Lasagna non è pasta al forno! Scopri la differenza
porzione di lasagna napoletana di carnevale
Per i napoletani la lasagna è l vero simbolo della ingordigia e della trasgressione, il piatto custode di tutti gli ingredienti che soddisfano gola e palato. E la lasagna di Carnevale è il massimo della golosità in ogni suo strato. Se in Quaresima è d'obbligo mangiare di magro, prima del digiuno quaresimale è d'obbligo mangiare di grasso e portare in tavola piatti ricchi di carni e di condimenti. D'obbligo anche usare làgane di grano duro dai bordi arricciati.
il mio ragù
La lasagna di Carnevale perfetta deve ottemperare alla equilibrata e sapiente distribuzione degli ingredienti all’interno di ogni sfoglia, distribuzione che non è mai casuale. Indispensabile anche raggiungere il giusto grado di colore della sua crosta arruscata.
le polpette
È un piatto antico, descritto da Orazio e da Apicio, decantato da Jacopone da Todi e da Cecco Angiolieri, citato nell’Anonimo Meridionale e nel Liber de Coquina, due ricettari della corte Angioina; apprezzata alla corte dei Borbone e da Francesco II, l’ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie, soprannominato per questo “Re Lasagna”.
cervellate
Come ha scritto Carmine Cimmino, la lasagna napoletana è anche “un modello del mondo filosofico e non soltanto per la varietà delle sostanze, quanto per la molteplicità dei loro modi di essere”. Ciascuna sfoglia “racchiude il vuoto e il pieno, il concavo e il convesso, il macinato e il grattugiato, l’insaccato e il fluido, la linearità ora diritta, ora ondulata, l’inizio e la fine”.
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