Alla scoperta del vin brulè
Oggi, 6 gennaio, festa dell'Epifania i dolci epifanici che si accompagnano al vin brulè, che è anche la tipica bevanda dei mercatini natalizi dei paesi di area germanica. E a proposito di vin brulè - Glühwein in tedesco, vincChaud in francese, mulled wine in inglese- vi segnaliamo l'interessante articolo di Martina Tommasi pubblicato sul nostro mensile cartaceo qbquantobasta di gennaio 2017. Qui alcuni spunti per invogliarvi ad approfondire. A partire dalla storia - Martina Tommasi è una storica appassionata di cultura alimentare- e sottolinea le valenze simboliche connesse alla scoperta che l'alcol si potesse bruciare: non era più il cibo cotto sul fuoco a essere mangiato, ma il fuoco stesso.
E lo sapevate che gli antichi Romani facevano largo uso del Conditum Paradoxum, vino passito mescolato con miele, pepe e noccioli di datteri polverizzati cui si attribuivano proprietà medicamentose e afrodisiache. Un antenato del vin brulè.
E oggi quanti ripetono il rito del Caffè alla valdostana nella Grolla?
E il bisò romagnolo lo conoscete? Per leggere di gusto c'è qbquantobasta!
Per saperne di più leggi anche La pinza dell'Epifania e la pinza della nonna e La ricetta della pinza veneta.
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