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Duino: Convegno Mare e Vitovska 15esima edizione

cin cin a tutti!cin cin a tutti!Mare e Vitovska 2021. Castello di Duino. Come sempre l'apertura ufficiale dell'appuntamento con il vino autoctono più amato del Carso è segnata da un convegno (quest'anno si è svolto di sabato anzichè di venerdì per esigense dei relatori). Il titolo? Consapevolezza dopo la pandemia.  Saluti iniziali del presidente dell’Associazione dei Viticoltori del Carso Matej Skerlj che ha ringraziato gli sponsor e tutti coloro che hanno sostenuto l’evento in questo periodo pandemico. Moderatore del convegno Emanuele Giannone editor di Intravino. 

Vi segnalo alcuni degli interventi più interessanti. 

il mare e la Vitovska il mare e la Vitovska

Il Sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta ha ringraziato il Principe Tasso per l’ospitalità in questo particolare periodo, ricordando come il Castello di Duino sia tra i dieci finalisti per il “Miglior parco d’Italia”. Ha sottolineato la doppia felicità nel reicontrarsi nuovamente dopo questo periodo difficile e per il tema del convegno, auspicando che  la consapevolezza ci porti a ripartire dalla qualità dei vini del Carso, in particolare la Vitovska per porre le basi per un futuro sostenibile, fondato sulla qualità agroalimentare che il territorio offre, eliminando almeno in parte i pesi della burocrazia.  "La Vitovska è l’emblema del nostro territorio, espressione di chi la coltiva", conclude ringraziando tutti viticoltori per la rinascita di questo vitigno e per averci creduto fino in fondo, chiedendo al Ministro Patuanelli, presente al convegno il sostegno per sostenere l’iter, già avviato un anno fa, per il riconoscimento della DOC.

Mateja Gravner ha dato testimonianza di come Oslavia, piccolissimo lembo  del Collio, abbia fatto conoscere la sua varietà regina la Ribolla Gialla al di fuori dei confini regionali e nazionali rendendola unica, riconoscibile e creando valore.   “L’eccellenza non è democratica e se è democratica non è eccellenza”, spiega Mateja,  perché le piccole e piccolissime produzioni di qualità che abbiamo in Italia non sono replicabili, non si possono spostare al di fuori dei propri territori, non possono diventare dei nuovi originali. In conclusione “non sono imitabili”.  La cosa bella è che l’eccellenza si può imparare e riprodurre ma non imitare. Bisogna avere rispetto per il vino, per primi devono averlo i produttori che tutti assieme devono portare avanti una linea unitaria, identificativa e valoriale. Per far si che tutto questo si realizzi c’è bisogno di un sostegno economico, per esempio in questo caso della Vitovska per il ripristino dei terrazzamenti. Un altro aspetto importante, continua Mateja, è la comunicazione sul territorio e la formazione di osti e ristoratori: non è accettabile che non venga spiegato e proposto il vino del territorio come dei prodotti agroalimentari. C’è bisogno di investire in conoscenza e formazione del personale per non disperdere questi nostri tesori. Mateja si sofferma sul caso della Ribolla Gialla che ha avuto una grande incremento di ettari in pochi anni, per la  grande richiesta, una moda che ha portato a un successivo crollo riconvertendo i vigneti. Causa anche l’allargamento della DOC a tutto il Friuli e al vicino Veneto a discapito della qualità. Quando ci siamo opposti, ha spiegato, ci è stato risposto che siamo gelosi. I fatti hanno confermato quello che si pensava. In Oslavia questo vitigno trova il suo terroir vocato, sappiamo interpretarla al meglio trasformandola in un prodotto unico, in una eccellenza!

Scorcio dal CastelloScorcio dal Castello

David Pizzica, presidente del GAL Carso, nel suo intervento si è avvalso anche di alcune slide per fare il punto sul modello di marketing del territorio da seguire, della Vitovska, da difendere e sostenere. L'ente GAL Carso si propone di aiutare con il suo modello i produttori locali, favorendo le collaborazioni tra loro e costruendo le loro storytelling così da creare la futura immagine del “Vino del Carso”. È stato attivato un sito di vendita online  dovesono presenti tutti i prodotti carsici compreso l’artigianato, pernottamenti e altri spunti turistici. "L'incremento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali dei nostri vini ci fa credere che siamo sulla giusta strada" ha concluso.

Silvio Barbero vice presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e co-fodatore di Slow Food inizia ponendosi delle domande: ”Il vino rappresenta il territorio, ma il territorio cosa deve rappresentare? Quale rapporto deve esserci tra loro?” E risponde:  ”Il vino può rappresentare il territorio qualora esso rappresenti un modello virtuoso e positivo”.  E ha poi aggiunto che quando non troviamo i vini autoctoni nei ristoranti locali questo è un problema serio, bisogna interrogarsi. La difesa della tradizione naturalmente si misura anche dalla capacità di innovarsi. Il pericolo è la omologazione. Per concludere: la transizione ecologica, ha sottolineato Barbero, è importante per evitare una perdita di biodiversità. L’innovazione  difende la biodiversità.

Le nuove generazioni Le nuove generazioni

Il Ministro Patuanelli ha concluso il convegno garantendo la presenza della politica a fianco dei produttori del Carso.

Roberto Filipaz primo a sx Roberto Filipaz primo a sx

Filipaz Cavaliere della VitovskaFilipaz Cavaliere della Vitovska

Approfittiamo per fare le congratulazioni qubiste a Roberto Filipaz, vincitore del premio Cavaliere della Vitovska e per ricordare la presenza in Castello di Paul Balke con il suo libro Alto Adriatico. Una manifestazione completa e interessante. Bravi a tutti (e voglio citare anche chi sta sempre dietro le quinte: Robi Jakomin). 

 

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