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Un brrr brulè nel piatto

Con il freddo che avanza Ennio Furlan, chef cocorum, ci suggerisce un brulé un po' diverso, ma sicuramente da provare. Servono due mele e due pere sbucciate da tagliare a spicchi non troppo fini, 20 fichi secchi, 20 prugne secche, una manciata di uvetta passita, alcuni cucchiai di Maizena o amido di mais. Mettere le mele e le pere in una terrina di vetro, chiudere con della pellicola per alimenti, fare alcuni fori con uno stuzzicadenti e cuocere nel microonde per 10 minuti, Togliere la pellicola e mettere da parte. Per un brulè classico un dosaggio medio potrebbe essere:  Mezzo litro di vino rosso refosco (sicuramente il vino buono fa la sua parte) la buccia gialla di un limone, una piccola radice di zenzero tagliata a metà per la sua lunghezza, 10 chiodi di garofano, un cucchiaino di cannella in stecca, 3 bacche di ginepro, g 300 di zucchero. Come procedere: portare a ebollizione il tutto, alzare la fiamma al massimo e servendosi di un fiammifero dare fuoco alla parte alcolica che starà evaporando. Allo spegnimento naturale della fiamma il brulè e pronto. Filtrare con un colino, versare in una padella larga, unire l’uvetta le prugne e i fichi, mettere sul fuoco al minimo (non far bollire), lasciare il tutto fermo per almeno due ore, il tempo necessario alla frutta per rinvenire. Rifiltrare e mettere da parte, quindi rimettere sul fuoco il brulè, portare a ebollizione e aggiungere la maizena stemperata con un po’ di acqua fredda sul prodotto bollente,  mescolando fino ad arrivare ad un prodotto denso, come fosse cioccolata calda. Adagiate nel piatto la frutta creando qualche disegno e cospargete con abbondanza il brulè denso ancora ben bollente, quindi servite.

 

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