . Omaggio a Livio Schiozzi. Interventi esterni: Punto di  Anna Pontel , Video Mapping di  Fulvio Sabia. Sonorizzazioni: Marco Laurenti  e Damiano Marconi. A cura di  Lorenzo Michelli. Con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio museale e con un occhio alla contemporaneità il Museo Revoltella di Trieste  venerdì 20 dicembre alle 18,30  inaugura la mostra
"Museo Illuminato, arte contemporanea e nuovi percorsi museali". Il progetto si lega alla mostra  Corrispondenze d’arte  tenutasi nel settembre 2011 e intende esserne un ideale proseguimento proponendo al contempo alcune varianti. Se il concetto principale di questa niziativa è nuovamente collegato all’inserimento di opere d’arte contemporanea all’interno del percorso espositivo museale con l’idea di creare un cortocircuito estetico, in questo caso gli artisti invitati a partecipare al progetto sono stati messi in relazione esclusivamente con le sale del palazzo baronale. La casa di Pasquale Revoltella, ora museo per sua volontà, di per sé è un luogo carico di simboli. L’architetto al quale venne affidato l’incarico di progettazione, il berlinese G.H. Friedrich Hitzig, disegnò uno dei palazzi più sontuosi della Trieste emporiale dell’800 in cui si riflette il prestigio acquisito dal facoltoso commerciante che si distinse sia in vita per diverse imprese commerciali – la più celebre è quella del taglio dell’Istmo di Suez – che alla sua scomparsa, che lo rese di fatto il più munifico mecenate di quei tempi.
Anche da un punto di vista squisitamente architettonico il palazzo evoca molte suggestioni legate
all’evoluzione del gusto e dello stile di una città all’apice della sua ricchezza e fortuna. Se i piani più alti del palazzo, quelli votati alla rappresentanza, mostrano il lato esterno e sfavillante del ricco finanziere, in quelli più bassi, dedicati alla vita privata, si cela la  complessa personalità di Pasquale Revoltella.

Installazione di Carlo Bach al Museo Revoltella

I livelli del palazzo baronale sono tre e ognuno di essi possiede caratteristiche diverse: daI
pianoterra che, oltre allo spettacolare atrio ospita la biblioteca ricca di un prezioso arredo ligneo,
alle stanze private del primo piano, fino alla fastosità del secondo piano in cui i grandi saloni di
rappresentanza sono lo specchio della grande fortuna economica dell’imprenditore triestino.
I diversi ambienti sono stati “affidati” agli artisti per un rinnovato colloquio.

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