Ciambella al limone e semi di papavero

La freschezza del limone incontra il gusto particolare dei semi di papavero. Questa meravigliosa ciambella richiama gli incontri tra amiche in giardino, all'ombra fresca di un antico albero, ottima da gustare fredda assieme a un delizioso tè freddo alla menta. Se vi piacciono gli agrumi, potete sostituire il limone con arancia, lime o bergamotto.

CIAMBELLA AL LIMONE E SEMI DI PAPAVERO

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro

  • 250 g di farina di farro bianca
  • 180 g di zucchero di canna
  • 150 g di yogurt bianco senza zucchero
  • 120 g di maizena
  • 120 g di olio di semi di girasole
  • 3 cucchiai di semi di papavero
  • 3 uova intere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • scorza grattugiata di 1 limone biologico
  • succo di mezzo limone
  • un pizzico di sale

Per la glassa

  • 100 g di formaggio fresco tipo Philadelphia
  • 50 g di zucchero a velo
  • 1 cucchiaio di succo di limone

PROCEDIMENTO

  1. Scaldate il forno a 180° C in modalità statico.
  2. Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella.
  3. Sgusciate la uova in una ciotola capiente e montatele con le fruste elettriche assieme allo zucchero.
  4. Unite quindi l'olio, lo yogurt, la scorza e il succo di limone. Mescolate bene.
  5. A parte miscelate le polveri: la farina, la maizena, il lievito, il sale e i semi di papavero. Unite il tutto al composto.
  6. Versate l'impasto nello stampo e cuocetelo in forno per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
  7. Una volta pronta, sformate la ciambella e fatela raffreddare su una gratella.
  8. Montate a parte il formaggio cremoso assieme allo zucchero e al succo di limone.
  9. Versate la glassa sulla ciambella fredda e decorate con fiori freschi e semi di papavero aggiuntivi.

Giulia Godeassi, Dolci, Pasticceria, Torte, Farina Integrale, vegetariano

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Cannoli salati alla trota di San Daniele

Un aperitivo tra amici, pochi ingredienti e tanta fantasia per creare un finger food sfizioso e gustoso. La Regina di San Daniele, la vera trota friulana, è l’ingrediente principale del piatto, abbinato alla croccantezza di un guscio di pasta briseè e semini e alla piccantezza della radice di rafano presente nella mousse. Una ricetta da segnare sul proprio quaderno degli appunti!

CANNOLI ALLA MOUSSE DI TROTA

Ingredienti per una decina di cannoli

  • 1 rotolo di pasta briseè rettangolare
  • 1 tuorlo d’uovo
  • semi di sesamo q.b.
  • burro q.b.
  • 100 g di trota salmonata affumicata o al naturale
  • 2 cucchiaini di erba cipollina tritata
  • 2 cucchiai di panna acida o di yogurt greco
  • 1 cucchiaino di kren (rafano) grattugiato
  • sale e pepe

Al posto della pasta briseè potete utilizzare la pasta sfoglia. Se non vi piace la trota, potete sostituirla con qualsiasi altro pesce affumicato.

PROCEDIMENTO

Scaldate il forno a 180° C in modalità ventilato. Srotolate la pasta briseè e tagliate 10 strisce nel senso della lunghezza. Imburrate 10 formine per cannolo e avvolgete le strisce di pasta su ogni formina. Spennellate i cannoli con il tuorlo sbattuto, spolverate con i semini di sesamo e infornate a forno caldo. Cuocete i cannoli fino a doratura. A parte preparate la mousse di trota. Tritate grossolanamente il filetto di trota affumicata o al naturale, privata della pelle. Riponetela in un mixer assieme alla panna acida, al kren (rafano) all’erba cipollina, sale e pepe quanto basta. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema soda. Trasferite al crema in una sac à poche e riponetela in frigorifero. Una volta pronti i cannoli, fateli raffreddare bene. Estraeteli dallo stampino una volta raffreddateli e farciteli con la mousse di trota aiutandovi con la sac à poche. Spolverate le estremità con erba cipollina e servite subito. Vi consiglio di gustare questi cannoli in giornata.

 

Trota

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Churros spagnoli con salsa al cioccolato

 

churroschurros

Se avete nostaglia di una vacanza in Spagna non potete rinunciare all'assaggio di questi dolcetti fritti che trovate tutto l'anno (anche se sono tipici del Carnevale) su tutto il territorio iberico. Se li conoscete già e sentite la loro mancanza, seguite questa facilissima ricetta che ho preparato per qbquantobasta. Churro significa frittella e la churrera è un'apposita siringa da pasticcere che viene utilizzata per prepararli. Se non ce l'avete, potete prepararli  senza problemi anche con una comoda sac à poche. Curiosità. Sembra che il nome derivi dalla forma delle corna della pecora domestica spagnola Navajo Churro. 

 

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Ciambellone sofficissimo agli albumi

Vi è capitato sicuramente di avere degli albumi avanzati in frigorifero, che farne? Oltre a preparare delle deliziose meringhe sono ottimi montati a neve e utilizzati nei dolci. Vi suggerisco quindi un ciambellone con albumi che si presenta davvero ultra soffice. 

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro

  • 250 g di albumi  (di solito il peso di un albume è di circa il 60% del peso dell'uovo e corrisponde a circa 35 g) 
  • 200 g di zucchero
  • 150 g di farina 00
  • 1 bustina di lievito
  • 120 ml di olio di semi
  • la scorza di un limone
  • i semi di una bacca di vaniglia
  • sale

Per questa ciambella vi serviranno circa 7 albumi. Se ne avete di meno, ecco le dosi unitarie: per ogni albume vi serviranno 30 g di zucchero, 20 g di farina, mezzo cucchiaino di lievito per dolci, 17 ml di olio di semi... e gli aromi che più preferite.

Procedimento

Scaldate il forno a 180°C. Imburrate o spennellate con poco olio uno stampo da ciambella.

Montate a neve ferma gli albumi. A parte, in un'altra ciotola, lavorate, sempre con le fruste, la farina assime allo zucchero, al lievito e all'olio. Unite la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Ammorbidite il composto unendo 3 cucchiaiate di albumi. Procedete poi aggiungendo delicatamente gli albumi montati a neve al composto mescolando il tutto con una spatola facendo attenzione a non smontare il tutto. Versate quindi il composto nello stampo.

Cuocete a forno caldo statico per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura. Una volta pronto, rovesciate il ciambellone su una gratella e fatelo raffreddare prima di servirlo accompagnato da un'abbondante spolverata di zucchero a velo.

CIAMBELLONE SOFFICE AGLI ALBUMI 2 

Dolci, Torte, Cucina del riciclo

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Insalatina di pesche e trota al pepe rosa

Cestino di frico con fettine di pesche e trotaCestino di frico con fettine di pesche e trota

I cestini di frico come golosi contenitori sono un'idea da sfruttare tutto l'anno. Ideali per gli antipasti, per servire i primi o le verdure. Provateli con questa insalata estiva dal gusto tutto friulano. Le pesche, come noto, hanno come luogo di riferimento Fiumicello. Della trota la nostra regione è una delle più importanti aree di produzione in Italia. Della farina di mais Buri vi abbiamo già raccontato in molti articoli anche sul mensile cartaceo. Ci concediamo solo qualche tocco esotico con il pepe rosa.

Insalatina di pesche e trota al pepe rosa

Ingredienti

4 - 6 porzioni

  • 250 g di formaggio stagionato grattugiato
  • 50 g di Farina di Mais di Buttrio
  • 150 g di insalatina
  • 4 - 6 fette sottili di trota affumicata
  • 2 pesche
  • un pizzico di pepe rosa
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiai di aceto balsamico
  • sale e pepe
  • burro q. b. 

Cestino di frico con insalata di pesche e trotaCestino di frico con insalata di pesche e trota

Procedimento

Prepariamo le cialde di frico:

  1. Mescolate in una ciotolina il formaggio stravecchio e la farina di mais.
  2. Scaldate una padella antiaderente e imburratela.
  3. Versate 50 g di composto muovendola in modo da distribuire il formaggio e la farina di mais in modo uniforme.
  4. Fate cuocere per  3-4 minuti a fuoco vivo.
  5. Staccate la cialda con una spatola e rovesciatela in una ciotola disposta su un piatto, in modo che prenda la forma di un cestino.
  6. Lasciate raffreddare. Procedete allo stesso modo per gli altri 5 cestini.

Prepariamo la trota:

  1. Ddividete ogni fettina di trota affumicata a metà, piegatela nel senso della lunghezza, arrotolatela e formate delle roselline.
  2. Affettate a fettine sottili le pesche ben lavate.
  3. Disponete per ogni cestino un po' di insalatina, 2 roselline di trota e alcune fettine di pesca.
  4. Preparate una vinaigrette mescolando con una frustina o con una forchetta l'olio assieme al balsamico, al pepe rosa e al sale.
  5. Condite i cestini e servite.

Cestino di frico con insalata di pesche e trotaCestino di frico con insalata di pesche e trota

Insalata, Trota, Pesche, Contorni

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Pollo al forno alla greca

 

Pollo alla greca1Pollo alla greca1

Il pollo alla greca è un secondo piatto ricco e saporito, ricco di profumi mediterranei e di colori vivaci. Si prepara velocemente al forno e viene gustosamente insaporito da formaggio feta sbriciolat. Un piatto dal sapore di vacanza. 

Verdure, Pollo, Secondo piatto, Peperoni, Pomodori, Cucina etnica, Cucina greca

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Risotto con la marcundela

Cuocete a vapore una piccola marcundela Butussi per almeno 40 minuti. Lasciatela intiepidire e tritatela grossolanamente al coltello. Tritate finemente mezza cipolla e riducete a dadini 400 g di zucca. Soffriggete le verdure assieme a due cucchiai di olio di oliva. Nel frattempo scaldate un litro di brodo vegetale. Aggiungete alle verdure 400 g di riso Carnaroli, sale, pepe e tostate il tutto. Sfumate con un bicchiere di vino bianco, aggiungete la marcundela tritata e proseguite la cottura per 18-20 minuti a fuoco dolce versando il brodo di tanto in tanto. Spegnete il fuoco, aggiungete 30 g di burro, due cucchiai di Parmigiano grattugiato e un cucchiaio di prezzemolo tritato. Mescolate e servite.

La Marcundela o Martundela friulana è un insaccato inserito nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Regione Friuli Venezia Giulia. Si ottiene dalla macinatura di alcune parti del maiale tra cui fegato, milza, reni, polmoni, grassi teneri del ventre e carni sanguinolente. La conciatura viene effettuata con sale, pepe e, talvolta, anche aglio e vino. Dall'impasto si ricavano delle sfere di circa 150 grammi che vengono insaccate, generalmente, nell'omento o nel budello torto. Le sfere di carne macinata e insaccata si fanno tiposare su un ripiano cosparso di farina di polenta. Un tempo la Marcundela veniva servita al mattino cotta in burro e acqua e accompagnata dalla polenta. Viene tradizionalmente cotta nel vino, ma è ottima anche come ingrediente per sughi e risotti.

La ricetta è stata pubblicata sul numero di dicembre 2018 del mensile qbquantobasta. 

 

 

Chiedilo a qb

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Pollo glassato al balsamico con purè di zucca

 

Ingredienti 

Per il pollo glassato:

  • 1 kg di pollo a pezzi (cosce, sovra cosce, ali di pollo, ma non petto)
  • 65 ml di aceto balsamico
  • 50 ml di vino rosso
  • 80 g di miele
  • 40 g di zucchero di canna
  • 1 spicchio di aglio
  • timo fresco
  • sale e pepe

Per il purè o se preferite la purea 

  • 300 g di zucca pesata senza buccia né semi
  • 400 g di patate a pasta gialla
  • 200 ml di panna
  • una grattugiata di noce moscata
  • sale e pepe

FATE COSÌ

  1. Scaldate il forno a 180 °C. Scaldate a bagnomaria il miele per renderlo più liquido.
  2. Mescolateil miele con il vino rosso, l’aceto balsamico, lo zucchero e lo spicchio di aglio schiacciato.
  3. Salate e pepate i fusi di pollo. Rivestite con la carta forno una teglia bassa e adagiate il pollo coprendolo con la salsa appena ottenuta.
  4. Cuocete il pollo al forno per almeno 50 minuti bagnandolo ogni 10 minuti con la salsa in modo che non si asciughi in cottura.
  5. Nel frattempo pelate le patate riducetele a cubetti, tagliate a piccoli pezzi anche la  zucca e cuocete il tutto a vapore.
  6. Una volta intenerite le verdure, schiacciatele con lo schiacciapatate.
  7. Mescolate quindi la purea ottenuta con la panna, insaporite con sale, pepe e noce moscata. Tenete al caldo.
  8. Una volta pronto il pollo, estraetelo dal forno, bagnatelo con la sua salsa e lasciatelo riposare per 5 minuti.
  9. Servitelo quindi spolverato da foglie di timo e accompagnandolo con la purea di zucca appena preparata.

Secondi Piatti, Pollo, Aceto Balsamico di Modena, Zucca

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Focaccia alla ricotta e cicoria

Quando, alla fine delle feste, sentiamo l'esigenza di un'alimentazione più sana e detossinante, gli esperti ci consigliano di prediligere l'assunzione di più verdure e cereali non raffinati. Questa torta salata, facilissima da preparare, sana e gustosa è il giusto connubio tra gusto e cucina salutare. Viene preparata con la cicoria, amica del fegato e molto depurativa, ricotta, latticino magro e molto proteico e farine integrali, rustiche e saporite.

Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1

FOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIA

Ingredienti per uno stampo da 28 - 30 cm

  • 100 g farina 0
  • 100 g farina di farro 
  • 50 g farina integrale
  • 150 g acqua
  • 2 cucchiai generosi di olio extravergine di oliva, più un po' oer 
  • 6 g sale
  • 100 g ricotta
  • 300 g cicoria
  • 1 piccolo porro
  • origano secco

FOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIAFOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIA

 

Procedimento

Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1

In una ciotola capiente mescolate la farina bianca assieme alla farina di farro e alla farina integrale. Unite il sale e l'olio. Aggiungete gradualmente l'acqua e iniziate a impastare il tutto.

Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 2Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 2

Lavorate il tutto una decina di minuti. Formate quindi una palla d'impasto e lasciatela riposare coperta da un telo da cucina.

Nel frattempo lavate e mondate la cicoria. Sbollentatela e strizzatela. Tritatela finemnte. Affettate il porro e stufatelo in padella assime a 3 cucchiai di olio d'oliva. Unite quindi la cicoria, salate e pepate. Proseguite la cottura per una decina di minuti. Fate poi raffreddare.

Settacciate la ricotta schiacciandola con uno schiacciapatate. Unite alla ricotta le verdure e regolate di sale e pepe. Se volete, potete aggiungere qualche cucchiaiata di parmigiano o pecorino grattugiato. Mettete da parte.

Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 3Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 3

Dividete l'impasto preparato in 2 parti. Stendetele non troppo fini con un matterello su un piano leggermente infarinato. Disponete il primo disco d'impasto sul fondo della teglia e bucherrellatelo leggermente con una forchetta. Versate quindi il ripieno e copritelo con il secondo disco d'impasto. Chiudete i bordi, bucherellatelo e spennellatelo con poco olio. Spolveratelo quindi con origano secco.

Cuocete questa focaccia a forno già caldo a 220°C in modalità ventilato per 20 - 30 minuti, fino a quando la superficie risulterà dorata e croccante. Sfornate la focaccia e lasciatela riposare una decina di minuti prima di servirla tiepida.

FOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIAFOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIA

 

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Ricette , Giulia Godeassi, Torte Salate, Verdure, Cucina Sana, Farina Integrale

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Brioche natalizia alla frutta e spezie

Vi propongo la mia versione dello Stollen (più correttamente Christstollen),  tipico dolce natalizio tedesco. E' una pasta dolce lievitata, ricca di burro, frutta secca, soprattutto mandorle, uva passa, cedro e arancio canditi, spesso ricoperta di zucchero a velo. La prima notizia documentata di questo dolce sembra risalga al 1329 in quel di Naumburg, mentre  circa 150 anni dopo (1474) abbiamo la prima citazione del dolce nella città di Dresda: da allora la città della Sassonia e il dolce sono indissolubilmente legati, tanto che il Dresdner Stollen (Stollen di Dresda) è coperto da indicazione geografica protetta.

Nella ricetta originale, il dolce non viene consumato appena cotto, ma dopo circa tre settimane. In altre versioni vengono aggiunti, a seconda delle zone, marzapane, ricotta, vino rosso, mele, prugne o nocciole.

 

Ingredienti: per 1 treccia grande

 

350 g di farina forte (Manitoba)
¼ di cucchiaino di sale
50 g di zucchero
4 g di lievito di birra secco
150 ml di latte
100 g di burro, ammorbidito
1 uovo, sbattuto
40 g di mirtilli disidratati
50 g di uvetta
25 g di scorza d’arancia candita
25 g di pistacchi, tritati a mano
la scorza di un limone non trattato
i semi di una bacca di vaniglia
1 cucchiaino di cannella
qualche cucchiaio di panna per spennellare
zucchero a velo per servire

 

Preparazione


Versate la farina setacciata in una ciotola. Aggiungete lo zucchero, la cannella, i semi della vaniglia, la scorza di limone e il lievito secco. Mescolate il tutto.

Iniziate a impastare aggiungendo le uova e versando a filo il latte intiepidito. Aggiungete infine il burro morbido.

Lavorate il tutto sino a quando l’impasto avrà ottenuto una consistenza omogenea. Aggiungete la frutta secca, la scorza d’arancia candita tagliata a pezzetti, e i pistacchi.

Lavorate ancora, formate una palla e riponetela in una ciotola; copritela con un pezzo di pellicola alimentare e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume.

Dividete il composto in 2 parti, arrotolatele quindi sulla spianatoia leggermente infarinata e arrotolatele poi tra di loro a mo’ di treccia.

Trasferite la brioche su una teglia rivestita con la carta forno, copritela e fatela lievitare per 1 ora. Spennellatela quindi con poca panna.

Riscaldate il forno a 190 °C. Infornate la brioche e cuocetela per 35 minuti fino a quando la superficie apparirà ben dorata.

Estraete la treccia dal forno e lasciatela raffreddare 5 minuti prima di sistemarla su una griglia da raffreddamento.

Una volta fredda, spolveratela con zucchero a velo e servite.

La ricetta è stata pubblicata sul mensile qbquantobasta. 

 

Ricette , Giulia Godeassi

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Linzer Torte

La Linzertorte (o torta di Linz) è caratterizzata da due deliziosi strati di frolla ricca e burrosa, preparata con la frutta secca profumata da spezie legnose. Al suo interno, un goloso strato di marmellata di lamponi che viene poi racchiuso da un croccante reticolo di frolla. Come ci suggerisce il suo nome, la Linzertorte nasce a Linz, in Austria. La ricetta venne poi importata in America dove fu apprezzatissimo. Rick Rodgers ci racconta nel suo libro Kaffeehaus (lo trovi qui su Amazon) che le prime ricette stampate cominciarono ad apparire nei primi anni 1700. Da qui nacquero numerose varianti di questa crostata, a partire dalla frolla, preparata con frutta secca tostata o meno, con mandorle, nocciole e noci in svariate proporzioni a seconda dei gusti, oppure con i ripieni e accompagnamenti più disparati: dalla marmellata di ribes, a quella di albicocche o agli americanissimi cranberries.

Ingredienti per uno stampo di 24 cm di diametro

  • 100 g di mandorle tostate con la pelle

  • 50 g di noci o nocciole

  • 200 g di farina tipo “2”

  • 150 g di zucchero di canna

  • 1 cucchiaino di lievito per dolci

  • 2 rossi d’uovo

  • scorza di un limone

  • 150 g di burro freddo

  • un pizzico di sale

  • un cucchiaino di cannella in polvere

  • latte q.b.

  • 200 g di marmellata di lamponi

  • una manciata di mandorle a lamella

Procedimento

Servendovi di un mixer capiente, tritate le mandorle tostate assieme alle nocciole (o alle noci) e allo zucchero di canna. Aggiungete la farina, la scorza di limone, la cannella, il lievito e un pizzico di sale. Frullate per amalgamare bene le polveri. Aggiungete ora il burro freddo a dadini e frullate a intermittenza fino a ottenere delle briciole d’impasto. Versate i tuorli e frullate per l’ultima volta fino a ottenere una palla l’impasto. Avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigorifero a raffreddare per almeno 20 minuti.

Scaldate il forno a 180°C. Spolverate la spianatoia con un po’ di farina e stendete la frolla fino a raggiungere uno spessore di circa 0,5 – 0,8 cm. Rivestite uno stampo per crostata dal diametro di 24 cm ed eliminate la frolla in eccesso. Riempite ora il guscio di frolla con la composta di lamponi. Stendete la frolla avanzata con un matterello e tagliate delle strisce con una rotella. Formate un graticolo sulla crostata, spennellatelo con un po’ di latte e decorate la circonferenza con le mandorle a lamelle. Infornate la crostata a forno ventilato caldo e cuocetela per 30 – 40 minuti.

Fate raffreddare bene la Linzertorte prima di servirla. Cospargetela con lo zucchero a velo, tagliatela a fette e accompagnatela da un ricciolo di panna montata, come da tradizione austriaca.

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Ricette , Giulia Godeassi, Mitteleuropa, Linz, Austria

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