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Menu artusiano filologicamente rappresentato

143: Uova ripiene. 118: Baccalà montebianco. 229: Donzelline aromatiche. 20: Minestra di passatelli. 90: Gnocchi di semolino. 542: Pollo in porchetta. 403: Tortino di pettonciani (trattasi di melanzane). Non sono i numeri di una tombola gastronomica, ma quelli delle ricette che il Maestro di Cucina Emilio Cuk  proposta a Trieste venerdì 25 marzo al ristorante Montecarlo nell’ambito delle manifestazioni in onore del centenario dalla morte di Pellegrino Artusi, che con il suo volume La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, è considerato da molti l’autore del risorgimento gastronomico italiano.

Un  volume in cui la sezione dolci comincia con quattro ricette dal nome tedesco, quasi a sottolineare che la pasticceria non è patriottica: Strudel (“non vi sgomentate se questo dolce vi pare un intruglio nella sua composizione e se dopo cotto vi sembrerà un informa serpentaccio perché poi al gusto vi piacerà”), Kugelhupf, Krapfen e Presnitz: “eccovi un altro dolce di tedescheria, scrive in proposito l’Artusi, e come buono! Ne vidi uno che era fattura della prima pasticceria di Trieste, lo assaggiai e mi piacque. Chiestane la ricetta la misi alla prova e riuscì perfettamente; quindi mentre ve lo descrivo, mi dichiaro gratissimo alla gentilezza di chi mi fece questo favore”.  L’Artusi fu nell’area giuliana almeno un paio di volte (lo prova anche una suggestiva riproduzione ingiallita di un passaporto estero rilasciatogli da Papa Gregorio XVI).  

 

La ricetta del presnitz la trovate nella sezione Ricette del nostro sito

Anche il Presnitz – ricetta N. 160 – sarà presente nel menù filologicamente riproposto, solo alleggerito un po’ nella quantità dei condimenti, nella serata del 25 marzo che si rivela assolutamente imperdibile sia per la lista cibaria di sicuro interesse che consentirà di assaggiare ben più che gli ormai inflazionati “piatti della nonna” (qui siamo ai piatti della storia d’Italia!) sia per il prezzo che potremmo definire “simbolico” ammontando a 25,oo euro tutto compreso (info:040 662545).

Le celebrazioni culinarie nel nome di Artusi si sono svolte nelle altre regioni intorno alla data del 17 marzo (all’Europalace di Monfalcone, per esempio, il 16 con una serata di gala curata dagli allievi dello Ial e dalla FIC regionale), ma Cuk, come avranno potuto vedere i numerosissimi visitatori del salone Olio Capitale, era là impegnato nella regia della Scuola di cucina, anch’essa all’insegna dell’unità fra le regioni italiane grazie al piatto simbolo: la pasta. “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, spiega Cuk, pubblicato per la prima volta nel 1891, è una raccolta di ricette scritte, provate, riscritte e riprovate con l’aiuto dei due cuochi di fiducia, Francesco e Marietta, che si rivela subito un successo editoriale senza precedenti, diventando uno dei libri più letti dagli italiani insieme ai Promessi sposi e a Pinocchio. Un libro scritto da un gastronomo appassionato, arricchito da annotazioni di serena vita domestica, che ha fatto conoscere il patrimonio culinario di regioni lontane, dalla Sicilia al Piemonte.

 

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