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Tortelli ripieni all’Asiago Vecchio DOP

Ecco per voi una nuova ricetta con il formaggio Asiago Dop Prodotto di montagna gentilmente concessa dal gruppo ristoratori 7 comuni. L'ha creata il giovane chef Gianfranco Munari del Ristorante hotel Alpi di Foza (Vüsche in cimbro)

Ingredienti:
Per la pasta:
500 g di farina
3 uova intere
1 tuorlo
sale
Per il ripieno :
½ litro di latte
50g burro
50g farina
350g formaggio Asiago Vecchio DOP - Prodotto della Montagna grattugiato
sale, pepe


Procedimento:
impastare tutti gli ingredienti indicati per la pasta e far riposare in frigo per 1 ora. Portare a bollore il latte, sciogliere il burro in un tegamino, mescolare la farina e poi versare il latte. In seguito riportare a bollore, a fuoco spento,  far sciogliere il formaggio grattugiato, aggiustare di sale e pepe e faer raffreddare. Stendere uno strato di pasta , con una sac a poche porzionare la farcitura, ricoprire con un altro strato di pasta e con un coppapasta formare i tortelli.
Saltare in padella con un filo d’olio i porcini freschi Cuocere in acqua salata i tortelli per 5 minuti, versarli in una padella con del burro di malga e saltarli assieme ai porcini.


RISTORANTE HOTEL ALPI Via Roma, 14 FOZA (Vicenza)  tel.0424 698092


L'altopiano dei Sette Comuni (Hoaga Ebene vun Siiben Kameûn o Hòoge Vüüronge dar Siban Komàüne in lingua cimbra, Altopian de Asiago o Altopian dei Sete Comuni in veneto), noto anche col nome di altopiano di Asiago dal nome del suo principale centro, è un vasto altopiano (del tipo d'acrocoro da corrugamento) che si trova sulle Alpi vicentine, nella zona di confine tra le regioni Veneto e Trentino-Alto Adige. Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale delle Alpi è un sottogruppo degli altipiani. Gran parte del territorio anticamente era suddiviso in sette circoscrizioni organizzate in una federazione autonoma (la più antica al mondo paragonabile a un moderno Stato federale) denominata Federazione dei Sette Comuni. L'altopiano è stato abitato dalla minoranza etnica dei cimbri, che un tempo si distinguevano, tra l'altro, perché parlavano un particolare idioma di origine germanica, la lingua cimbra appunto. Tale parlata è oggi utilizzata solo da pochi abitanti di Roana e, in particolare, della frazione Mezzaselva. Consistenti tracce del cimbro sussistono tuttavia nel linguaggio colloquiale e nella toponomastica di tutta la zona.

 

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