Questa è la ricetta di copertina del numero di settembre 2019 del mensile di gusto e buon gusto qbquantobasta. Una ricetta golosa molto elegante come dessert o anche per la merenda pomeridiana. Serve tempo di attesa per le lievitazioni quindi non è adatta agli impazienti.
Estiva, golosa, fresca e preparata a fuochi spenti. Si tratta della mia cheesecake dal tocco caraibico con cioccolato fondente e cocco. Si prepara in 20 minuti, riposa una notte in frigo … e il gioco è fatto!
Cheesecake al cocco e cioccolato
Ingredienti
per uno stampo da 20 - 22 cm di diametro
Per la base
120 g di biscotti tipo Digestive
3 cucchiai di miele
50 g di burro fuso
Per la farcitura
5 fogli di gelatina
50 ml di latte
150 g di ricotta o philadephia
140 g di yogurt bianco senza zucchero oppure greco
60 g di zucchero a velo
200 ml di panna
50 g di cioccolato fondente
3 cucchiai di cocco raspato
Per decorare questa cheesecake potete semplicemente spolverarla con cacao dolce o amaro e cocco raspato, oppure potete preparare le palline al cocco: lavorate 100 g di ricotta con 50 g di cocco raspato, 40 g di zucchero a velo. Lasciate riposare in frigorifero un'ora. Formate quindi le palline e passatele nel cacao amaro. Conservatele in frigorifero fino al momento di decorare la torta.
Procedimento
Fate fondere il burro e fatelo raffreddare. Tritate finemente il un mixer i biscotti aggiungendo il burro e il miele. Rivestite con la carta forno uno stampo tondo a cerniera e adagiate i biscotti sul fondo livellato la superficie e pressandola bene. Riponete il frigorifero.
Ammollate i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti e montate la panna.
Lavorate la ricotta assieme allo yogurt e allo zucchero a velo. Unite quindi la panna.
Strizzate la gelatina, mettetela in un pentolino e fatela fondere assieme al latte. Non fatela sobbollire troppo.
Mescolando velocemente il tutto con una frusta, unitelo al composto appena preparato. Dividete il tutto in 2 parti uguali.
Per la parte scura al cioccolato:
fate fondere il cioccolato fondente a bagnomaria, aggiungetelo a una parte di composto
mescolate con una spatola e versatelo sulla base di biscotto
Riponete il freezer per 10 minuti.
Per la parte bianca al cocco:
unite al composto il cocco raspato, mescolate e versate sulla parte solidificata al cioccolato.
Riponete il tutto in frigorifero a rassodare per una notte.
La freschezza del limone incontra il gusto particolare dei semi di papavero. Questa meravigliosa ciambella richiama gli incontri tra amiche in giardino, all'ombra fresca di un antico albero, ottima da gustare fredda assieme a un delizioso tè freddo alla menta. Se vi piacciono gli agrumi, potete sostituire il limone con arancia, lime o bergamotto.
CIAMBELLA AL LIMONE E SEMI DI PAPAVERO
Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
250 g di farina di farro bianca
180 g di zucchero di canna
150 g di yogurt bianco senza zucchero
120 g di maizena
120 g di olio di semi di girasole
3 cucchiai di semi di papavero
3 uova intere
1 bustina di lievito per dolci
scorza grattugiata di 1 limone biologico
succo di mezzo limone
un pizzico di sale
Per la glassa
100 g di formaggio fresco tipo Philadelphia
50 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone
PROCEDIMENTO
Scaldate il forno a 180° C in modalità statico.
Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella.
Sgusciate la uova in una ciotola capiente e montatele con le fruste elettriche assieme allo zucchero.
Unite quindi l'olio, lo yogurt, la scorza e il succo di limone. Mescolate bene.
A parte miscelate le polveri: la farina, la maizena, il lievito, il sale e i semi di papavero. Unite il tutto al composto.
Versate l'impasto nello stampo e cuocetelo in forno per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
Una volta pronta, sformate la ciambella e fatela raffreddare su una gratella.
Montate a parte il formaggio cremoso assieme allo zucchero e al succo di limone.
Versate la glassa sulla ciambella fredda e decorate con fiori freschi e semi di papavero aggiuntivi.
Un aperitivo tra amici, pochi ingredienti e tanta fantasia per creare un finger food sfizioso e gustoso. La Regina di San Daniele, la vera trota friulana, è l’ingrediente principale del piatto, abbinato alla croccantezza di un guscio di pasta briseè e semini e alla piccantezza della radice di rafano presente nella mousse. Una ricetta da segnare sul proprio quaderno degli appunti!
CANNOLI ALLA MOUSSE DI TROTA
Ingredienti per una decina di cannoli
1 rotolo di pasta briseè rettangolare
1 tuorlo d’uovo
semi di sesamo q.b.
burro q.b.
100 g di trota salmonata affumicata o al naturale
2 cucchiaini di erba cipollina tritata
2 cucchiai di panna acida o di yogurt greco
1 cucchiaino di kren (rafano) grattugiato
sale e pepe
Al posto della pasta briseè potete utilizzare la pasta sfoglia. Se non vi piace la trota, potete sostituirla con qualsiasi altro pesce affumicato.
PROCEDIMENTO
Scaldate il forno a 180° C in modalità ventilato. Srotolate la pasta briseè e tagliate 10 strisce nel senso della lunghezza. Imburrate 10 formine per cannolo e avvolgete le strisce di pasta su ogni formina. Spennellate i cannoli con il tuorlo sbattuto, spolverate con i semini di sesamo e infornate a forno caldo. Cuocete i cannoli fino a doratura. A parte preparate la mousse di trota. Tritate grossolanamente il filetto di trota affumicata o al naturale, privata della pelle. Riponetela in un mixer assieme alla panna acida, al kren (rafano) all’erba cipollina, sale e pepe quanto basta. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema soda. Trasferite al crema in una sac à poche e riponetela in frigorifero. Una volta pronti i cannoli, fateli raffreddare bene. Estraeteli dallo stampino una volta raffreddateli e farciteli con la mousse di trota aiutandovi con la sac à poche. Spolverate le estremità con erba cipollina e servite subito. Vi consiglio di gustare questi cannoli in giornata.
Se avete nostaglia di una vacanza in Spagna non potete rinunciare all'assaggio di questi dolcetti fritti che trovate tutto l'anno (anche se sono tipici del Carnevale) su tutto il territorio iberico. Se li conoscete già e sentite la loro mancanza, seguite questa facilissima ricetta che ho preparato per qbquantobasta. Churro significa frittella e la churrera è un'apposita siringa da pasticcere che viene utilizzata per prepararli. Se non ce l'avete, potete prepararli senza problemi anche con una comoda sac à poche. Curiosità. Sembra che il nome derivi dalla forma delle corna della pecora domestica spagnola Navajo Churro.
Vi è capitato sicuramente di avere degli albumi avanzati in frigorifero, che farne? Oltre a preparare delle deliziose meringhe sono ottimi montati a neve e utilizzati nei dolci. Vi suggerisco quindi un ciambellone con albumi che si presenta davvero ultra soffice.
Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
250 g di albumi (di solito il peso di un albume è di circa il 60% del peso dell'uovo e corrisponde a circa 35 g)
200 g di zucchero
150 g di farina 00
1 bustina di lievito
120 ml di olio di semi
la scorza di un limone
i semi di una bacca di vaniglia
sale
Per questa ciambella vi serviranno circa 7 albumi. Se ne avete di meno, ecco le dosi unitarie: per ogni albume vi serviranno 30 g di zucchero, 20 g di farina, mezzo cucchiaino di lievito per dolci, 17 ml di olio di semi... e gli aromi che più preferite.
Procedimento
Scaldate il forno a 180°C. Imburrate o spennellate con poco olio uno stampo da ciambella.
Montate a neve ferma gli albumi. A parte, in un'altra ciotola, lavorate, sempre con le fruste, la farina assime allo zucchero, al lievito e all'olio. Unite la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Ammorbidite il composto unendo 3 cucchiaiate di albumi. Procedete poi aggiungendo delicatamente gli albumi montati a neve al composto mescolando il tutto con una spatola facendo attenzione a non smontare il tutto. Versate quindi il composto nello stampo.
Cuocete a forno caldo statico per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura. Una volta pronto, rovesciate il ciambellone su una gratella e fatelo raffreddare prima di servirlo accompagnato da un'abbondante spolverata di zucchero a velo.
I cestini di frico come golosi contenitori sono un'idea da sfruttare tutto l'anno. Ideali per gli antipasti, per servire i primi o le verdure. Provateli con questa insalata estiva dal gusto tutto friulano. Le pesche, come noto, hanno come luogo di riferimento Fiumicello. Della trota la nostra regione è una delle più importanti aree di produzione in Italia. Della farina di mais Buri vi abbiamo già raccontato in molti articoli anche sul mensile cartaceo. Ci concediamo solo qualche tocco esotico con il pepe rosa.
Insalatina di pesche e trota al pepe rosa
Ingredienti
4 - 6 porzioni
250 g di formaggio stagionato grattugiato
50 g di Farina di Mais di Buttrio
150 g di insalatina
4 - 6 fette sottili di trota affumicata
2 pesche
un pizzico di pepe rosa
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di aceto balsamico
sale e pepe
burro q. b.
Cestino di frico con insalata di pesche e trota
Procedimento
Prepariamo le cialde di frico:
Mescolate in una ciotolina il formaggio stravecchio e la farina di mais.
Scaldate una padella antiaderente e imburratela.
Versate 50 g di composto muovendola in modo da distribuire il formaggio e la farina di mais in modo uniforme.
Fate cuocere per 3-4 minuti a fuoco vivo.
Staccate la cialda con una spatola e rovesciatela in una ciotola disposta su un piatto, in modo che prenda la forma di un cestino.
Lasciate raffreddare. Procedete allo stesso modo per gli altri 5 cestini.
Prepariamo la trota:
Ddividete ogni fettina di trota affumicata a metà, piegatela nel senso della lunghezza, arrotolatela e formate delle roselline.
Affettate a fettine sottili le pesche ben lavate.
Disponete per ogni cestino un po' di insalatina, 2 roselline di trota e alcune fettine di pesca.
Preparate una vinaigrette mescolando con una frustina o con una forchetta l'olio assieme al balsamico, al pepe rosa e al sale.
Il pollo alla greca è un secondo piatto ricco e saporito, ricco di profumi mediterranei e di colori vivaci. Si prepara velocemente al forno e viene gustosamente insaporito da formaggio feta sbriciolat. Un piatto dal sapore di vacanza.
Cuocete a vapore una piccola marcundela Butussi per almeno 40 minuti. Lasciatela intiepidire e tritatela grossolanamente al coltello. Tritate finemente mezza cipolla e riducete a dadini 400 g di zucca. Soffriggete le verdure assieme a due cucchiai di olio di oliva. Nel frattempo scaldate un litro di brodo vegetale. Aggiungete alle verdure 400 g di riso Carnaroli, sale, pepe e tostate il tutto. Sfumate con un bicchiere di vino bianco, aggiungete la marcundela tritata e proseguite la cottura per 18-20 minuti a fuoco dolce versando il brodo di tanto in tanto. Spegnete il fuoco, aggiungete 30 g di burro, due cucchiai di Parmigiano grattugiato e un cucchiaio di prezzemolo tritato. Mescolate e servite.
La Marcundela o Martundela friulana è un insaccato inserito nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Regione Friuli Venezia Giulia. Si ottiene dalla macinatura di alcune parti del maiale tra cui fegato, milza, reni, polmoni, grassi teneri del ventre e carni sanguinolente. La conciatura viene effettuata con sale, pepe e, talvolta, anche aglio e vino. Dall'impasto si ricavano delle sfere di circa 150 grammi che vengono insaccate, generalmente, nell'omento o nel budello torto. Le sfere di carne macinata e insaccata si fanno tiposare su un ripiano cosparso di farina di polenta. Un tempo la Marcundela veniva servita al mattino cotta in burro e acqua e accompagnata dalla polenta. Viene tradizionalmente cotta nel vino, ma è ottima anche come ingrediente per sughi e risotti.
La ricetta è stata pubblicata sul numero di dicembre 2018 del mensile qbquantobasta.
Quando, alla fine delle feste, sentiamo l'esigenza di un'alimentazione più sana e detossinante, gli esperti ci consigliano di prediligere l'assunzione di più verdure e cereali non raffinati. Questa torta salata, facilissima da preparare, sana e gustosa è il giusto connubio tra gusto e cucina salutare. Viene preparata con la cicoria, amica del fegato e molto depurativa, ricotta, latticino magro e molto proteico e farine integrali, rustiche e saporite.
Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1
FOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIA
Ingredienti per uno stampo da 28 - 30 cm
100 g farina 0
100 g farina di farro
50 g farina integrale
150 g acqua
2 cucchiai generosi di olio extravergine di oliva, più un po' oer
6 g sale
100 g ricotta
300 g cicoria
1 piccolo porro
origano secco
FOCACCIA SENZA LIEVITO ALLA RICOTTA E CICORIA
Procedimento
Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 1
In una ciotola capiente mescolate la farina bianca assieme alla farina di farro e alla farina integrale. Unite il sale e l'olio. Aggiungete gradualmente l'acqua e iniziate a impastare il tutto.
Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 2
Lavorate il tutto una decina di minuti. Formate quindi una palla d'impasto e lasciatela riposare coperta da un telo da cucina.
Nel frattempo lavate e mondate la cicoria. Sbollentatela e strizzatela. Tritatela finemnte. Affettate il porro e stufatelo in padella assime a 3 cucchiai di olio d'oliva. Unite quindi la cicoria, salate e pepate. Proseguite la cottura per una decina di minuti. Fate poi raffreddare.
Settacciate la ricotta schiacciandola con uno schiacciapatate. Unite alla ricotta le verdure e regolate di sale e pepe. Se volete, potete aggiungere qualche cucchiaiata di parmigiano o pecorino grattugiato. Mettete da parte.
Preparazione Focaccia senza lievito alla ricotta e cicoria 3
Dividete l'impasto preparato in 2 parti. Stendetele non troppo fini con un matterello su un piano leggermente infarinato. Disponete il primo disco d'impasto sul fondo della teglia e bucherrellatelo leggermente con una forchetta. Versate quindi il ripieno e copritelo con il secondo disco d'impasto. Chiudete i bordi, bucherellatelo e spennellatelo con poco olio. Spolveratelo quindi con origano secco.
Cuocete questa focaccia a forno già caldo a 220°C in modalità ventilato per 20 - 30 minuti, fino a quando la superficie risulterà dorata e croccante. Sfornate la focaccia e lasciatela riposare una decina di minuti prima di servirla tiepida.