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TriestEspresso, ricadute sul territorio

TriesteEspresso Expo è senza dubbio la fiera che lascia sul territorio il maggior valore economico in termini di ricaduta. Il solo indotto generato da alloggi, ospitalità, ristorazione, shopping, è pari a 2.321.467,00 euro*.
Nelle giornate di TriestEspresso alberghi e ristoranti registrano livelli di occupazione da tutto esaurito tale da costringere a volte molti operatori o visitatori professionali a pernottare fuori provincia.
La location dei magazzini 27 e 28 del porto Vecchio, collegati alla Centrale Idrodinamica e a spazi esterni modulabili a seconda delle necessità, è stata apprezzata da espositori e visitatori e ha dimostrato di poter rispondere alle esigenze di un evento internazionale altamente specializzato.

Lo studio di fattibilità presentato dalla Camera di Commercio all’Autorità Portuale per la richiesta di concessione quindicennale dei magazzini 27 e 28 nell’area del Porto Vecchio, prevede, oltre alle manifestazioni già conosciute, ulteriori 4 nuove fiere altamente specializzate e altri 7 tra eventi  e manifestazioni ospitate. Dallo studio emerge che la previsione a regime di tali eventi porterebbe un indotto generato da visitatori ed espositori pari a 12.316.675 Euro.

In base allo studio di fattibilità la ristrutturazione per poter avviare il programma di fiere previsto ammonta almeno ad 1 milione e 400 mila Euro. Nell’ipotesi in cui tale  finanziamento iniziale non fosse disponibile si prevede inevitabilmente la dismissione dell’attività fieristica attuale con la perdita del patrimonio e delle ricadute ad essa collegate.*Valore calcolato sulla base di prezzi medi alberghieri, costo medio pasti e quota minima di spesa effettuata sul territorio in rapporto al numero degli espositori e dei visitatori.

In sintesi: 10.782 visitatori, +5,3% sul 2012 TriestEspresso, la miglior edizione di sempre

La miglior edizione di sempre: grande affluenza di pubblico professionale in tutte e tre le giornate di evento; convinta e partecipata la risposta all'ampia offerta d'alta formazione professionale e gradita la nuova suggestiva collocazione di TriestEspresso nel Porto Vecchio di Trieste proprio accanto ai magazzini dove veniva movimentato il caffè già nell'800. La settima edizione della fiera professionale di Trieste (Italia), che ha richiamato 170 selezionati espositori da 20 paesi, ha chiuso con un bilancio tutto positivo.

Sono stati 10.782 i visitatori professionali che da 80 paesi sono giunti in fiera, pertanto continua il trend di crescita ininterrotta dell'evento che segna un +5.3% sui i risultati già estremamente positivi del 2012. TriestEspresso si conferma l'evento dedicato al caffè espresso di riferimento per l'area dei Balcani e per l'Europa Centromeridionale, ma parallelamente aumenta la partecipazione dall'Estremo Oriente e da nuovi mercati. Sempre nutrita la rappresentanza dei coreani, veri entusiasti dell'espresso italiano, mentre si sono registrate presenze da paesi come Malesia, Curaçao, Arabia Saudita, Georgia, Iran, Kazakistan, Azerbaijan, Sud Africa, Nuova Zelanda, Gabon solo per citarne alcuni. Un chiaro segnale che il caffè espresso è sempre più internazionale e prosegue il suo processo di diffusione in tutto il mondo.

I due profili più rappresentati tra i visitatori sono torrefattori, e importatori - distributori di caffè, macchine, macchinari o accessori per la filiera; nel 48% dei casi fanno parte del management dell’azienda e la maggioranza ha un ruolo attivo nelle decisioni d’acquisto: TriestEspresso si conferma, dunque, una manifestazione che attrae visitatori con un profilo molto qualificato o che giungono in fiera proprio per formarsi o aggiornarsi, come nel caso della nutrita presenza  dai Paesi Arabi, in particolare Emirati Arabi Uniti, in cerca di formazione sull’espresso, per rispondere alla domanda in crescita del loro mercato interno che ha buone potenzialità specie per il settore del “coffee to go”.

TriestEspresso è stata anche occasione per riflettere sulle dinamiche di mercato grazie all'autorevole partecipazione, tra gli altri, di Robeiro Olivera Silva, executive director ICO che in occasione del convegno inaugurale ha delineato un quadro sul mercato globale: assisteremo a un significativo scostamento dall'arabica al robusta (robusta +6%, arabica -4%) - ha sottolineato - mentre i consumi cresceranno al ritmo del 2% all'anno a spalmarsi sia sui mercati emergenti, che i tradizionali che gli esportatori. Ma molti altri gli approfondimenti settoriali a toccare ulteriori temi caldi, come sul valore e giusto prezzo della tazzina al bar.

La settorialità, la focalizzazione sul business è stata l'arma vincente di questa edizione in cui i workshop e i corsi curati rispettivamente da SCAE, illycaffè e Human Academy sono stati seguiti e molto apprezzati, specie dal pubblico straniero, in alcuni casi volato a Trieste, appunto, appositamente per formasi e aggiornarsi. Non sono mancate note d'originalità, che hanno permesso ai visitatori di scoprire anche il territorio e le sue bellezze come la magica esperienza di degustare un ottimo espresso nella Grotta Gigante, la grotta naturale più grande visitabile al mondo.


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