Prato di Sopra... il vege-vega che mancava ai Castelli Romani

Sono andata con amici, per lo più vegetariani che conoscevano  già questo Ristorante. Il locale molto carino, piccolo ma decisamente curato nei dettagli, l’aspetto di un casale di campagna è tangibile, le sedie di paglia i tavoli apparecchiati con i colori della terra. Una madia con delle bottiglie di vetro fanno

capolino in fondo alla sala. Solo 30 posti per questo gioiello dei Castelli Romani per il quale vale la pena provare sia l’atmosfera che la cortesia dei proprietari. Ma soprattutto il menu. Per alcuni punti molto molto interessante. Ma andiamo per ordine.

Il locale apre il 18 giugno del 2012, e nasce dall’idea di  due amici Daniele Paolucci (proveniente da una numerosa famiglia di ristoratori dei Castelli Romani) e Francesco Ponzetti. Il primo vegetariano dal 1994 l'altro da meno, ma entrambi con la voglia di far conoscere la ricchezza e la varietà che la cucina vegetariana è in grado di offrire. Parlando con i proprietari ho scoperto che la scelta di aprire a Grottaferrata è stata dettata non solo da quello che rappresenta questa piccola cittadina alle porte di Roma, ovvero uno dei centri culinari della ristorazione tradizionale Romana, ma anche dalle loro origini, entrambi nati e cresciuti qui, quindi è stato per loro stimolante pensare di offrire una cucina alternativa che in queste zone ancora non è così presente. Il nome del locale nasce da una ricerca storica di Stefano Paolucci (fratello di Daniele) secondo la quale nell'800 la zona dove è situato il locale veniva chiamata "prato di sopra" in riferimento al fatto che c'era un'altra zona più in basso che veniva chiamata "prato di sotto". Questo nome quindi rappresenta per noi una scelta di vicinanza al territorio e anche un motivo per far conoscere questa storia dimenticata.

Alla domanda "quando scatta la molla di diventare vegetariani?" la risposta franca e diretta è stata: “È difficile stabilire quando "scatta la molla". Può avvenire in una frazione di secondo come durante una ricerca che fa parte del proprio percorso evolutivo di vita. La scelta del vegetarianismo può avvenire per due motivi. Il primo, quello più importante e profondo, è quello etico-animalista (la scelta consapevole di non uccidere nessun essere vivente) il secondo quello salutista, come confermano ad esempio diverse pubblicazioni del Professore Veronesi”. Gli obbiettivi che si sono preposti, oltre a quello di far conoscere la loro cucina, è quello di puntare sempre più su alimenti biologici e a km 0, infatti la maggior parte dei loro  prodotti vengono acquistati a Grottaferrata e nel territorio circostante. Passando alla cucina magistralmente gestita dallo Chef Andrea Camagna che ha una formazione vegetariana e orientale: durante questi 4 mesi di attività il menù ha subito già diverse variazioni che dipendono dal connubio tra la spiccata creatività del nostro chef e la volontà di seguire la stagionalità dei prodotti offerti.

Chef Andrea Camagna

Iniziamo a parlare dei  piatti, degustati da me, ho iniziato con un Entrée, "Prato di sopra", Quiche’ di Radicchio con assaggi di varie verdure sul piatto, per primo un tagliolino con funghi galletti eccezionale sia in termini di equilibrio che della cottura della pasta: perfetta. Giusti i condimenti. La carta dei vini purtroppo un po’ scarna, anche se rivolta esclusivamente o quasi al territorio Laziale.

Per dolce ho optato per una Zolla Bio ai  tre cereali e cioccolato artigianale, molto  buono. Devo dire che per me che non sono vegetariana è stata una piacevole sorpresa questa al Prato  di  sopra, anche per la presentazione dei piatti, assolutamente non banale, ma creativa e originale. Consiglio vivamente di prenotare per evitare di aspettare. Durante la settimana sono aperti solo a cena, e come giorno di riposo il mercoledì, da pochissimo sono aperti anche a pranzo la Domenica.

Prato di Sopra
Via Principe Amedeo 7
Grottaferrata, Roma
Tel: 0694315464
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www.pratodisopra.it