MEMORIE – Arte immagini e parole del terremoto in Friuli

Cosa facevi alle 21 del 6 maggio 1976? Un traumatico flash si accende illuminando un periodo storico e quanto è accaduto in seguito, raccontando il terremoto che aveva cancellato i paesi, ma senza abbattere i friulani. MEMORIE – Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli. Inaugurazione della mostra sabato 23 aprile 2016 alle 18.00. Domenica 24 aprile 2016 apertura al pubblico con orari 10.00 – 19.00. A quarant’anni dal sisma, per chi non c’era o per chi vuole ricordarlo, Villa Manin di Passariano ospita una mostra che ripercorre i momenti dell’emergenza e della solidarietà, dei restauri e della ricostruzione.
I dipinti cinquecenteschi di Pomponio Amalteo, provenienti dalla chiesa gemonese di San Giovanni Battista, non più ricostruita, sono visibili per la prima volta assieme ad altre importanti opere restaurate.
Filo conduttore della mostra è il recupero delle memorie: dal patrimonio culturale agli esempi di pianificazione e di realizzazione di nuove architetture, dai filmati d’epoca alle interviste raccolte in un documentario fino alla reinterpretazione di giovani artisti e studenti di una realtà non conosciuta.

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Escursione a caccia di erbe con Ennio Furlan

Il giorno 24 aprile 2016 camminata a caccia di erbe spontanee con Ennio Furlan, partendo dall'areea dei festeggiamenti di Campolessi (Gemona), ritrovo alle 08,00 del mattino. In  collaborazione con il neonato Gruppo Micologico Gemonese, presieduto da Umberto Zanghi. L'incontro si svolgerà anche in caso di cattivo tempo, si faranno proiezioni e speigazioni sulle erbe fino all'ora di pranzo che si svolgerà presso i chioschi.  Nella foto l'affollata conferenza sulle erbe spontanee e presentazione del libro di Ennio Furlan "Erbe e dintorni" in località Godo.

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CJAMINADE PES CÔRTS DAL REFOSC

All'interno del programma "Alla Corte di REfosco di Faedis", quest'anno, domenica 17 aprile 2016 ci sarà anche la camminata per le corti del REfosco, CJAMINADE PES CÔRTS DAL REFOSC. Partenza dalla sala parrocchiale di Campeglio in piazza alle 9,00. Ritrovo ore 08,45.

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AFFETTATI E FORMAGGI
presso l’azienda Ronc dai Luchis di Faedis

3 CEREALI ALLA SALSICCIA E REFOSCO
presso l’azienda Di Gaspero Flavia ed Umberto

GUANCIA DI MAIALE AL REFOSCO
presso l’azienda Perabò Maurizio di Raschiacco

CROSTATA DI PERE AL REFOSCO
all’arrivo nella sala parrocchiale

Quota di partecipazione € 15,00 da versare alla prenotazione entro il 14 aprile 2016
È possibile acquistare il vino nelle varie tappe; la Pro Loco provvederà a portare all’arrivo le confezioni acquistate.

Per info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure SMS 331.9050011 (Posti limitati)

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Byob nuovo accessorio di moda per wine lovers

Presentata a Vinitaly un'elegante Byob, la borsetta per bottiglie che si propone come nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con sè.   BYOB significa bring your own bottle e fa riferimento all’abitudine USA  di portare il vino da casa.  Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna.  E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori di Wine Spectator  ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.
La pratica del Byob è stata presentata a vinitaly dall'Associazione Nazionale Le donne del vino con borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda  (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa,  con una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.

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A Vinitaly donne vino e bellezza

Le Donne del vino iniziano a ricoprire ruoli importanti nel mondo enologico ma sono anche capaci di aggiungere fascino alle bottiglie curando la bellezza, l’ospitalità, i valori etici e la moda. E la fiera veronese è palcoscenico di tante iniziative con lo stesso fil rouge “donne vino e bellezza”. Il vino delle donne ha dunque molte facce: quella più tecnica della degustazione al femminile con bottiglie del 1967, primo anno di Vinitaly, quella più glamour dei brindisi e quella più seria del libro contro la mafia “Campanella”, di Maria Cristina Sarò, sostenuto dalle Donne del vino della Sicilia.

A Vinitaly  le Donne del vino interpretano il tema nazionale 2016 della bellezza proponendo i film con i brindisi, la cosmesi oppure la moda con le modelle della Fashion Class di Verona che sfilano con le bottiglie in mano…

Le Donne del vino hanno presentato a Vinitaly il primo grande evento diffuso nazionale con cui accoglieranno le wine lover italiane, cioè le nuove consumatrici di grandi vini. E’ la  Festa delle donne del vino e avrà luogo ogni anno il sabato precedente l’8 marzo.  A fianco di questo progetto più modaiolo, le Donne del vino del Piemonte si preparano a creare itinerari di trekking nei vigneti e quelle della Toscana a cavalcare la nuova tendenza dei rosati.
Il 50° Vinitaly ha mostrato una particolare attenzione all’enologia in rosa con la degustazione inaugurale, che ha visto  protagoniste 10 donne del vino con bottiglie di cinquant’anni, e ha visto un riconoscimento ufficiale nel discorso inaugurale del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
Un Vinitaly dove il tema dell’anno 2016 –Donne, vino e bellezza- è stato interpretato in chiave fashion e wellness.  Dal BYOB, la borsetta per bottiglie che si propone come un nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover  alla cosmesi che usa le componenti più salutari del vino con la linea delle creme al vino rosso della Co.Der.


  



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24 formaggi speciali solo per cheese addicted

La Taverna di Colloredo di Montalbano propone per venerdì 15 aprile 2016 un appuntamento davvero speciale per appassionati di formaggi, senza dimenticare la selezione di vini e birre abbinati! Ve li elenchiamo perchè intanto possiate solleticare e sollecitare le vostre papillle anche mentre siete seduti a leggere. Siamo pronti a scommettere che alcuni di questi formaggi in selezione non li conoscete neppure di nome!  Dopo un'apertura con stracciatella e acciughe e pinzimonio di verdure si incomincia con i

FORMAGGI  FRESCHI
Grotta di Montergalda    
Caprino di Riforano con Gelatina di Picolit
Toma delle Langhe con Frutti di bosco
Brillat Savarin con Mostarda di fragole
Brin d’Amour alle erbe della Corsica
    
dopo la pausa golosa con cocotte di fonduta, asparagi e tartufo primaverile si passa ai
    
FORMAGGI  PUZZONI    
Blu di Montefeltro con Mostarda di cipolla
Fontina d’alpeggio con Uva fresca
Losa di capra con Gelatina di Refosco
Munster stagionato con Mostarda di verdure
Epoisses d’Epoisses    
  e quindi ai 
FORMAGGI  MEDIA STAGIONATURA
Ragusano DOP    
Bitto DOP e Mostarda di peperoncino
Granglona e Mostarda di mele
Pecorino di fossa dell’Abbondanza  e Mostarda di Kiwi
Castelmagno d’alpeggio    
    
Sorbetto mela e zenzero
    
FORMAGGI  ERBORINATI    
Shropshire “Colston Basset”    
Fourme d’Ambert au Sauternes    
Verde dei Berici  e Miele al tartufo
Roquefort selection e Miele di tiglio
Blu al Ramandolo e Frutta secca
Gorgonzola cremoso   

 

I  VINI  e  LE BIRRE in abbinamento

Franciacorta Pas dosé Azienda Berlucchi (Lombardia)

Sauvignon Valter Sirk (Slovenia)

Pinot nero “Meczan”  Hofstätter (Trentino Alto Adige)

Doppio malto - True Faux  Birra artigianale  (Veneto)

Sammarco Castello dei Rampolla  (Toscana)

La réserve de l’Abesse  - St. Denise Doppio malto – birra artigianale (Belgio)

Marsala vergine 1980 ris. del Centenario Pellegrino (Sicilia)

costo vini inclusi: 70 euro

prenotate subito al numero 0432 889676 p scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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A Gorizia Sellingmylife compie due anni

Fa molto #casablanca, ideale per i lunghi baci al terminal, quando le vite si separano ma si e' infinitamente uniti. Burberry Prorsum, eterna giovinezza, classe senza tempo. #musthave #vintage #boutique #secondhand #moda #altamoda #fashion #accessories #style #luxurygift #love #vogue #elegant #lifestyle #italy #positivity #luxurysecondhand #sellingmylife

ll 12 aprile 2016 Sellingmylife compie due anni: “BUON COMPLEANNO!” Un’idea originale di Daniela Zanette. Un mercato fra l’essere e l’avere. Una piccola boutique nel cuore di Gorizia dove gli abiti e gli accessori sono carichi di una storia che passa di vita in vita. "Dovessi definire il mio progetto con alcuni aggregatori semantici, gli hashtag più popolari sui social network, scriverei: #consapevolezza, #riciclo, #secondamano, #luxurysecondhand, #vintageshopping, #affordableluxury, #mondomigliore, ci racconta Daniela Zanette. Le cose belle, fatte bene, di design e qualità (in particolar modo i capi vintage, ossia di venti, trenta, quarant'anni fa, del Made In Italy sartoriale, o delle griffe storiche internazionali pre-delocalizzazione) hanno un valore intrinseco. Sono senza tempo, attraversano intatte e splendide i decenni senza farsi travolgere dal fast fashion che svanisce in una stagione", spiega Daniela.

Da che cosa hai preso spunto per creare Sellingmylife?
Certamente dalla tradizione dei vintage shop inglesi dove ci si può sbizzarrire in un mix and match divertente; costruendosi dei look molto personalizzati, uscendo dall’omologazione dei trend di stagione. Dove si può acquistare un capo di norma fuori dalla propria portata economica a un prezzo accessibile. Non solo, mi sono ispirata ai progetti internazionali di #ecofashion quali per esempio “ECO AGE” di Livia Giuggioli Firth, moglie del celebre attore Colin Firth, la cui mission “abbinare eleganza ed etica per innalzare il livello di sostenibilità, etica e benessere sociale” è appunto quella di unire il glamour e l’alta moda alla sostenibilità ambientale. Evitando gli sprechi. Riutilizzando i tessuti. Garantendo l’eticità della filiera produttiva.

Che cosa si trova nel tuo negozio?
Mi sono sempre più specializzata nell’alta gamma da donna con qualche “chicca” per l’uomo, come per esempio le cravatte anni Ottanta e Novanta di Paul Smith ed Hermes. Non solo abiti, naturalmente, anche gli accessori di lusso – specialmente le borse di Louis Vuitton, Lanvin, Gucci, Yves Saint Laurent, Prada – sono molto apprezzati. Non manca la bigiotteria anni Ottanta di firme prestigiose come Cascio, Grosset e De Liguoro.


Che tipo di clientela frequenta Sellingmylife?
Le clienti vengono da Lubiana e da Trieste, così come da Udine e Padova. Sono perlopiù donne 40-50enni, raffinate, abituate a viaggiare molto e con evidente familiarità con il vintage. Frequentano sia i mercatini, sia le fiere di settore come Belgioioso e Milano. Segnatevi in agenda che ad aprile c’è la Milano Vintage Week!
Dove ti rifornisci di tante meraviglie?
La formula è il conto vendita da privati.

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info: www.sellingmylife.it
Corso Verdi 61 Gorizia

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Festival del vino di Šempas


Alla 10. edizione del Festival del vino di Šempas svoltasi il 3 e 4 aprile 2016 presso la Casa della Cultura di Šempas, nella Valle del Vipacco, hanno partecipato 65 produttori offrendo in degustazione oltre 200 vini prodotti da varietà loccali, naturalizzate e autoctone. Dejana Baša, sommelier professionale di III.livello, responsabile e coordinatrice dell’evento ha arricchito il festival con numerosi laboratori, dibattiti e anche degustazioni di oli, premiando il migliore. Al Festival hanno portato i saluti di benvenuto il Sindaco del Comune di Nova Gorica, Matej Arčon, il Presidente dell’Associazione Turistica TIC Črtomir Špacapan, il Proconsole Tomislav Kovačič; presenti anche Eques, Ordine europeo de Cavalieri del vino, Consolato della Slovenia, Regine del Vino. Tantissimi i visitatori. Dejana ha pensato anche al palato presentando un’ottima offerta gastronomica dal titolo “Gustiamo il Goriziano” in collaborazione con i ristoratori: Osteria Žogica, Osteria Branik, Ristorante e hotel Winkler, Ristorante Bric e Ristorante Makorič che hanno preparato delle sfiziosità e leccornie da abbinare ai vini presenti in degustazione.

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Biomovies al Visionario, i Prati da fieno

Nuova edizione della rassegna di film-documentario del Museo friulano di Storia naturale NATURA E SOSTENIBILITÀ, “BIOMOVIES”.  Il primo appuntamento, in programma martedì 12 aprile 2016 alle 20.30 al Visionario (ingresso libero) propone la proiezione della pellicola di Ágota Juhász “I prati da fieno - biodiversità e tradizione” (Romania, 2012), che condurrà gli spettatori in un villaggio dei Carpazi orientali per osservare un esempio di fienagione sostenibile, grazie alla quale permangono prati ricchissimi di biodiversità. Sarà presente Roberto Pizzuti, agronomo e naturalista che da anni si occupa di conservazione e valorizzazione dei prati stabili del Friuli. I prati da fieno rappresentano un elemento centrale dell’agricoltura tradizionale nei Carpazi orientali. Sono anche degli habitat ricchi di specie, spesso rare e tutelate a livello europeo.
Il documentario coglie i legami fra l’uomo e la natura che si stabiliscono in questi ambienti, illustrando uno stile di vita sostenibile, oggi oramai in gran parte abbandonato, ed evidenziando la responsabilità da parte della nostra società nel preservare queste attività tradizionali.
 
    
 

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Accademia dei Georgofili report e proposte

Salone dei Cinquecento, Firenze, Accademia dei Georgofili

Si è svolta l'8 aprile 2016 a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la cerimonia per l’inaugurazione del 263° anno accademico dei Georgofili.  Prolusione di Luca Lazzaroli, direttore generale della Banca Europea per gli Investimenti, sull’argomento: “Rilanciare la crescita e la competitività in Europa. L'azione della Banca Europea per gli Investimenti “. Dopo la consegna del Premio "Antico Fattore" edizione 2016 e del Premio "Prosperitati Publicae Augendae", la Sezione Internazionale dell’Accademia dei Georgofili ha conferito un riconoscimento speciale al “Manifesto dei Giovani”, promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, che contiene  proposte concrete per risolvere i paradossi del sistema alimentare.

Il Presidente Giampiero Maracchi ha svolto una relazione dal titolo “Scenari del futuro”. Di seguito, alcuni dei passaggi principali.

1. Il Mondo è in crisi Il punto di partenza è la constatazione del fatto che il Mondo è in crisi: una crisi strutturale, che riguarda il clima e tutto l’ambiente, perché ormai da 20 anni usiamo più risorse di quelle disponibili; abbiamo grossi problemi a smaltire rifiuti e il suolo ha perso fertilità. La crisi è determinata anche dal rapporto squilibrato tra centri urbani e centri rurali: basta pensare a Shangai, con 25 milioni di persone. Oltre alla crisi ambientale, esiste una grave crisi della politica per cui lo schema classico della politica che controlla l‘economia si è invertito e ora comandano le multinazionali. A ciò si aggiunge la crisi dei valori: il mercato lasciato completamente libero infatti non funziona. C’è troppa dipendenza dal petrolio e le guerre per il petrolio portano disastrose conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

2. Agricoltura come soluzione A questo stato di crisi generale, l’agricoltura può offrire soluzioni: innanzi tutto perché il cambiamento climatico può essere attenuato da coltivazioni meno chimiche e meno meccaniche. Inoltre le piante non incidono sull’aumento delle emissioni nocive nell’atmosfera, mentre per quanto riguarda i rifiuti organici l’agricoltura può essere utilizzata come importante sistema di smaltimento che aiuta la fertilità dei suoli. Inoltre, se più gente vivesse nelle aree rurali, minore sarebbe il carico sulle città, considerando che oggi è più facile vivere in campagna, anche grazie a internet. E poi, in termini di valori, il mondo rurale è più integro perche è legato a sistemi più tradizionali e stabili. Quindi, una miglior ripartizione della popolazione avrebbe effetti positivi.

3. Diseguaglianze sociali Ormai l’economia si sia trasformata in finanza, che è improduttiva per definizione. La produzione industriale e agricola sta diminuendo nei Paesi sviluppati mentre aumenta la “finanziarizzazione”, con una moltiplicazione della ricchezza di pochi: nel 1980 il rapporto tra il salario di un impiegato medio e il suo capo era di 46 a 1, ora è di 350 a 1. I dati del Dipartimento di Stato americano dicono che il Sud degli Stati Uniti ha il 20 per cento delle famiglie sotto il livello di povertà, mentre la media europea è intorno al 15 per cento, peggiorata dal fatto che l’immigrazione non è gestita in alcun modo. Per questa ragione la povertà è destinata ad aumentare.

4. Il giusto reddito per gli agricoltori A sostegno dell’agricoltura, si fa di più negli Stati Uniti che in Europa: per esempio, il piano di Obama sostiene fortemente il rilancio e si focalizza molto sull’agricoltore. Le parole d’ordine sono chiare, d’altra parte: every family a farmer, Usa needs farmer. Una interessante misura statunitense è l’accesso al sostegno al reddito in funzione della variabilità dei prezzi, cioè viene calcolata una base al di sotto della quale il reddito agricolo non deve scendere.


5. Agricoltura in Italia La debolezza dell’agricoltura italiana dipende dal fatto che è deficitaria per moltissimi prodotti, con picchi che arrivano al 50 per cento. Questo significa che se chiudessero le frontiere non ci sarebbe da mangiare! Al contrario nostro, l’Inghilterra si è posta il problema della food security domestica. Oltre a questo c’è la diminuzione delle superfici coltivabili. Altri elementi di debolezza sono le basse percentuali d’esportazione nonostante l’alto numero di DOP e IGP. Poi c’e’ il costo dei trasporti e dell’energia elettrica. In Italia, tutti gli elementi di debolezza si combinano con la frammentazione delle aziende. Su 100 euro che il consumatore paga, all’agricoltore – che è il soggetto che corre i rischi maggiori - vanno soltanto 3 euro. O si risolve questo problema del reddito, simile peraltro a quello che colpisce gli artigiani, o le aziende chiudono.

6. Attualità del ruolo dell’Accademia dei Georgofili In questo scenario, l’Accademia dei Georgofili può avere un ruolo molto importante: innanzi tutto quello di ripristinare una corretta e condivisa informazione tecnica. Ponendosi come elemento catalizzatore fra mondo dell’università e le varie associazioni di categoria, i Georgofili possono raccogliere informazioni per fare il punto sullo stato della ricerca in corso, magari indirizzandola dove più occorre. C’è necessità, per esempio, di ricerche scientifiche sul reddito delle imprese agricole.

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Cotto e vino, conoscerli e degustarli

AAA! spostato ad altra data questo gustoso appuntamento! Prosciutto cotto e vino al winebar Mus di Buttrio. Prosciutto cotto Dentesano naturalmente, un cotto speciale e di qualità certificato AQuA. Come si sceglie il prosciutto cotto, e come si abbina al meglio con il vino? Lo potrete scoprire mercoledì 20 aprile dalle 19.30 con quattro vini in degustazione presso Wine Bar Mus, Via Nazionale 46/48 Buttrio.
Costo della partecipazione 14 euro. Posti limitati, meglio prenotare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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