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Civa Champions

Giovedì 4 agosto: a Trieste campionato mondiale di mangiatori di civa (diminutivo triestino di cevapcici, si può dire anche ciba). Dalle 20 alla Sagra della sardella a Campanelle. Iscrizione alla gara 10 euro. Ciba e acqua a volontà!

Civa vuol dire (quasi) kebab o potremmo anche chiamarli hamburger all’ottomana. I cevapcici sono un piatto a base di carne tritata variamente speziata. Piatto tipico della cucina balcanica: nome croato ma origine turca. La tradizione delle polpettine di carne da cucinare alla brace è stata portata in Serbia dagli Ottomani già nel XIV secolo. Cevapcici è il diminutivo

della parola turca «Cevapi», che significa all'incirca «Kebab». Trattasi di una sorta di piccolo hamburger però non a forma piatta, bensì in forma di polpettine cilindriche del diametro di un paio di centimetri e della lunghezza di 7, 8 centimetri.
La ricetta filologica prevede carne di manzo, maiale e agnello in parti uguali, tritate insieme a grana medio-fine. Vanno insaporiti con sale, pepe, peperoncino, eventualmente anche aglio o cipolla.

Per un tocco di cultura segnaliamo l'articolo di Paolo Rumiz uscito su Il Piccolo il 24 giugno, dal titolo "Lo sfacelo jugoslavo servito in cucina" (1991-2011: i Balcani 20 anni dopo). Eccovene un passo: “La certezza di trovarmi su un piano inclinato verso l'inevitabile, scrive fra l'altro, la ebbi una sera a Belgrado, quando mi servirono uno spiedo chiamato "Spada fiammeggiante dei fratelli Jugovic" a gloria di una famiglia impalata dal Turco secoli prima. (...) Pochi mesi dopo il cuoco di una gostilna dalle parti di Postumia rifiutò di servirmi gli jugo-cevapcici di cui andavo ghiotto, rivendicando un menu di sola carne slovena…”



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