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I formaggi dell’Antica Contea di Gorizia

 

I formaggi dell’Antica Contea di Gorizia: se ne parla a Gusti di Frontiera con gli Accademici della Cucina. Nell’ambito di Gusti di Frontiera 2017 a Gorizia, la Delegazione di Gorizia dell’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, guidata dall’ingegner Roberto Zottar, ed ERSA, Ente Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura, organizzano un Convegno Internazionale dal titolo “Dal latte alla Tavola – Tradizioni ed eccellenze di un territorio di confine”. Appuntamento sabato 23 settembre alle 15.00 in Casa Stiksa-Krainer in via Rastello.  L’obiettivo è quello di riscoprire le tradizionali produzioni lattiero-casearie del territorio dell’Antica Contea di Gorizia, dalla Alta Valle dell’Isonzo al Carso alla pianura friulana orientale, patria delle prime latterie turnarie. Da questi territori provenivano il formaggio ed il burro consumati nel goriziano, almeno fino al fine dell’Impero Austroungarico. La vicinanza al mare e l’umidità dell’Isonzo e dei suoi affluenti hanno sempre garantito pascoli ricchi di flora autoctona i cui profumi si riflettevano, e riflettono, nei formaggi tipici del territorio. Gli interventi spazieranno dalla presentazione del formaggio Plezzan della val Trenta di cui Cossar ricorda nell’opera Gorizia d’altri Tempi sia la produzione limitata sia la presenza all’annuale Fiera di Sant’Andrea. Ci si sposterà poi sul Carso dove il comitato MOISIR fa da collettore per i piccoli produttori che allevano mucche e capre per produrre un formaggio che riflette la flora carsica. Si potranno scoprire il Mlet, termine che in sloveno significa “macinato”, analogo al il 'formadi frant" della Carnia e  lo Jamar ('jama", in sloveno, “grotta”)  formaggio che, dopo i primi due mesi in cantina, per altri tre riposa nelle cavità carsiche per realizzare una stagionatura naturale.
La tradizione rivisitata con una rigorosa ricerca del biologico, innovativo sì ma rispettoso di una sapienza contadina non sempre tramandata, è oggi l’ideale di Beppino Zoff, Premio Villani 2016 dell’Accademia Italiana della Cucina con le sue adorate pezzate rosse. Zoff sarà presente all’incontro e racconterà della sua esperienza.
Carlo Cresta spiegherà come “de”-gustare i formaggi e abbinarli ai vini del Collio, per saperne di più leggi https://www.qbquantobasta.it/cibo-territorio/formaggi/6348-come-degustare-i-formaggi

Miran Bozič, dello stabilimento caseario Mlekarna Planika di Kobarid/Caporetto (Slovenia) parlerà su come Conservare la tradizione a livello industriale.Carlo del Torre riscoprirà le  ricette di tradizione a base di formaggio, a partire dal liptauer, dal suf, paparot, močnik, gnochi de pan e formaio.
La direzione scientifica del Convegno è di Giorgio Rizzatto. Conclusioni del Presidente Nazionale del Centro studi dell’Accademia Italiana della Cucina Sergio Corbino.
Al temine degli incontri e alla presenza dell’assessore Regionale Shaurli, verrà conferito il Premio Nazionale Villani 2017 al Prosciuttificio d’Osvaldo di Cormons.

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