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Gli struffoli il torrone dei poveri

Gli struffoliGli struffoli

Dolce tradizionale delle festività natalizie del sud Italia, gli struffoli sono “uno dei dolci più cari al cuore di noi napoletani, perché il rito vuole che non manchino mai il giorno di Natale”, come scrive Jeanne Carola Francesconi, Piccole, deliziose palline ricoperte di miele di millefiori, decorate con una pioggia di confettini e frutta candita, sono davvero antichissime. Leggenda vuole che siano stati i coloni greci fondatori di Partenope a portarli nel golfo di Napoli. Li preparavano usando gli stessi ingredienti delle lukumates, golose frittelle a base di farina, uova e zucchero, fritte in abbondante strutto. Li chiamavano strongoulos, che in greco significa appunto “di forma rotonda, tondeggiante”. La ricetta degli struffoli alla romana invece è stata ritrovata in due trattati di cucina del 1600 del Latini e del Nascia, che ne hanno citato il procedimento di esecuzione, seguendo le indicazioni delle monache napoletane del convento della Croce di Lucca, edificato nella prima metà del ‘500 con il ricavato delle offerte raccolte appunto a Lucca da Sebastiano Puccini. Ricetta originale, tramandata fino a oggi senza particolari varianti. Ma la grande popolarità degli struffoli, croccanti fuori e morbidi dentro, è dovuta soprattutto al fatto di essere sempre stati considerati il torrone dei poveri. Chi non aveva i mezzi per acquistare il pregiato torrone fatto con le mandorle, le nocciole e il miele, in occasione delle festività si accontentava di un piatto di struffoli, per ingannare il palato.

Ingredienti
* 400 g farina * 4 uova * un cucchiaio diliquore * una noce di burro * un cucchiaidi zucchero * buccia di limone grattugiata * un pizzico di sale * 300 g di miele * 150 g di zucchero * 50 g di diavulilli (confettini)
* 50 g di scorzette di arancia candite * 50 g di cedro candito * 50 g di cocozzata (zucca) candita * olio extravergine di oliva (o di semi) per friggere.
PREPARAZIONE
Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, impastatela con uova, burro, zucchero, la scorza grattugiata del limone, il cucchiaio di liquore (Strega o Limoncello) e il sale, fino a ottenere un composto omogeneo e sostenuto. Dategli la forma di una palla e fatela riposare almeno un'ora. Trascorso il tempo di riposo, lavoratela ancora brevemente, prendete un pezzo per volta e rotolandolo sotto le dita formate dei bastoncini sottili spessi un dito, tagliateli a tocchetti e disponeteli, senza sovrapporli, su un telo infarinato. Al momento di friggerli, poneteli in un setaccio e scuoteteli in modo da eliminare la farina in eccesso. Iniziate a friggerli in una padella con abbondante, olio, pochi alla volta, finché saranno dorati, sgocciolateli bene e poneteli su carta assorbente.
Quando avrete terminato di friggerli tutti, mettete in una pentola, a fondo rotondo, il miele e lo zucchero con due dita di acqua e portate a ebollizione. Lasciate scomparire la schiuma, diminuite la fiamma e versatevi dentro gli struffoli con la metà dei canditi, tagliati a pezzetti piccolissimi e mescolate bene, per distribuire uniformemente tutto il miele.
A questo punto versate gli struffoli in un piatto e, con le mani bagnate di acqua fredda, date loro la forma di una ciambella con un grosso buco al centro. Subito dopo spargetevi sopra i confettini colorati e decorate con i canditi rimasti, tagliati a strisce sottili.
www.lacuocagalante.com   Ricetta pubblicata sul numero di dicembre 2019 del mensile qbquantobasta 

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