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Il senso della misura

In questi giorni ho letto un libro, tanto piccolo quanto prezioso dal titolo “La vita è uno stato mentale” (http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__la-vita-e-uno-statomentale.php). Mi ha colpito questo passo che riporto di seguito come un augurio di “ripresa lavori” per l’anno 2010.

“Ciò che si possiede, e la sua quantità non determina la gioia o il dolore per una mente che non ha afferrato l’essenza delle cose (…) mentre un sovrano potrebbe sentirsi insoddisfatto nonostante possieda un intero reame, un giovane mendicante potrebbe raggiare soddisfatto per la propria scodella dell’elemosina traboccante”.

Afferrare il senso della misura è sempre più difficile anche in un’azienda, soprattutto perché non si sa cosa scegliere. Prezzo o qualità? Valore aggiunto e servizi o essenzialità? Queste sono domande a cui i manager devono rispondere ogni giorno con scelte spesso gravose. All’inizio di ogni anno servono programmazione e coraggio, ma soprattutto è fondamentale aver fatto tesoro degli errori.

Afferrare l’essenza delle cose sta proprio nel saper scegliere, nella consapevolezza che una scelta va sempre fatta e questa comporta rischi e conseguenze, in qualsiasi caso.

Paolo G. Bianchi è antropologo e consulente in formazione esperienziale

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