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In ricordo del mecenate di Toppo

Il 2 novembre, giornata dedicata alla commemorazione di tutti i Defunti, sono stati posti dei fiori anche davanti alla lapide tombale di uno dei mecenati della città di Udine e del Friuli, precisamente al conte Di Toppo, a cui dobbiamo fra l'altro l’istituzione del Collegio “di Toppo-Wassermann”, sede della Scuola superiore dell’Università di Udine (ricordiamo che per il mantenimento del nome si è mobilitato anche qbquantobasta insieme all'associazione promotrice "Apriamo il paracadute" presieduta da Mària Croatto). Al cimitero comunale di  S.Vito di Udine, il dotto Paolo Balbo, figlio d Italo Balbo,  ha reso omaggio alla tomba di Francesco di Toppo e di sua moglie Antonietta Wassermann. Era in questi giorni in Friuli accompagnato dalla moglie – signora Paola – per partecipare agli eventi che il comune di Varmo, in particolare la frazione di Santa Marizza, ha dedicato alla figura della zia Giuliana Canciani Florio, in occasione dell'80esimo anniversario del matrimonio di Giuliana Canciani con il conte Florio, morto poi in volo pochi anni dopo nel cielo di Tobruk con il cognato Italo Balbo e Nello Quilici. Un  matrimonio da molti definito il matrimonio del secono ('900) in Friuli.

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