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Pane all'aglio

Un pane croccante, profumato, pronto in pochi minuti e sempre apprezzato… Vi presento il pane all’aglio o garlic bread molto popolare nei paesi di lingua inglese ma anche nel Sud Africa, alle Mauritius e in Australia! L’ho infatti scoperto proprio lì, in Australia, dove ritengono che le sue origini siano italiane. Rimanda infatti alle bruschette, solo che loro, gli Aussie, al posto dell’olio d’oliva mettono il burro. Questa baguette aromatizzata e condita con burro all’aglio e prezzemolo viene comunemente servita tagliata a fette, come accompagnamento a carni alla griglia, i tipici Barby (BBQ australiani) ma diventa un passe-partout in tutte le stagioni anche al momento all’aperitivo, assieme ai salumi. Se amate i sapori forti e agliosi, dovete provarlo! Per farne scorta, farcitelo, avvolgetelo in un foglio d’alluminio e riponetelo in freezer. All’occorrenza infornatelo ancora congelato a forno caldo e fatelo cuocere per 10 – 12 minuti in più.

La ricetta è stata pubblicata sul mensile qbquantobasta di luglio 2018. Gli abbonati a qb digitale trovano qui la copia in PDF.

Ingredienti

  • 1 baguette
  • 40 g di burro
  • 2 spicchi d’aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • un pizzico di sale

Procedimento

Scaldate il forno a 190°C, è indifferente se ventilato o statico. Ammorbidite a temperatura ambiente il burro. Tritate l’aglio, il prezzemolo e uniteli al burro morbido. Salate e mescolate il tutto. Affettate la baguette e spalmate un po’ di burro
all’aglio e prezzemolo su ogni fettina di pane. Ricomponete la baguette e avvolgetela in un foglio di alluminio. Riponetela in forno caldo e cuocetela per 10 – 12 minuti. Una volta pronta, aprite il foglio d’alluminio e servite.

Poke Bowl al salmone e Pinkimonio

POKE' BOWL WITH SALMON AND PINKIMONIOPOKE' BOWL WITH SALMON AND PINKIMONIO

Poke bowl, il cibo di tendenza. Deriva dalla tipica ciotola hawaiana a base di pesce crudo marinato, riso e verdure croccanti. Ha reminescenze asiatiche per la presenza di sapori forti come lo zenzero, la salsa di soia e la salsa wasabi ed è un ottimo pasto completo, veloce e facile da preparare, comprensivo dei carboidrati, verdure e proteine sane del pesce. Del Pinkimonio ne abbiamo già parlatoqui e altro non è che uno spizzico agrodolce rosa, o meglio ancora pinky, a base di ravanelli. Si tratta di una delle specialità agrodolci de La Giardiniera di Morgan, create dalla famiglia Pasqual.

La ricetta che vi propongo è stata pubblicata sul mensile qbquantobasta, nel numero di maggio 2018. (Gli abbonati a qb digitale trovano qui la copia in PDF)

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Per la Poke Bowl

  • 250 g di riso integrale
  • 300 g di filetto di salmone crudo (abbattuto) o affumicato, in un solo trancio

Pinkimonio de La Giardiniera di Morgan

  • 2 carote
  • mezzo cavolo viola
  • 200 g di piselli o edamame (fagioli verdi di soia)
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di olio di sesamo o di girasole
  • 1 cucchiaino di zenzero grattugiato fresco
  • Erba cipollina q.b
  • Sale q.b.
  • Semi di sesamo q.b
  • Salsa Wasabi

Per la Spicy Mayo

  • 100 g di maionese allo yogurt
  • una punta di cucchiaino di pasta di peperoncino
  • 1 cucchiaino di salsa di soia
  • un pizzico di zucchero

PROCEDIMENTO

Riducete il salmone a cubotti. In una ciotola mescolate l’olio di sesamo assieme alla salsa di soia, allo zenzero e a 2 cucchiai del liquido agrodolce del Pinkimonio. Otterrete così una marinata per il salmone. Lasciatelo quindi riposare per 30 minuti.

Nel frattempo, portate a ebollizione abbondante acqua leggermente salata e lessate il riso integrale (indicativamente per 40 – 45 minuti). Poi scolatelo e tenetelo al caldo. Nel frattempo, sbollentate i piselli o gli edamame per pochi minuti in acqua bollente. Affettate finemente le carote e il cavolo cappuccio viola.

Impiattate il tutto in ciotoline, suddividendo il riso caldo alla base. Decorate la superficie disponendo le carote, il cavolo viola, i ravanelli rosa del Pinkimonio, i piselli sbollentati e il salmone marinato. A parte mescolate la maionese alla pasta di peperoncino, allo zucchero e alla salsa di soia. Servite la pokebowl con questa salsa, un ricciolo di wasabi e una spolverata di semi di sesamo.

Rana pescatrice arrosto con asparagi

arrosto di rana pescatrice con asparagiarrosto di rana pescatrice con asparagi

Di asparagi ne esistono diverse specie: da quelli selvatici dal sapore più forte, a quelli verdi, appena sbucati dalla terra, dai bianchi, dolci e succosi, ai violetti, leggermente amari e croccanti. Le loro modalità di cottura sono molteplici e il loro pregio è che "dell'asparago non si butta via niente" (proprio come per il maiale!). Gambi ben pelati e bucce ben lavate possono diventare gli ingredienti principali di deliziosi sformati, frittate, flan e zuppe!

Come fare i bretzeln

brezel fritto brezel fritto

La vera storia dei bretzel, i discendenti dei pretiola dei monaci,  la conoscete. Ora è il momento di spiegarvi come farli.

Per  8 brezeln vi servono

275 g di acqua tiepida

1 cucchiaino e mezzo di lievito secco per pane

1 cucchiaino di malto di orzo (o di miele)

250 g di farina tipo "2”

100 g di farina “00”

20 g di burro

1 cucchiaino di sale fino.

Per la bollitura

  • 1 litro di acqua
  • 2 cucchiaini di malto d’orzo
  • 4 cucchiai di bicarbonato di sodio.

Per decorare:

  • 1 albume
  • sale grosso.

fate cosÌ

  • Mescolate l’acqua tiepida assieme al lievito e al malto di orzo (o al miele) e lasciate riposare per 5 minuti.
  • Aggiungetela alle due farine e incominciate a impastare.
  • Unite poco burro alla volta, burro precedentemente ammorbidito a temperatura ambiente, e il sale fino.
  • Formate una palla e lasciate lievitare il tutto per un’ora e mezza al coperto e lontano da correnti d’aria.
  • Dividete l’impasto in 8 parti e formate 8 palline. Seguite le immagini step by step.

  • Formate un salsicciotto lungo circa 30 cm. Formate una “U” e annodate 2 volte le estremità. Richiudete le estremità verso il basso.
  • Una volta annodati i Brezeln, lasciateli riposare per 30 minuti, coperti.
  • Nel frattempo fate bollire l’acqua con il malto e il bicarbonato di sodio.
  • Scaldate il forno a 200°C. Fate bollire i Brezeln uno per volta, al massimo per 30 secondi.
  • La caratteristica peculiare è proprio questo metodo di panificazione, detto Laugengebäck, che consiste nell'immergere l'impasto per qualche secondo in una soluzione di acqua bollente e bicarbonato di sodio per ottenere quel tipico aspetto lucente; la causticità si perde attraverso la cottura in forno.
  • Adagiateli su una teglia ricoperta di carta forno. Spennellateli con l’albume e spolverizzateli con sale grosso.
  • Cuoceteli infine in forno per 15-20 minuti: dovranno diventare "marroncini". 

 

 

Bretzel i pretiola dei monaci

All’Oktoberfest di Monaco vengono accompagnati da Weißwurst, senape dolce e birra.  A Salisburgo li trovate in versione dolce o salata. Sono i Brezeln, Bretzel, chiamati anche Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl, Brezn, Covrig, diffusi in Germania, Austria, Svizzera, Alto Adige e anche in qualche panificio triestino.

Si racconta che questo pane, dalla tipica forma di anello con due estremità annodate, sia il cibo da merenda più antico del mondo. La sua origine si colloca nei monasteri del sud della Francia e del nord Italia, intorno al VII secolo d.C. I monaci producevano con i resti dell’impasto del pane delle striscioline che poi chiudevano con una forma che ricordava le braccia incrociate a mo’ di preghiera. I tre buchi che si formavano rappresentavano la Trinità.

Si dice fossero augurio di fortuna, prosperità e completezza spirituale. I monaci donavano i Brezel come premio ai fanciulli che imparavano bene a memoria versi e preghiere della Bibbia. Furono chiamati per tal motivo pretiola, ovvero ricompensa, e poi italianizzati come brachiola. In seguito i pretiola attraversarono le Alpi e in Germania divennero i Bretzel.

Sono rappresentati già in un libro di preghiere del 1190 e dal 1450 divennero in Germania il tipico pane pasquale.

I bretzel viaggiarono verso il nuovo mondo sulla Mayflower, la nave dei Padri pellegrini. A Lititz, in Pennsylvania, nel 1861, venne fondata la prima attività commerciale per la loro produzione. 
Seguitemi anche su: www.julietsbelly.com

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