Il mondo in una tazza di tè
Secondo i taoisti il vero uomo è colui che ha fatto di se stesso un maestro nell’arte del vivere. Da questa filosofia prende ispirazione la cerimonia del tè, uno tra i riti più antichi del Giappone ancora oggi insegnato e tramandato da maestro a discepolo.
Bere una tazza di tè diventa un’arte dove nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio, pur nella sua essenzialità, è studiato per appagare tutti i sensi dei partecipanti alla cerimonia.
L’occhio è colpito dal vasellame, dagli accostamenti di colore e dalle forme delle rarefatte composizioni floreali e dalla scelta dell’unico quadro monocolore a china che anima la stanza. L’orecchio vive il silenzio dell’ambiente e dell’acqua che sobbolle mentre il naso prepara alla degustazione del tè percependo il suo delicato profumo. Il tatto è appagato dalla ricchezza materica delle tazze e dal tepore sulle dita e, solo alla fine, con lentezza, si arriva a sorseggiare il tè soddisfacendo anche il gusto.
La vita è un breve passaggio e se abbiamo questa consapevolezza diventa fondamentale prendere del tempo per noi stessi, dove una tazza di tè può essere un mondo intero non da conquistare ma da ammirare. E da assaporare con lentezza.
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