Skip to main content

Originale perciò inimitabile

La tipicità non basta, dev'esserci originalità e identità

Il nuovo numero - dicembre 2010 - di Tiere furlane, è ricco di notizie e approfondimenti, more solito. In  particolare ci sono piaciuti i numerosi servizi sul maiale quasi una monografia e il vocabolarietto sulla casa contadina nell'agro aquileiese, ma di certo gli spunti di novità vengono  dall'editoriale dell'assessore Violino, con una critica all'abuso dell'aggettivo "tipico", talmente  usurato da "ritenersi banale e privato dell'originario valore semantico.

Per quanto concerne i prodotti "tipici", scrive l'assessore regionale all'agricoltura, vorremmo che subentrassero i concetti di originalità e di identità. Originalità significa che il prodotto è di un determinato luogo e di nessun altro. Il prosciutto di San Daniele "non si può fare quindi neppure nelle fintime Fagagna e Ragogna".   

"Il prodotto è originale non solo perché originario di un luogo ma perchè si porta appresso il luogo medesimo, che è fatto di clima e terra, fattori che influenzano i foraggi e le uve ed è fatto di uomini che hanno influenza in tutta la filiera".

I prodotti originali sono inimitabili

I prodotti originali sono inimitabili , lo si vede non solo da analisi chimiche ma anche dal naso e dal palato, con l'analisi sensoriale. (Sfidiamo chiunque, aggiunge Violino, a fare in Cina in Macedonia o in Franconia il latteria di Borgo Riolo). 

Il punto critico è forse l'identità: i mercati apprezzano un prodotto che è portatore di una cultura, e per farla valere la cultura la dobbiamo conoscere, prima di tutto noi che in Friuli Venezia Giulia ci abitiamo.

La seconda parte dell'editoriale si sofferma acutamente sull'esigenza che un prodotto sia portatore di una cultura ma anche di una lingua con spunti interessanti per un rafforzamento - indispensabile - dell'immagine locale. Prima di tutto qui, in Tiere furlane.

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy