Zuppa di arzilla e cavolo romanesco
Oggi ricetta per due persone, non necessariamente in modalità romantica. Dall'archivio di qubi. Piatto tipico della cucina romana. Zuppa di arzilla (la razza chiodata) e cavolo romanesco.
Si ispira alla proposta dello chef Giorgio Locatelli, che sicuramente conoscete dalla trasmissione TV masterchef. Locatelli è anche ambasciatore della sostenibilità alimentare e collabora con Finish per il progetto “Acqua nelle nostre mani”.
“Sta minestra balsamica de pesce, specie si er brodo è fatto co’ l’arzilla, ve basta solo d’assaggio ‘na stilla pe’ dì: Mò panza mia poi pure cresce! È peggio de na droga sconosciuta che intossica er palato e nun dà tregue: tutti li venerdì, ‘na ricaduta” (Aldo Fabrizi)
INGREDIENTI per due persone
- 1 testa media di cavolo romanesco
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 costa di sedano tagliata finemente
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 1 spicchio di aglio leggermente schiacciato
- 150- 200 g di arzilla (razza chiodata)
- brodo di arzilla-razza
- 2 fette di pane
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- sale e pepe q. b.
FATE cosÌ
- Lessate la razza (che avete già fatto eviscerare dal vostro pescivendolo di fiducia).
- In una casseruola versate 1 cucchiaio di olio evo, le verdure pulite e tagliate a pezzetti, l’aglio; soffriggete per un paio di minuti.
- Mondate il cavolo e tagliatelo in modo da avere disponibili i ciuffetti a fiore.
- Rimuovete l’aglio, aggiungete il concentrato di pomodoro, il cavolo romanesco e insaporite per altri 2 minuti.
- Condite con sale e pepe e aggiungete il brodo di razza fino a coprire il cavolo.
- Portate a bollore e cucinate a fuoco dolce per una decina di minuti, aggiungendo brodo se necessario.
- Nel frattempo tostate il pane e strofinatelo con uno spicchio di aglio e un goccio di olio.
- Infine aggiungete il pesce alla zuppa, controllate sale e pepe.
- Servite guarnendo con dell’olio evo e con il pane precedentemente tostato e insaporito.
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