Zuppa di arzilla e cavolo romanesco
Oggi ricetta per due persone, non necessariamente in modalità romantica. Ricetta tipica della cucina romana. Zuppa di arzilla (termine romanesco per la razza chiodata) e cavolo romanesco. Si ispira alla proposta di Giorgio Locatelli, primo chef italiano ad avere ottenuto la stella Michelin all'estero e ambasciatore della sostenibilità alimentare. Lo Chef collabora con Finish per il progetto “Acqua nelle nostre mani”, giunto alla quarta edizione.
INGREDIENTI per due persone
- 1 testa media di cavolo romanesco
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 costa di sedano tagliata finemente
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 1 spicchio di aglio leggermente schiacciato
- 150- 200 g di arzilla (nome romanesco della razza chiodata)
- brodo di razza
- 2 fette di pane
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- sale e pepe q. b.
PREPARAZIONE
- Lessare la razza, che avete già fatto eviscerare dal vostro pescivendolo di fiducia.
- In una casseruola versare 1 cucchiaio di olio evo, le verdure pulite e tagliate a pezzetti, l’aglio; soffriggere per un paio di minuti.
- Mondare il cavolo e tagliarlo in modo da avere disponibili i ciuffetti a fiore.
- Rimuovere l’aglio, aggiungere il concentrato di pomodoro, il cavolo romanesco e insaporire per altri 2 minuti.
- Condire con sale e pepe e aggiungere il brodo di razza fino a coprire il cavolo. Portare a bollore e cucinare dolcemente per una decina di minuti aggiungendo brodo se necessario.
- Nel frattempo tostare il pane e strofinarlo con uno spicchio di aglio e un goccio di olio.
- Infine aggiungere il pesce alla zuppa, controllare sale e pepe.
- Servire guarnendo con dell’olio e con il pane precedentemente tostato e insaporito.
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