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Ceramiche di argilla rossa in mostra

In mostra sino al al 1° settembre nel quartiere delle Ceramiche a Grottaglie (Taranto) più di cento manufatti antichi di argilla rossa utilizzate nel corso dei secoli per la cottura degli alimenti.  L’argilla rossa, estremamente resistente al fuoco e agli sbalzi di temperatura, diede  inizio nella preistoria all’arte della ceramica. Quartaredde, tiedde e tieste di diverse dimensioni utilizzati nel corso dei secoli per la cottura delle tipiche pietanze pugliesi, ciùcculatere e cùcume adoperate per i decotti e per la preparazione del caffè d’orzo, fràceri (bracieri) per riscaldare gli ambienti domestici e un raro alambicco in argilla sono alcuni degli oggetti che il visitatore potrà ammirare. Un ruolo di primaria importanza è dedicato alla pignata,
regina delle pentole pugliesi utilizzata per la cottura dei legumi secchi e delle fave; manufatto
che a volte era rivestito da una maglia metallica per aumentarne la resistenza agli sbalzi di temperatura,
facendo così assumere alla pignata fìrrata un aspetto quasi militaresco.

Una produzione strettamente d’uso ma che come tutta la ceramica popolare grottagliese custodisce in sé un gusto peculiare. Dopo aver realizzato il manufatto al tornio il pignataru, ceramista addetto alla realizzazione della ceramica da fuoco, dava a esso la garbatezza e staccandolo con un filo di ferro dal tornio ne arrotondava sapientemente gli
angoli vivi alla base in modo che il suo aspetto non fosse mai spigoloso ma sempre gentile.
Manufatti che testimoniano la perizia tecnica e l’operosità delle generazioni figuline di Grottaglie.
La mostra è curata dall’archeologo Simone Mirto e dal ceramista Mimmo Vestita. Info: 3291473614 – 3461572422.

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