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E tu di che cjarsòn sei?

La domanda del titolo non è banale, se si pensa che sono almeno 50 le varianti di cjarsòns accreditate. Una sorta di raviolo tipico della cucina carnica che viene festeggiato e celebrato il 4 giugno 2017 a Sutrio, Nei cjarsòns, il piatto simbolo della Carnia, il salato e dolce si miscelano armoniosamente, il loro ripieno varia non solo da paese a paese, ma anche da famiglia a famiglia. La ricotta che ne costituisce la base, infatti, viene impastata con una ricchissima varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi orientali, erbe aromatiche, mele, mentuccia, erbe primaverili. Tocco finale, il condimento, uguale per ogni versione: scuete fumade (ricotta affumicata) e ont (burro fuso).

Cjarsons di Carnia, foto Archivio albergo diffusoCjarsons di Carnia, foto Archivio albergo diffuso

La loro origine è legata ai cramârs, i venditori ambulanti di spezie che, dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi germanici la loro preziosa ed esotica mercanzia acquistata a Venezia e riposta nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa era festa grande e le donne preparavano i cjarsòns, unendo alla ricotta quanto rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne. Ovviamente, gli ingredienti variavano di volta in volta, di anno in anno, di casa in casa.

Cjarsons di Carnia foto Ulderica Da PozzoCjarsons di Carnia foto Ulderica Da Pozzo

A questo gustoso piatto è dedicato una grande festa domenica 4 giugno a Sutrio. 10 i punti di degustazione allestiti negli angoli più caratteristici del paese, dove si potranno gustare i sapori inconsueti di questo cibo d’origine sicuramente povera, ma complesso e ricco d’ingredienti quanto un piatto di alta ristorazione. 10 i paesi di tutte le vallate della Carnia coinvolti, che proporranno ognuno la propria ricetta. Si potranno così mangiare cjarsòns salati o dolci, insaporiti da erbe primaverili o da piccole scaglie di cioccolato, con melissa e cipolla oppure con pere secche e carrube, accompagnati ai più pregiati vini di grandi aziende friulane, selezionati per l’occasione.

Per chi vorrà poi imparare a preparare i cjarsòns, sabato 3 giugno saranno organizzati un’escursione guidata per raccogliere e conoscere e le erbe che ne comporranno il ripieno e un corso di cucina con la foodblogger di Sutrio Chiara Selenati che insegnerà come fare al meglio i “Cjarsòns di Sudri”.

Si può alloggiare a Sutrio a Borgo Soandri, l’albergo diffuso con le stanze (o meglio mini appartamenti con cucina arredati di tutto punto) ricavate dalla ristrutturazione di antiche case del paese. Il pacchetto weekend di due notti in B&B, compresi il corso di cucina del sabato e il voucher per la degustazione domenicale dei cjarsòns e dei vini, costa 100 euro a persona.

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