Ronco vieri, nuova Ribolla gialla brut Pittaro

Ronco Vieri: la nuova Ribolla gialla brut dell’azienda Pittaro. In  anteprima su qbquantobasta, il mensile che ha sempre qualcosa in più, eccovi la presentazione della nuova Ribolla gialla brut dell'azienda Piero Pittaro raccontata con le parole di Stefano Trinco, l'enologo che l'ha creata. "Non è facile presentare un nuovo prodotto. Non lo è almeno per me, che non sono portato a enfatizzare ciò che come enologo produco. È una questione di carattere. A me piace condividere, fare capire i motivi e i metodi con cui nascono e si ottengono certi prodotti. Ritengo che solo in questo modo riesci a dare il giusto valore a ciò che produci. Il segreto è dato dallo studio e dalla conoscenza della materia. Dalla tua professionalità e dalla dimestichezza che hai con la tecnica di produzione. Comunque proviamoci, visto che sono questi i principi con cui siamo partiti per il nostro progetto di Ribolla gialla Ronco Vieri. Non la facciamo perché tutti la fanno e nemmeno perché l’azienda Pittaro doveva ampliare la gamma dei suoi spumanti. O almeno non solo. Lo abbiamo fatto per curiosità, per conoscerne a fondo le potenzialità e anche, perché no, per metterci in discussione. Confrontarci con un vitigno che tutti indicano dalle grosse potenzialità e con cui mai avevamo avuto a che fare ci intrigava. Detto dei motivi passiamo al metodo. Prima
però due parole sugli spumanti, su come dovrebbero essere visti o meglio, se vi sembra troppo forzata la frase, come noi li vediamo. Da sempre gli spumanti di qualità portano con sè molte positive aspettative. Pensiamo agli Champagne. Di solito li beviamo per festeggiare i momenti più lieti della nostra vita perché hanno un’immagine di perfezione, fascino ed eleganza. Il sottile perlage, la sua infinita persistenza, l’ineccepibile brillantezza, i suoi delicati profumi e l’armonicità del gusto. E poi le confezioni così dettagliatamente curate. Se poi si considera che tutto questo viene
ottenuto all’interno di ogni singola bottiglia attraverso processi di produzione e affinamento che rendono unica – solo tua – la bottiglia che stai degustando, è evidente che il prodotto debba
davvero rasentare la perfezione. E tutto questo devi “sentirlo” nel bicchiere. Ovvio quindi che lo spumante deve far parte di un preciso progetto aziendale. Così noi lo vediamo. Impensabile farlo solo perché il mercato lo richiede come purtroppo avviene per una buona parte degli spumanti friulani.Il metodo Anche per quanto riguarda il metodo siamo passati attraverso diverse esperienze. Tutte prevedevano l’utilizzo del Metodo Classico o, come un tempo si chiamava, Champenoise. Il perché è presto detto, lo facciamo da oltre trent’anni e quindi un minimo di esperienza alle spalle c’era. Però volevamo fare qualcosa di diverso. L’obiettivo era quello di mantenere almeno una parte dei profumi della Ribolla miscelandoli con le note tipiche degli spumanti metodo classico. Quindi un po’ di profumi varietali uniti a sensazioni di crosta di pane, di lievito. Per fare questo abbiamo testato diversi lieviti con svariati tempi di permanenza sulle loro fecce nobili sfruttando al massimo la lisi delle cellule. Dopo le consuete degustazioni abbiamo deciso di optare per un prodotto che rimane sui lieviti – sur lie come dicono i francesi – per 12 mesi. Per noi era il mix ideale. Ciò non toglie che ottimi prodotti si possano ottenere, in tempi più lunghi e con frequenti “batonnages”, anche con il sistema Martinotti. E infatti non nego che uno dei nostri riferimenti, per qualità e non certo per imitazione, era proprio quella ottima Ribolla di Collavini che tutti voi conoscete e che tanto ha contribuito al successo di questa tipologia. Queste prove sono iniziate nel 2010 e proseguono tuttora con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il prodotto. Tanto tempo, tanta pazienza e tante bottiglie di prova scartate perché non erano come dovevano essere. E ben capite che se volevamo semplicemente cavalcare l’onda della moda non avremmo atteso quattro anni prima di iniziare a commercializzarla.
Un po’ alla volta siamo quindi arrivati a produrre ciò che desideriamo il cliente trovi nel suo calice: un colore giallo paglierino e bollicine dal finissimo e persistente perlage. Al naso note pronunciate di lievito ma anche delicati fiori e frutti tropicali. In bocca la Ribolla gialla Ronco Vieri è fresca ma non molto acida, di buona struttura, armonica ed equilibrata. Nella degustazione mi fermo qui, alle sensazioni oggettive primarie, a ogni degustatore poi lo spazio per trovare altri descrittori inevitabilmente più soggettivi. Permettemi ora una considerazione personale sulla Ribolla gialla. Spumantizzandola ho compreso che ha delle buone potenzialità. Peccato che, a livello generale, più che valorizzarla la stiamo banalizzando alla stregua di altre bollicine. Forse un minimo di disciplinare avrebbe aiutato la crescita sua e dell’intero comparto spumantistico regionale affrancandoci oltretutto dal fenomeno Prosecco. C’è ancora del tempo per arrivarci ma, a quel che vedo, manca la volontà. Noi a nostro modo ci abbiamo provato. Ai consumatori il giudizio". Sul mensile qbquantobasta trovate anche la degustazione personalizzata della nostra qbista in chief Liliana Savioli.



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Crostata del 4 luglio con mirtilli e lamponi

4 luglio, Independence Day: questa crostata di Francesca D'Orazio Buonerba ci sembra il modo più gustoso di festeggiarlo qui in Italia, considerando anche che è proprio tempo di mirtilli e lamponi. L'abbiamo presa dal suo blog ladyerbapepe.com che vi consigliamo di visitare; il nome? così lo spiega: "l’Erba pepe, un'erba aromatica che cresce anche spontanea in diverse zone abruzzesi, detta anche pepe d'acqua, evoca in me il profumo di molte pietanze della cucina delle mie nonne, delle mie zie, di mia madre".
Ingredienti-Per la pasta frolla:  200 g di burro morbido, 180 g di zucchero (tipo zefiro), 1 uovo intero, 2 tuorli, 1 cucchiaino di scorza grattugiata di limone, 350 g di farina 00, 80 g di fecola di patate, sale. Per la crema: 500 ml di latte, la scorza intera di mezzo limone, 4 tuorli, 100 g di zucchero, 40 g di amido di mais. Per decorare: 130 g di lamponi, 50 g di mirtilli, 100 g di panna montata
Procedimento
Per la pasta frolla: Montare il burro con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche, aggiungere le uova, una alla volta. Setacciare la farina con la fecola di patate e un pizzico di sale, aggiungere al composto di burro, amalgamare e lavorare brevemente. L’impasto risulterà molto morbido. Farlo raffreddare in frigorifero avvolto con pellicola alimentare.
Preparare la crema: scaldare il latte con le scorze di limone. Intanto in una casseruola a fondo spesso mescolare i tuorli con lo zucchero, unire l’amido e fare ben amalgamare. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova mescolando fino a completa amalgama. Mettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando. Spegnere il fuoco, trasferire la crema in una ciotola e farla raffreddare velocemente immergendo la casseruola in acqua fredda con ghiaccio. Riscaldare il forno a 180°C. Stendere la pasta frolla e disporla in una teglia da crostate rettangolare. Eliminare la pasta in eccesso. Bucherellare la superficie, coprirla con carta da forno e mettervi dei fagioli (o i classici pesetti). Cuocere in forno caldo per 20 minuti circa. Una volta raffreddata disporvi la crema, decorarla disponendo in alto a sinistra i mirtilli, formando un quadrato. Alternare ciuffetti di panna con lamponi tagliati a metà o in quattro parti per formare le strisce.
A questo link potete leggere la bella storia di questa ricetta.
http://ladyerbapepe.com/blog/ricette/2013/6/5/crostata-con-mirtilli-e-lamponi-bandiera-americana

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Murano Glass Master 12 e 13 luglio

opera in vetro di Claudio TiozzoNei giorni 12 e 13 luglio Murano sarà in festa per Murano Glass Master 2014. Uno dei punti cardine attorno cui ruoterà la manifestazione sarà il Museo del Vetro di Murano che, nella serata di sabato 12 luglio, rimarrà eccezionalmente aperto dalle 21 alle 23. Qui si terrà L’incanto del vetro, mostra che presenterà una selezione dei più preziosi manufatti realizzati nelle fornaci degli associati a Promovetro, riunite per una sera per celebrare l’arte vetraria muranese. Il pomeriggio di domenica 13 luglio, il giardino del museo ospiterà laboratori per i più piccoli in compagnia di maestri vetrai;  Pane, vetro e marmellata sarà il momento conviviale con la merenda sul prato. Anche la Scuola Abate Zanetti, centro di insegnamento delle tecniche e dei metodi della lavorazione artistica tradizionale e contemporanea del vetro, aprirà le proprie porte per presentare i migliori pezzi della sua collezione, tra cui quelli del Premio Murano.
Murano Glass Masters sarà una grande festa che coinvolgerà tutta l’isola, proponendo spettacoli e concerti; tra questi,Il vetro in musica, l’esibizione di Bluefield, gruppo composto da Giorgia Stellon (voce, armonica), Alessandro Vesco (chitarra, voce), Piero Della Vedova (chitarra, basso, voce), Andrea Citton (cajon) che, per la prima volta, suonerà - sabato 12 luglio dalle 19 alle 21 in Fondamenta dei vetrai - delle chitarre in vetro create dai fratelli Pietro e Riccardo Ferro.
I ristoratori hanno messo a punto un Menù del vetro a prezzo fisso (25 Euro) con specialità gastronomiche locali. Palazzo Da Mula ospiterà la mostra Carissima Gemma, che presenterà, fino al 20 luglio, una serie di cartoline storiche con scorci dell’isola ritratti tra il 1899 e il 1950.
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fonte: http://www.artslife.com

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Vertical Kilometer tutto pronto per il 6 luglio

Tutto è pronto a Stolvizza di Resia per la quarta edizione della manifestazione "Vertical Kilometer" che si svolgerà nel piccolo, ma vivace Borgo della Val Resia, domenica 6 luglio. L'Associazione "ViviStolvizza" e l'Associazione Sportiva Dilettantistica "Carniatletica" promotori dell'iniziativa hanno predisposto una serie di servizi che contribuiranno a rendere la partecipazione dei tanti atleti, particolarmente appagante. Sono stati sfalciati, puliti, ordinati e arricchiti di segnaletica i sentieri interessati (questo, oltre al lavoro delle Associazioni organizzatrici, grazie anche all'impegno del Parco Regionale delle Prealpi Giulie, dell'Ispettore del Bivacco "Igor Crasso" e ad alcuni giovani appassionati della Valle che molto si sono adoperati per presentare un tracciato davvero suggestivo). Sono stati potenziati i due ristori in località Lomnig e al Bivacco "Igor Crasso" luogo d'arrivo (pasto completo gratuito per tutti gli atleti presenti). E' stato confermato il prezioso servizio borse per portare gli indumenti di ricambio ai 1700 metri dell'arrivo. La consegna della borsa da parte degli atleti dovrà però avvenire improrogabilmente entro le ore 9,15 di domenica mattina. Sarà aperto il "Museo dell'Arrotino" un contenitore ricco di storia, tradizione e costumi di un mestiere che ha fatto la storia della comunità di Stolvizza e di tutta la Val Resia. Tra le ultime “sorprese” organizzative brevi escursioni con guide del posto a disposizione dei turisti, degli accompagnatori e dei familiari degli atleti sul sentiero "Ta lipa pot" al Belvedere "Roberto Buttolo" e intorno al paese. Grande attenzione alla sicurezza con la presenza della Protezione Civile squadra comunale di Resia e di Villa Santina; del Corpo Forestale Regionale, della Guardia di Finanza di Sella Nevea, del Soccorso Alpino, della Croce Rossa Italiana, tanti importanti soggetti che, come sempre, si impegneranno, fino in fondo, al fine di dare la tranquillità necessaria a tutti i partecipanti. Insomma un evento che conferma la bontà organizzativa delle passate edizioni e che, con le previsioni meteorologiche che preannunciano una domenica davvero splendida, farà di Stolvizza per un giorno il punto di riferimento di questo straordinario appassionante sport che è la corsa in montagna.

Leggi anche A Stolvizza torna Vertical Kilometer
Mobile 360.960179 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Foulard cocktail edition

Cocktail tra foulard, abiti e drinks. Cocktail di frutta e profumi di fiori, sentirsi già un po' in vacanza, immaginare, come tra le pagine dei depliants di viaggio, cieli turchini e passeggiate sulla spiaggia, barche dondolanti agli ormeggi, leggere brezze marine che s'insinuano tra i capelli,  serate piacevoli che si snocciolano al calar del sole tra chiacchiere e risate in compagnia d'amici seduti ai tavolini all'aperto di un bar, sorseggiando una cocktail colorato...  Non ho potuto non associare questo foulard agli abiti da cocktail dei film americani degli anni Cinquanta e Sessanta, pensati da Dior, Chanel e Givenchy, resi pop dalle pellicole proiettate sul grande schermo. Non ho potuto non ritrovare nella memoria le immagini di quest'accessorio raffinato che raccoglie impeccabili chiome di attrici, ormai immortali icone di stile, o che sublima il loro collo come e quanto preziose collane o ancora fa capolino dalle loro borsette. Questo quadrato magico, setoso e colorato, sembra ritrovare oggi un suo posto per donare quel tocco in più al proprio look. Con una nota appena appena d'altri tempi riporta l'attenzione sui dettagli e come il cocktail evoca in assoluto un momento di svago e di mondanità aggiungendoci un pizzico di civetteria.
Cocktail: parola impiegata  per connotare un bicchiere contenente dell'alcool associato a un soft - non alcolico - o a un'altra bibita alcolica, si ritrova anche indissociabile dal tubino nero di Audrey Hepburn nel film del 1961 “Colazione da Tiffany”.  Lo ritroveremo senz'altro durante le nostre vacanze estive: i grandi classici alla fine non passano mai di moda.  

E sul filo di questi ricocordi i barman confermano che tra le tendenze dell'estate  i cocktail riproporanno gli accostamenti tra alcoolici e frutta che sono ormai realtà storiche e di costume. Lo Spritz è l'italiano che sta conquistando nuove platee sempre più internazionali. Mix di vino bianco, acqua frizzante e bitter si propone in molte varianti, ma la più diffusa rimane quella a base di Aperol. In Francia il Kir Royal fa sposare lo champagne alla crema di cassis - ribes nero - per un grande di sempre.  Senza risentire dell'étà, dal 1941 il Moscow Mule, decisamente più forte, unisce la vodka Smirnoff al lime e al ginger beer!
Mojito, Margarita, Tequila Sunrise
e
Daiquiri riavvicinano spiagge esotiche alle vie più afose di un centro città. Cuba, Acapulco sono gli scenari in cui trovano origine questi drink i cui nomi s'intrecciano con personaggi mitici come Ernest Hemingway o Margarita Sames.
Tra queste gustose conferme l'ultima tendenza sono i cocktails con la marmellata, rigorosamente biologica, quindi senza coloranti o conservanti artificiali, che colora e  aggiunge sapore a questi "jam cocktail"  serviti in vasetti di marmellata  o in bicchieri bassi, larghi e ben ghiacciati.
Ritorniamo quindi alla frutta del mio foulard che  aggiunge un tocco colorato anche all'asfalto più grigio e per cominciare questa sera un cockatil fresco e profumato, fruttato ed elegante per sentirsi subito in vacanza.


Foulard: cocktail-editions.com
Jam cocktail : www.trendweddings.co.uk

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Al Relais Monaco Concerti del Gusto

Il 15 luglio nella raffinata cornice del Relais Monaco di Ponzano (Tv) al via la stagione estiva 2014 dei Concerti del Gusto di Friuli Via dei Sapori. Anche quest’anno i “Magnifici 58” - tra chef, vignaioli e artigiani -  porteranno i sapori del Friuli Venezia Giulia in Veneto e lo faranno proprio nella serata inaugurale del ciclo estivo, che proseguirà poi il 29 luglio a Grado. Appuntamento il  15 luglio nello stupendo parco del Relais Monaco di Ponzano Veneto (Tv), location raffinata e di grande suggestione, frutto dell’attenta ristrutturazione di una villa signorile dell’800, con il corpo centrale fiancheggiato da armoniose barchesse. Protagonista della Cena Spettacolo sarà la cucina dell’estate, con i suoi sapori, profumi e colori, liberamente interpretata dagli chef dei 20 ristoranti del gruppo, che - secondo lo stile che li contraddistingue - cucineranno in diretta davanti al pubblico,  le loro “sinfonie” estive. Accanto ad ogni chef, 22 vignaioli proporranno i giusti abbinamenti fra cibi e vini; il percorso alla scoperta dei sapori del Friuli Venezia Giulia vedrà protagonisti anche raffinati prodotti dei 16 Artigiani del Gusto. Ad esibirsi, con piatti creati appositamente per l’evento, saranno Al Bagatto di Trieste con i “Nigiri di alici” abbinati alla Malvasia di Castelvecchio; Al Ferarùt di Rivignano con “Zuppa fredda pane-alici-pomodoro-menta” con il Pinot Grigio di Di Lenardo; Al Gallo di Pordenone con “Crema di zucchine novelle con spuma di ricotta e zafferano e calamari ustionati al timo-limone” con il Friulano di Forchir; Al Grop di Tavagnacco con il “Vitello tonnato” con il Pinot Bianco di Fondazione Villa Russiz; Al Lido di Muggia con “Insalata di gamberi e riso venere profumata al lime” con la Ribolla dell’Adelchi di Venica&Venica; Al Paradiso di Paradiso con la “Vellutata di pane tostato ai profumi del bosco” con il Friulano di Giorgio Colutta; Al Ponte di Gradisca d’Isonzo con “Composta di pomodoro con gamberi e bufala” con il Pinot Grigio Mongris di Marco Felluga; All’Androna di Grado con i “Mazzancolle al vapore su macedonia di frutta’” accompagnati dallo Vinnae di Jermann; Campiello di S. Giovanni al Natisone con la “Crema di piselli con calamari spillo e pane croccante” con il Malvasia del Castello di Buttrio; Carnia di Venzone con “Perla di vitello farcita alla ricotta e brunoise di verdurine” con il Broy di Eugenio Collavini; Costantini di Tarcento con “Soffice di melanzane con ricotta di Sutrio” con lo Schioppettino Petrussa; Da Nando di Mortegliano con “Le sante, i piselli e il riso di Mortegliano” con il Pinot Bianco Ermacora; Da Toni di Gradiscutta con i “Tortelli al pecorino della Val Tramontina con pomodoro e basilico” con il Collio Bianco Keber; Lokanda Devetak di San Michele del Carso con “Schiacciatina di lievito madre con mousse di yogurt al pomodoro, basilico, semi di sesamo e salsa balsamica” con la Vitovska Zidarich; Là di Moret di Udine con “Caprese Murano style” con il Pinot Grigio Livio Felluga; La Subida di Cormòns con “Il cervo e le uova di trota” con Pinot Nero Castello di Spessa; La Taverna di Colloredo di M.Albano con “Tortello estivo al basilico con crema di patate e pinoli” con il Solarco Livon; Relais Monaco di Ponzano con “Crema di riso con stracciatella, pomodoro camone, basilico e caviale di melanzana” con il Friulano Ronco delle Betulle; Sale e Pepe di Stregna con “Le Valli del Natisone nel piatto” con il Vistorta Vistorta; Vitello d’Oro di Udine con il “Risotto alle erbe spontanee estive con code di gamberi cotte e crude” con il Bianco Runc Il Carpino.
In chiusura, ciascuno chef presenterà la sua personale interpretazione del dolce estivo, 20 golosità fra sorbetti, composte, frutti variamente interpretati, cromosi.
L’ aperitivo di benvenuto e, a fine cena, i dolci, i gelati, il caffè, le grappe saranno proposti dagli artigiani del gusto, partner del consorzio che è ormai divenuto sinonimo dell’eccellenza agroalimentare del Friuli Venezia Giulia: l’Aceto di Sirk; i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; il prosciutto al cartoccio di Dentesano; il prosciutto crudo di San Daniele di DOK Dall’Ava; le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele; i formaggi di capra di Sante Rugo;  il Montasio del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi;  i pani de Il Forno di Tarcento; i dolci della Pasticceria Simeoni di Udine; la Gubana Maria Vittoria di Dok Dall’Ava Bakery; i gelati della Gelateria Fiordilatte di Udine; il caffè di Oro Caffè di Udine. E ancora, Prodotti delle Dolomiti Friulane, la grappa di Nonino e Milino Zoratto.
L’apertura dei ristoranti di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori è alle 20.00. L’entrata è consentita fino alle 21.00. Dress code: abito elegante. Il costo della cena è di 55 €.


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I cani possono entrare nei ristoranti?

A grandissima richiesta, pubblichiamo on line l'articolo di servizio uscito su qbquantobasta di luglio, richiesto da molti lettori. L'avvocato Fabio Cattaruzzi ci spiega il regolamento per il libero accesso degli animali negli eserizi pubblici. Un articolo utile non solo ai proprietari di cani ma anche agli esercenti: forse non tutti sanno che il gestore per impedire l'accesso del cane (sua libera scelta) deve fare istanza al comune per il rilascio di apposito certificato (non basta attaccare un adesivo qualsivoglia). "Con la bella stagione molti possessori di cani e gatti si stanno organizzando su come fare per portare con sé il proprio piccolo amico. Se l’hotel non è un problema, dal momento che ormai moltissimi gestori ammettono o addirittura sponsorizzano il loro essere pet friendly, per i pubblici esercizi (bar, ristoranti, gelaterie etc..) la cosa non sempre è così semplice. Questo perché la regolamentazione in materia di accesso ai pubblici esercizi da parte di cani e gatti da compagnia (per i cani guida, ovviamente, una limitazione non esiste, pena una sanzione amministrativa fino a 2.500 euro – l. 37/1974) era sottoposta ad una vera e propria Babele di ordinanze comunali o di discipline delle Asl, variabili lungo tutto lo stivale (courtesy per l'immagine a sugarper.com). Tale frammentazione di regole è venuta meno con lo scorso autunno, quando la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha presentato una nuova manualistica di prassi operativa, validata dal Ministero della Salute, con la quale la regola diventa – o meglio viene ribadita essere - il libero accesso. Cosa cambia quindi? Vediamolo con ordine. Il Ministero della Salute, con propria ordinanza del 6 agosto 2013 ha ribadito che la responsabilità per i danni causati dall’animale domestico posseduto ricadano sul proprietario o su chi se ne assume la responsabilità della sua detenzione. In questo nulla cambia rispetto alla disciplina dettata dal codice civile. Si deve condurre l’animale con guinzaglio e dotarlo di museruola (per gli altri animali occorre il trasportino), ma, fermo tale obbligo, il cane (o il gatto) può seguire il proprio padrone in ogni pubblico esercizio. Questo perché la legge n. 320/54 in materia di polizia veterinaria nulla prescrive in contrario e perché il Reg. CE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari vieta l’ingresso solo ai luoghi ove vengono preparati o conservati cibi (come i supermercati e non quindi, dove vengono consumati o serviti al pubblico). Detto questo rimane, in ogni caso, la regola della volontà del gestore: se, infatti, quest’ultimo si oppone affiggendo una idonea segnaletica frutto di un apposito certificato amministrativo rilasciatogli dal comune, quel locale rimarrà off-limits per Fido e Micio. La regola, quindi, in qualche modo s’inverte: se l’esercente non vuole l’ingresso nel proprio locale di cani, gatti & co. dovrà fare istanza al proprio comune per il rilascio di tale certificato. E dal momento che la competenza in materia spetta alla Regione, quello che conta sarà la disciplina data dalla legge regionale di riferimento. Per il Friuli Venezia Giulia tale legge è la n. 20/2012, in particolare l’art. 20, laddove, dopo aver stabilito al comma 1 che “i cani, accompagnati dal detentore, hanno accesso a tutti gli esercizi pubblici e commerciali, nonché ai locali e uffici aperti al pubblico presenti sul territorio regionale”, al comma 4 si prescrive che “il responsabile degli esercizi pubblici e commerciali, nonché dei locali e degli uffici aperti al pubblico può adottare misure limitative all'accesso, previa comunicazione al Sindaco”. Se, infatti, non verrà esposto tale cartello, il gestore non potrà opporsi e se, lo farà, potrà essere sanzionato per mancata ottemperanza dell’obbligo di affissione. Oltre, con ogni probabilità, che con la perdita di un cliente e del suo amico a quattro zampe. info:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Trekking delle malghe in Carnia

malghe e mucche in CarniaAll’inizio del ’900 in Carnia funzionavano circa 250 malghe, cuore di un’economia di montagna basata sulla lavorazione del latte: oggi  ne sono rimaste una cinquantina, dove si possono gustare ed acquistare latte, burro e formaggi freschi e genuini. Chiuse d’inverno, vengono riaperte verso metà giugno quando i malghesi - seguendo i tradizionali riti della monticazione - portano le loro mandrie nei pascoli di alta montagna. Chi volesse andare alla scoperta di questo mondo fatto di antiche usanze, genuinità, semplicità e trascorrere qualche giorno en plein air, camminando tra  laghi, borghi alpini, paesaggi incontaminati e scorci di storia può percorrere il Trekking La Via delle malghe. 4 giorni per esplorare le malghe più tipiche, degustando i loro prodotti genuini. Una quindicina i percorsi fra cui si può scegliere e che partono da vari paesi della Carnia: dedicati ciascuno a un tema (storia, natura, arte&fede, gastronomia…), portano anche oltralpe, in Carinzia.

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Food Culture & Slow Art

Logo evento Food culture & Slow artFood Culture & Slow Art - l’arte che rappresenta il gusto è di scena a Roma il 4 e 5 luglio. Un viaggio attraverso le sensazioni create dai “segni visivi” e dal “gusto”. Grazie alla collaborazione con gli artisti invitati in queste due serate il “nutrimento” non sarà esclusivamente organico, ma anche etico, sociale ed estetico. Questi due giorni vogliono infatti, nell'intento degli organizzatori, creare un momento di sensibilizzazione sui temi dell’alimentazione dove l'arte contribuisca ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza degli aspetti impliciti ed espliciti della scelta del cibo.  Il Mangiare, in una comunità umana,  non soddisfa unicamente il bisogno biologico di sfamarsi e nutrirsi, ma ha una valenza sociale e culturale storica e antropologica importantissima.  In questi ultimi anni, attraverso i vari media, il cibo e il cucinare hanno  acquisito  massima diffusione e grande rilevanza:  selezionare i prodotti, preparali, cuocerli, presentarli e mangiarli vuol dire riconoscere le tradizioni, valorizzando i diversi territori, ma anche acquisire una nuova conoscenza che consenta di moderare i consumi nel rispetto del pianeta e delle sue risorse. Scoprendo nuovi cibi si scopre l'altro. Un frutto esotico parla di paesi lontani, un formaggio racconta il fare di generazioni di uomini. Tra musica, video, letture, favole e racconti il pubblico sarà intrattenuto tra storia del cibo e  cucina, ma sarà anche interpellato a reagire a capire come nella performance tutta da indossare e da gustare di Barbara Uderzo. Dalla dispensa usciranno collane e bracciali dolci dolci da portare e da assaporare un po' alla volta o con avidità secondo i propri desideri e in ogni caso senza bisogno di nascondersi.

Parco Regionale dell’Appia Antica - via  Appia Antica, 42   Roma -
 4 - 5  luglio 2014  ore 18.30 – 23.00 Ingresso libero
www.nwart.it - www.neworldproject.it

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Gli ultimi sogni: Udine 1900-1914

Udine d'epoca 1901Mercoledì 2 luglio alle 19, a palazzo Morpurgo, inaugurazione delle mostra  “GLI ULTIMI SOGNI. UDINE 1900-1914”. Apre un’affascinante viaggio nella Udine della Bella Epoque, prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Dall’introduzione dell’energia elettrica alla costruzione di nuovi palazzi pubblici, dalle residenze borghesi alle case operaie, le industrie, le mostre d’arte e le Esposizioni, per arrivare al cinema e alla moda. Un fermento che dimostra l’entusiasmo e il clima udinese durante la Belle Époque, così come il desiderio di migliorarsi d affermarsi da parte tutti coloro che sognavano una “grande” Udine. Un inizio secolo che si apriva, dunque, con una città in crescita, operosa e fiduciosa nel futuro prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
La mostra allestita alle Gallerie del Progetto di palazzo Morpurgo in via Savorgnana è inserita nell’ambito del progetto dedicato al centenario della Prima Guerra Mondiale Udine “1914- 2018 Storie in corso” e si articola in diverse sezioni. Curata da Silvia Bianco, con la collaborazione di Loris Milocco, Elvira Pucci e Monica Sbrugnera, raccoglie i materiali conservati in diverse collezioni dei Civici Musei (Fototeca, Gallerie del Progetto, Casa Cavazzini e Galleria dei disegni e delle stampe), messi a disposizione dalla Biblioteca Civica “V. Joppi” e dall’Archivio dell’Edilizia Privata, prestati da collezionisti privati. Le fotografie degli Studi Malignani, Pignat e Brisighelli riportano al passato attraverso le luci, le espressioni e l’atmosfera dell’epoca bella; i disegni di D’Aronco, Berlam, Gilberti propongono quelle architetture Liberty e Secessioniste che caratterizzavano la città; le opere di Antonio Gasparini, Mario Ceconi di Montececon, Giacomo Antonio Bornancin e Picì ci trasmettono il gusto artistico del momento; i lavori di Calligaris, Sello e Brusconi l’abilità degli artisti-artigiani. Non da ultimo la sede della mostra, il palazzo di Elio Morpurgo, barone, intellettuale, politico e cittadino che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della città. La notevole espansione urbana di fine Ottocento fu dovuta prevalentemente alla realizzazione, lungo la circonvallazione e il Ledra, di fabbriche, opifici, laboratori meccanici, stabilimenti tessili e magazzini; nel centro storico, invece, vennero costruite numerose nuove residenze borghesi in stile Liberty, edifici pubblici e vari fabbricati vennero adattati al gusto del momento. Il progetto più rappresentativo del periodo è sicuramente il nuovo palazzo comunale che vide impegnati per oltre trent’anni Raimondo D’Aronco come progettista e l’Amministrazione comunale come committente. Udine era una città viva e attiva che accolse tutte le novità: fu la quarta città Europea a illuminarsi grazie all’energia elettrica, già dal 1896 gli udinesi cominciarono a frequentare i teatri per assistere alle proiezioni cinematografiche, il ballo era una vera tradizione e la grande moda parigina non era certamente passata inosservata. L’evento emblematico dei primi anni del Novecento fu l’Esposizione Regionale che si tenne da agosto a settembre del 1903 e fu visitata tra gli altri da Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena. Un’occasione per celebrare il progresso e la modernità attraverso le opere e il lavoro di artisti, professionisti, artigiani e industrie; un progetto innovativo quello presentato da D’Aronco per i padiglioni; un evento importante che coinvolse tutta la città.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2015 con i seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19 (fino al 30 settembre), dalle 15 alle 18 (dal 1° ottobre). Per informazioni: PuntoInforma 0432 414717

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Around Florence: da Fiorirà un giardino

Cover Around Florence E' fresco di stampa il libro Around Florence di Csaba Dalla Zorza. Sarà presentato per un numero limitato di persone il 12 luglio nello show room di Fiorirà un giardino nella splendida Villa Ottelio de Carvalho a Buttrio. L'orario scelto? Le 20: per potere godere sia delle luci del tramonto sia dell'argento della luna piena (in caso di maltempo l'incontro si svolgerà all'interno).  Le oltre 100 ricette della tradizione toscana e le foto di Stefano Scatà vedono come protagonisti degli allestimenti molti degli oggetti creati prodotti e distribuiti da Fiorirà un giardino. L'evento è gratuito fino a esaurimento posti. Necessaria la prenotazione via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  entro venerdì 11 luglio ore 16. Vi sarà risposto con una e mail per conferma. Info: 0432 602322.

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