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Bio&Dynamica

Vini biologi, vini biodinamici, metodo Steineriano, viticultura naturale. Tante parole, tanti concetti, tanti modi di pensare. Talvolta difficili da capire. Ma tutti interessanti. Da studiare. Ammetto di essere molto attratta da queste filosofie. Sempre di più apprezzo i vini che esprimono il territorio, vinificati con lieviti indigeni, prodotti da aziende che rispettano la natura e che adottano una viticultura sostenibile.  Certo è  che solamente le aziende di piccole dimensioni possono permettersi di fare il vino “come una volta”, anche se questo “una volta” va riportato alle sue giuste dimensioni. “Una volta” i pavimenti delle cantine erano di terra battuta; “una volta” le botti di legno, se andava bene, venivano risciacquate e basta;  “una volta” la cantina serviva anche per far maturare salami e pancette; “una volta” con la luce scarsa e fioca, poca era la pulizia.Oggi si possono produrre “vini veri” ma con cantine e botti pulite. Tutta un’altra storia. Detto ciò son curiosissima di andare venerdì 9 novembre al Merano Wine Festival - Pavillon des Fleurs - per scoprire la sezione Bio&Dynamica, giunta all’ottava edizione e con la presenza di 60 vignaioli italiani ed europei. So di certo che troverò il mio caro amico Ales Kristancic dell’azienda Movia del nostro Collio Sloveno, che sicuramente ci riserverà qualche sorpresa… Info www.meranowinefestival.com/it/biodynamica

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