JRE tinge di rosa Taste of Milano 2014

Aurora Mazzucchelli

Jeunes Restaurateurs d’Europe tinge di rosa il Taste of Milano 2014. L'Associazione che riunisce un folto gruppo di giovani e talentuosi chef italiani porta l’alta cucina e un tocco di femminilità al Taste of Milano 2014. Sono infatti cinque le donne protagoniste delle attività, che si alternano tra il JRE Pop Up Restaurant, l’ Electrolux Chef’s Table e La Vip Lounge Electrolux. Il Pop Up Restaurant del Taste of Milano 2014 è un ristorante gestito interamente dalle due chef stellate Aurora Mazzucchelli (nella foto) del Ristorante Marconi di Sasso Marconi (Giovedì 8 e Venerdì 9 Maggio) e Iside de Cesare chef del Ristorante La Parolina di Revinano Acquapendente, nel viterbesese (Sabato 8 e Domenica 9 Maggio). Electrolux Chef’s Table: Marianna Vitale, Nadia Moscardi e Carla Aradelli sono le protagoniste dell’esclusivo Electrolux Chef’s Table. Il “tavolo dello Chef” ha solo dodici posti e offre la possibilità di scoprire tutti i segreti nascosti dietro la preparazione di portate indimenticabili attraverso momenti di interazione con le chef. La cena di Giovedi 8 e i due servizi di Venerdì 9 sono affidati a Marianna Vitale del Ristorante Sud di Quarto in provincia di Napoli. Sabato 10 è la giornata di Nadia Moscardi del Ristorante Elodia dell’Aquila, Domenica 11 invece il menu della Chef’s Table Electrolux è curato da Carla Aradelli, Ristorante Riva di Ponte dell’Olio, Piacenza. La Vip Lounge Electrolux è il luogo che ospita i divertenti incontri di showcooking, sei dei quali sono organizzati in collaborazione con la testata LA CUCINA ITALIANA. Le cinque donne Jre, insieme a Davide Negri, chef de La Cucina Italiana giocheranno con il pubblico del Taste of Milano reinterprentando alcune ricette della tradizione regionale in sei imperdibili appuntamenti:
Venerdì 9 Maggio
ore 14.00: Marianna Vitale, melanzane alla parmigiana
ore 19.45: Aurora Mazzucchelli, passatelli in brodo
Sabato 10 Maggio
ore 15.00: Nadia Moscardi, polpette cacio e ovo
ore 22.00: Iside de Cesare, fettuccine alla carbonara
Domenica 11 Maggio
ore 15.00: Carla Aradelli, tortelli di ricotta e spinaci, burro e salvia
ore 19.00: Iside de Cesare, costolette d’abbacchio

Profili degli Chef Jeunes Restaurateurs d’Europe
Pop Up Restaurant Aurora Mazzucchelli, Ristorante Marconi, Sasso Marconi, Bologna
Aurora Mazzucchelli, nata a Bologna nel 1973, figlia di cuoco e di mamma sfoglina, l’antica arte della produzione della pasta sfoglia tipica della tradizione emiliana. Nonostante le sue esperienze maturate nel mondo della cucina si definisce “autodidatta” per passione. Ha frequentato l’istituto alberghiero e nel 1983 entra subito nello staff del ristorante dei genitori. Nel 2000 insieme al fratello Massimo prende le redini del ristorante Marconi, iniziando così il suo percorso in cucina, unendo creatività, curiosità, grande personalità, ad una costante attenzione ai prodotti del territorio e della tradizione. Nel 2008 le viene assegnata la prima stella dalla Guida Michelin.
Iside de Cesare, Ristorante la Parolina, Trevignano Acqua Pendente, Viterbo
E’ nata a Roma. Abbraccia il mondo della cucina facendo esperienza da Agata e Romeo, la Pergola dell’Hilton e da Salvatore Tassa alle Colline Ciociare. Alla Frasca di Castrocaro Terme, approda come chef pasticcera e conosce Romano, reduce da esperienze nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Erbusco, il Rigoletto a Reggiolo. Decidono di unirsi e aprono La Parolina, premiato con una stella assegnata dalla Guida Michelin.
Marianna Vitale del Ristorante Sud di Quarto, Napoli
Nata a Napoli nel 1980, laureata in Letteratura spagnola decide di seguire le orme del padre cuoco e approda alla prima esperienza ai fornelli solo nel 2008 quando Lino Scarallo la chiama a lavorare a Palazzo Petrucci. Da allora, in neanche un anno si sposa e apre con il marito il Ristorante Sud e in due anni arriva la prima stella Michelin. La sua cucina muove i passi dalla tradizione campana ma se ne allontana rivoluzionandone i canoni e mantenendo solo un legame simbolico con essa attraverso gli ingredienti attinti da tutto il patrimonio locale: dal mare, alla montagna, fino ai pendii vesuviani, nei piatti di Marianna si ritrovano tutte le sensazioni della regione Campania.
Nadia Moscardi del Ristorante Elodia, Frazione Camarda, L’Aquila. Cresciuta nella cucina del ristorante Elodia fondato dalla madre, Nadia diventa la chef insieme alla sorella Vilma con la quale condivide l’idea di modernità applicata alla tradizione attraverso la reinterpretazione di piatti. Le loro creazioni sorprendono con i profumi e i sapori del territorio esaltati e sostenuti dalla genuinità delle materie prime locali. Il suo obiettivo è divulgare la conoscenza del patrimonio della cucina abruzzese proponendo le ricette con cotture, interpretazioni e presentazioni dei piatti al passo con i tempi. Il ristorante è un piccolo gioiello (solo 20 coperti), immerso nel verde del Parco Nazionale del Gran Sasso.
Carla Aradelli, Ristorante Riva, località Riva, Ponte dell’Olio, Piacenza. Carla apre il suo locale ventisei anni fa a Riva di Ponte dell’Olio, sulle colline piacentine, la terra del Gutturnio e di ottimi salumi. Tutto inizia quando Carla e il marito rilevano un’antica trattoria di paese con bar e negozio di alimentari e da lì hanno lavorato per costruire il loro sogno. La filosofia della cucina di Carla si basa sulla concretezza e sulla semplicità tanto che a volte fatica a sposarsi con le nuove tecniche di cucina e la velocità che richiede il mercato attuale. Carla infatti ricerca nel gusto il suo punto di forza, per questo risulta spontanea, contaminata dalle stagioni e dai prodotti dell’orto ed è attenta al recupero per salvaguardare e valorizzare le tradizioni puntando al contempo alla leggerezza.

Jeunes Restaurateurs d’Europe - JRE Italia, nata nel 1992 accoglie oggi 81 chef che si riconoscono all’interno di un sistema di valori comuni, differenti ma complementari, la tradizione e l’innovazione si fondono sinergicamente con il talento e la passione. Creatività e innovazione, memoria e territorio: sono gli ingredienti principali comuni a tutti i Jeunes Restaurateurs.
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Cuochi con il caschetto discepoli di Escoffier


Giornata importante per l'Unione Cuochi Fvg a bordo della Regal Princess. Sono stati intronizzati i discepoli di Escoffier. Al termine della cerimonia è seguito il primo pranzo ufficiale e il primo menu fatto dal personale della nave che conta oltre 320 collaboratori di 70 nazionalità per il reparto delle cucine e vettovaglie. Organizzatore dell'evento il commendatore Alfredo Mazzi, responsabile dei menu di tutte le navi della flotta Princess Cruises, una persona che ha cominciato dalla gavetta, disponibilissima e squisita nella sua semplicità, ma con una responsabilità enorme. Ci ha fatto visitare un pezzettino di nave ancora popolata da ben 6000   operai che svolgevano gli ultimi lavori per la consegna dei prossimi giorni. Oltre a 17 ponti ci sono una decina di cucine per preparare migliaia di pasti al giorno.

 

  Con i Nuovi Intronizzati, (un loro ospite)    Erano Presenti il Comandante di Bordo i delegati “ Discepolato Escoffier  della Regione Fvg, e Emilia Romagna, La Delegazione Francese  II Master Chef Comm Alfredo Marzi  e  il  Corporate  Chef  Shaun P. Candon che è stato intronizzato.

 Germano Pontoni delegato “Discepolato Auguste Escoffier “per la Regione FVG e l'Unione Cuochi FVG a Monfalcone il 5 maggio hanno preparato il pranzo a bordo della nave più grande del mondo, la Princess Cruise che nei prossimi giorni prenderà il largo con a bordo le massime autorità di governo.

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A Castelbrando the Best of Alpe Adria

In 1.000 a Castelbrando per The Best of alpe Adria con il club Magnar ben. Una giornata splendida e soleggiata ha accompagnato il 2° Meeting Enogastronomico dell'Alpe Adria del Club Magnar Ben nello storico e panoramico Castelbrando, della famiglia Colomban. Dalle 11 alle 24 si sono susseguite degustazioni, talk show, consegna ufficiale degli Awards internazionali e Gran Cena di Gala. Più di 1.000 persone hanno seguito la manifestazione con interesse e curiosità per i 47 espositori presenti arrivati dalle 4 nazioni dell’Alpe Adria, macroregione composta da Italia, Austria, Slovenia e Croazia Istriana. Quattro i ristoranti in degustazione con 12 ricette: P.J. Polenteria e Vineria di Salò del Garda (BS), Il Bastianello di Conegliano (TV) con ospite lo chef milanese Badini, il ristorante Ai 9 Castelli di Faedis (UD) e il ristorante Ai Fiori di Trieste. Cento i vini in degustazione dal Franciacorda al Prosecco Superiore, dai Rabosi Piave ai vini naturali col fondo, dai vini del Trentino Alto Adige a quelli del Friuli Venezia Giulia, Austria, Slovenia ed Istria. Successo del talk show di Cristiana Sparvoli e del suo libro “Radicchi Stellari”: presenti Davide Botta, Corrado Fasolato, Devetak, Marco Bortolin, Renzo Dal Farra e Nicola Dinato.
Nel salone del Teatro Sansovino i premi delle migliori cucine dell’Alpe Adria sono stati consegnati da Maurizio Potocnik, presidente ed editore da 18 anni della Guida Magnar Ben, Giampietro Comolli, Cristiana Sparvoli e l’On. Giancarlo Scottà (commissione Agricoltura e Alimentazione al Parlamento Europeo) ospite agli Awards. Tra i premiati oltre a Botta, Fasolato, Devetak, Dal farra e Dinato, la Famiglia Trippolts per la Carinzia, Nado Badurina Badi per l’Istria, Daniele Corte dalla provincia di Pordenone, Giorgio Suraci da Trieste. Particolarmente apprezzato l’intervento del giovane ed istrionico Andrea Mainardi di Brescia, chef televisivo della Prova del Cuoco su Rai 1, premiato per Officina Cucina come Miglior Ristorante Innovativo dell’Alpe Adria 2014. Un particolare applauso è andato a Roberta e Alessandro Rorato delle Marcandole “Miglior Ristorante di Mare dell’Alpe Adria 2014” assenti per un grave lutto in famiglia.
Tra i produttori dei migliori vini dell’Alpe Adria, da segnalare la presenza di Franco Lunelli che ha ritirato un meritatissimo premio alla carriera 2014, confermando ancora una volta uno stile davvero unico per simpatia e signorilità, stile che caratterizza la maison Ferrari-Lunelli dalla sua nascita. Di seguito le aziende slovene Stoka e Vinakoper, Villa Rinaldi, Girardi, Adami, Roccat e Bonotto delle Tezze dal Veneto, Josef Arunda dall’Alto Adige. In chiusura la Gran Cena di Gala con menù a 6 mani tra il ristorante triestino Al Bagatto, lo chef trevigiano Davide Croce e il ristorante Sansovino-Castelbrando diretto da Tonino Palazzi. 5 portate caratterizzate nella scelta degli ingredienti provenienti dai produttori artigianali di alta qualità dell’Alpe Adria e naturalmente abbinate ai migliori vini di questa macroregione unica al mondo.
Maurizio Potocnik ringrazia tutto lo staff, tutte le aziende Partner, tutti i produttori presenti e la famiglia Colomban per l’ospitalità e le intense suggestioni castellane e rilancia al prossimo Best of Alpe Adria in terra d’Istria con la collaborazione dell’Ente Turistico Regionale Istriano della Croazia che si terrà a fine settembre 2014 per l’inizio della stagione dei tartufi.

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Dal cucchiaio alla città: un progetto

illustrazione dell'articolo progettare un localeL’architetto Graziella Bloccari, che ha progettato fra l’altro l’Eppingercaffè di via Dante a Trieste, ci racconta quali sono a suo parere i criteri di progetto per un locale, possibilmente un locale di successo… "I criteri di progetto per un locale? Dal cucchiaio alla città...Userei questo famoso slogan per sintetizzare l’approccio progettuale degli architetti a un progetto: l’analisi, l’impegno e il metodo sono i medesimi, quello che cambia è la scala di intervento! Per progettare un locale vi è lo stesso sforzo intellettuale che si affronta per un edificio. Progettare è un mestiere difficile al quale non basta dedicare una vita. Si deve essere in grado di capire le esigenze del cliente e dei suoi futuri clienti /consumatori e si deve essere  in grado di offrirgli un progetto esclusivo e personalizzato in cui si dia spazio alla creatività e all’innovazione tecnologica. L’ideale è creare un sodalizio fra chi gestirà il locale e chi lo progetta. In questo rapporto vi è l’essenza del successo del lavoro di entrambi. Penso a un bar o a un ristorante come un “progetto di architettura” dove ci sono un tema, un progettista e un committente; il progetto deve essere il risultato di un compromesso tra queste tre entità: quello che il tema richiede, ciò che vuole il committente e quello che ha in testa il progettista! Il progetto è frutto della propria esperienza, delle proprie emozioni e della propria formazione culturale. Pensare a un posto dove trascorrere momenti di vita giocosa e non allineata non è facile, proprio perché le nostre emozioni dipendono anche e soprattutto dai luoghi in cui passiamo il nostro tempo. L'organizzazione degli spazi, l'utilizzo dei colori, la scelta degli arredi e la presenza di odori e profumi devono poter generare benessere e sentimenti positivi in chi li utilizza. Ho imparato perciò che un locale per avere successo deve essere UBISEQUALLU! Deve avere: un’ubicazione strategica, un servizio accurato, qualità dei cibi e dei prodotti in vendita e allure o atmosfera, quest’ultima la più difficile. Quattro cose consustanziali! Il sottotitolo è una frase di Gropius, Bauhaus, ma il cucchiaio disegnato da Sara Carciotti, è pieno di mare del golfo triestino!

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Manifestazioni di interesse Ocm vino

La più grande rete d’imprese del vitivinicolo, coordinata dalla Cciaa di Udine, per la promozione all’estero, sui principali mercati extraeuropei. Ocm vino con la Cciaa, manifestazioni d’interesse entro venerdì Per la nuova edizione del progetto, con bando regionale di prossima pubblicazione. Proseguono intanto le iniziative promozionali negli States dell’edizione in corso
Sono aperte fino a venerdì 9 maggio, in Camera di Commercio di Udine, le manifestazioni d’interesse da parte delle aziende per la nuova edizione del progetto Ocm vino, il cui bando è stato appena pubblicato dal Ministero delle Politiche Agricole e che dovrà ora essere promosso per i fondi regionali, anche in questo caso tramite apposito bando, di prossima uscita. All’Ocm, l’ente camerale friulano partecipa fin dal 2010, quando ha dato avvio alla prima Ati (Associazione temporanea d’imprese) che, dalle 22 aziende della prima edizione è arrivata a raccogliere la partecipazione delle oltre 40 nell’ultima, le cui iniziative sono tutt’ora in corso. Di che cosa si tratta? Le aziende del vitivinicolo di tutta la regione possono aderire all’iniziativa, per promuovere la propria attività e i propri prodotti all’estero, sui mercati extraeuropei: le imprese portano il 50% del budget, poiché è prevista una compartecipazione alle spese da parte dell’Unione europea (attraverso il Ministero delle Politiche agricole e la Regione). Ogni azienda può decidere in autonomia a quali attività aderire – Fiere, B2b, eventi di degustazione e diffusione di materiali, informative promozionali, ecc. –, ma il quadro dell’Ati e la Camera di Commercio come supporto logistico «conferiscono al nostro progetto, unico in Italia, la forza di una grande rete fra imprese, che si muove dunque con più peso e organizzazione sui principali e più promettenti mercati di sbocco per i vini della nostra regione, primo fra tutti quello degli Stati Uniti», commenta Giovanni Da Pozzo, presidente della Cciaa, che proprio sul tema delle aggregazioni fra micro e piccole imprese è stata sempre all’avanguardia, proponendo da diversi anni iniziative come l’Ocm, ma anche occasioni di approfondimento e formazione sul tema, incontri fra imprese e bandi di contributi.
Le aziende che volessero aderire alla prossima edizione dell’Ocm possono dunque trovare una scheda per manifestare il proprio interesse sul sito www.ud.camcom.it.
Nel frattempo, proseguono le attività del progetto per l’edizione tuttora in corso, partita quest’anno con la partecipazione di gruppi di aziende dell’Ati alle principali manifestazioni internazionali negli States: dal Vinitaly Us allo Slow Wine Tour, dal Simply Italian Great Wines Americas Tour di Miami e al Gambero Rosso Us Tour tra San Francisco, Chicago e New York. Proprio nei giorni scorsi, a Chicago, c’è stata una delegazione delle aziende dell’Ati friulana, al World Wide Meetings America, dunque ancora una volta in uno dei più prestigiosi e seguiti eventi di settore a livello mondiale.

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Malvasie in degustazione emozionale

sala degustazioni cantina Le Favole a Caneva di Sacile Il caso, a volte, ti fa vivere esperienze stimolanti, istruttive, piacevoli. Inaspettate. È quello che è successo a me andando a una degustazione di “Malvasie dal Friuli all’Istria” organizzata dall’Azienda Le Favole a Caneva (Pn). Due giorni dopo l’impegnativo - per me - Vinitaly, riprendere l’auto e fare un sacco di chilometri per andare ancora a degustare mi pesava, e non poco. Ma un vigneto totalmente inerbito e con una esplosione di soffioni già all’arrivo mi ha rallegrato il cuore. Scoprire poi che chi guidava la degustazione era il mio grande maestro Roberto Fresco mi ha riempito di gioia. La degustazione non era la solita, ma emozionale /filosofica/musicale: il massimo. Finalmente sono dall’altra parte. A imparare. Con il desiderio di scoprire le differenze tra il mio modo di guidare le degustazioni di abbinamento vino/musica e quello del mio precettore. Fresco inizia parlando della sintassi per rappresentare la bellezza del vino attraverso un’altra bellezza. E di quanto la parola sia debole a rappresentarla. Di quanto la parte tecnica sia importante per il tecnico giustappunto, ma non per il consumatore. Di quanto sia importante far viaggiare la fantasia e lasciarsi travolgere da emozioni e suggestioni. Di come utilizzare la musica per raccontare la bellezza contenuta nella malvasia sia la giusta chiave di lettura. Perfetto, siamo in sintonia. Poi afferma che i vini rossi sono rock privilegiando il ritmo, essendo la parte “dura” prevalente, mentre i bianchi sono ballate melodiche, essendo predominante la parte morbida. Anche qui ci troviamo d’accordo. Parte la musica e viene servita la prima malvasia. Budapest - George Ezra: melodia accattivante ritmata. Nella malvasia Pitars ritroviamo il territorio, il frutto, il caldo, la mineralità. Insomma la mediterraneità. Si continua con Dust in the wind - Kansas sogno libertà e capelli al vento. Nella Malvasia Le Favole abbinata sento invece agrumi, gelsomino, e una crostata di frutta che mi riporta a casa, non nelle praterie.Inizia Ventura Highway degli America, siamo ancora in viaggio attorno a un fuoco. Nella malvasia di Gernic (Croazia) dove la pietra focaia, il citrino, i sentori burrosi creano una piacevole complessità. Questa Malvasia, lo scopro ora che sto scrivendo, ha conquistato la corona nella guida Vinibuoni d’Italia 2014. Ecco Kayleigh di Marillon, sembra di essere a un concorso di dressage, cavalli che ballano per poi partire al galoppo. Perfetto abbinamento con la malvasia di Drius che parte piano con un ritmo lento per poi esplodere in bocca e continuare, però, in maniera monotona. Altro brano musicale The Boxer di Simon & Garfunkel. Una fonte d’acqua, in mezzo a un bosco, che si trasforma in un torrente è la mia rappresentazione immaginifica. Il vino mi dona sensazioni di muschio, aglio, mela cotta, acacia e un ritorno metallico. Poi, al momento dello svelamento, scopriamo che è ancora la malvasia delle Favole. Fresco non perde il vizio, da buon tecnico sensorialista, di mettere un doppione. E tutti ci siamo caduti come allocchi… Le note di Into the mystic di Van Morrison mi fanno ritornare nel caldo deserto dove solo i cactus riescono a vivere. La malvasia del Castello di Rubbia (l’unica del 2011) si abbina perfettamente. Macerata, calda, avvolgente, complessa. Parla di sabbia e sole, tanto sole. Un evento di altissima qualità, anche se ancora forse siamo in troppo pochi a lasciarci coinvolgere dalle emozioni, perfino durante degustazioni di tal fatta...

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35 anni 35 ricette, votate la preferita

La Taverna di Colloredo di Monte Albano nel 2014 compie 35 anni, una data importante che sottolinea il successo di un progetto: all’insegna di territorio, materie prime eccellenti, ospitalità e cucina vera, quella cucinata! Molte sono le iniziative in programma a partire da un piccolo ricettario della memoria con 35 ricette, una per ogni anno di attività, che viene dato in omaggio a ogni ospite che si reca al ristorante. Noi di qbquantobasta le pubblicheremo tutte sul quotidiano on line e in parte sul mensile cartaceo. A voi lettori il compito di votare le ricette che preferite. Il menu del 20 ottobre, quando si svolgerà la grande festa di compleanno alla Taverna, coinvolgendo anche alcuni chef degli anni passati, si baserà sulle cinque ricette più votate. Seguiteci dunque sul sito www.qbquantobasta.it su FB https://www.facebook.com/quantobasta Per votare scriveteci una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qui l'elenco delle 35 ricette che suggeriscono emozioni, ricordi, un tocco vintage che affascina, ma sempre anche la continua voglia di sperimentare.

Votate la vostra ricetta preferita!
* 1979 Cjalzòns d'Inverno * 1980 Minestra di verza e patate * 1981 Timballo Tiramisù * 1982 Zuppa di fagioli e brovada * 1983 Asparagi verdi di Fossalon e prosciutto del Carso * 1984 Gnocchi di susine con gelato alla cannella * 1985 Petto d'oca profumato all'arancio e zenzero * 1986 Zuppa gratinata di funghi * 1987 Guanciale di Pezzata rossa cotto a bassa temperatura * 1988 Petto e coscia di quaglia con salsa allo sclopit * 1989 Frico cun cartufules * 1990 Agnolotti d'Autunno con verza * 1991 Petto di polletto con salsa di fiori di acacia e carciofi * 1992 Costa e verza in padella * 1993 Lombo di lepre ai frutti secchi * 1994 Cialda croccante con crema chantilly e fragole * 1995 Sope di erbis e uardi * 1996 Code di gamberi all'olio extravergine di oliva * 1997 La quaglia incontra il foie gras * 1998 Terrina di fegato d'oca * 1999 Risotto con radicchio tardivo * 2000 Cocotte * 2001 Piccione farcito con le sue interiora in salsa Asperum * 2002 Suprema di faraona con punte d'asparagi e ricotta * 2003 Più pasta che fagioli * 2004 Fegato grasso d'anatra in foglia di patata * 2005 Insalata di puntarelle con fritto di branzino * 2006 Fagottino di polenta in cartoccio * 2007 Ravioli di patate su fonduta di porro e tartufo bianco * 2008 Doppia sfoglia di cioccolato * 2009 Capesante scottate in crosta d'erbe (nella foto) * 2010 Coda di rospo con crema di mandorle * 2011 Rotolo ghiacciato di prugne con lamponi * 2012 Lasagnetta gratinata con radicchio di Gorizia * 2013 Risotto alle erbe di primavera con asparagi bianchi

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Degustazioni esclusive di qb a Corno

Sabato 10 maggio doppio appuntamento per wine lovers e appassionati: alla Fiera dei vini di Corno di Rosazzo qbquantobasta propone due degustazioni ideate e guidate da Liliana Savioli. Alle 18 degustazione-confronto Il Friuli accoglie la Sicilia, con due vini speciali, resi speciali dalla Botrytis:  l'Otto Lustri di RoncSoreli di Prepotto e La Masa 2012 doc Regaleali di Palermo della Cantina Castellucci Miano. Sarà presente anche l'enologo di Roncsoreli Emilio Del Medico. Serviti in abbinamento formaggi siciliani gentilmente offerti. Sala Consiliare, ingresso gratuito, massimo 30 posti, prenotazione consigliata.

Alle 20.30 sempre in sala Consiliare un evento speciale studiato da Savioli per l'occasione: finalmente anche per voi tutto quello che volevate sapere sugli orange wines e non avete mai osato chiedere! Degustazione cromatico-musicale. Degusatzione alla cieca di sei  importanti vini provenienti dalla nostra regione, con formaggi in abbinamento e musiche scelte ad hoc. Un'occasione per incontrare questi vini, riconoscendone il territorio. Costo 20 euro, prenotazione obbligatoria scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o sul sito della Fiera di Corno http://www.fieradeivinicorno.it/contatti.html



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Pane vino e... Giovanni Gandino

L’edizione 2014 della Fiera dei vini di Buttrio ha in serbo molte novità. Sempre al passo con i tempi, sa rinnovarsi sostanzialmente, pur restando fedele a se stessa, legata alle sue radici profonde e rispondendo alle esigenze degli appassionati di oggi. Una delle novità che sicuramente raccoglieranno entusiastici apprezzamenti è costituita dai laboratori di panificazione con il maestro Giovanni Gandino, esperto di fama dell’arte bianca. Sarà a Buttrio il 13 e 14 giugno. Gli abbiamo chiesto come nasce la passione per l’arte bianca, perché di arte davvero si tratta se si vuole fare un buon pane… Così ci ha risposto:
Questa passione nasce nel 1991: ho semplicemente frequentato una scuola statale per poter svolgere questo lavoro. L'Istituto G. Beccari di Torino detto anche Istituto Arte Bianca era l'unico istituto statale in Europa che formasse i panettieri, pasticceri e mugnai. Questa intuizione nobile e ricca di matura visione del mio futuro fu semplicemente generata da una frase di mio papà (per me un mito) "Gianni! visto che anche quest'anno ti bocceranno in questa scuola (liceo scientifico Da Vinci di Torino) mi hanno parlato di una scuola dove impari a fare il pasticcere girando il mondo sulle navi...” Capite quindi che la scelta fu basata esclusivamente su una concreta e seria analisi del mio futuro prossimo: donne e viaggi ... Non andò proprio così, mi affezionai alle tematiche inerenti ai cereali, alla coltivazione e al grano, tanto che pochi anni dopo il diplomi dell'Arte Bianca di Torino conseguii anche il diploma di Perito Agrario. Ho lavorato come pasticcere e lievitista presso la Panettoni Balocco, ho gestito un locale, ho lavorato come operaio (caricavo e scaricavo i camions presso il Molino Cordero di Fossano: due ernie al disco sono il ricordo dei sacchi da cinquanta chilogrammi), per dodici
anni sono stato responsabile qualità nel Molino Mettone di Cuneo, attualmente mi occupo di formazione, consulenza e start up per aziende, ristoranti e scuole.
(l’intervista continua sul numero di giugno di qbquantobasta) spacciatori di lievito madre stay tuned e soprattutto prenotatevi subito ai laboratori con Giovanni Gandino!

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Cappello equitazione Sissi a 134.500 euri

Case imperiali, Dorotheum, Vienna: ancora vivissimo l'interesse per l'impero asburgico, soprattutto per gli oggetti personali dell’Imperatrice Elisabetta e dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Ne è la prova l’asta che lo scorso 30 aprile il Dorotheum di Vienna ha dedicato a alle Case Imperiali: sala affollata e miglior risultato ottenuto per un singolo oggetto nella storia di questa asta che si tiene una volta all’anno. A 134.500 euro è stato aggiudicato l’elegante cappello da equitazione dell’Imperatrice Elisabetta, che probabilmente proviene dalla sua figlia preferita, l’Arciduchessa Marie Valerie. Una ciocca di capelli bionda dell’Arciduca bambino, proveniente dal lascito della cameriera di corte Leopoldine Frappart, ha raggiunto 14.940 Euro.  La coppia di gemelli con il monogramma „FJI“ ha raggiunto la cifra di 34.460 Euro, di molto superiore alla stima proposta in catalogo. fonte: www.artslife.com

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Gli affreschi del Nievo tornano in castello

Gli affreschi del Castello di Colloredo ritornano a casa: erano stati custoditi dagli eredi di Ippolito Nievo, che nell'Ottocento aveva abitato il maniero. Apprendiamo questa notizia dal sito de La Stampa on line (fonte: e. bramati, arte.it) Dopo 35 anni il Friuli Venezia Giulia rientra ufficialmente in possesso degli affreschi un tempo conservati presso il Castello di Colloredo di Monte Albano - edificato intorno all'XI secolo dai visconti di Mels - nell’ala dove nell'800 abitò lo scrittore e patriota Ippolito Nievo. I dipinti del Cinquecento e Seicento, la cui superficie totale è di 105 metri quadrati,  decoravano la cornice sotto i solai. Per mantenerne l'integrità, dopo il terremoto del 6 maggio 1976, nel '79 gli affreschi furono staccati dalle pareti, e da allora vennero custoditi dagli eredi di Ippolito e Stanislao Nievo in una delle dimore di famiglia. Grazie a Consuelo Artelli Nievo, vedova di Stanislao, potranno ora tornare nella loro collocazione originaria.  Il Castello, che dovrebbe essere ulteriormente valorizzato da parte dell'amministrazione regionale, potrebbe  - si dice - diventare la sede della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, che oggi risiede a Roma. Nella foto il castello visto dal giardino del ristorante "La Taverna".

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